La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 3 maggio 2013

CAMORRA IN PROVINCIA - SEI ORDINANZE DI CUSTODIA PER IL GRUPPO DI MICHELE ZAGARIA

 

Nelle prime ore della mattinata odierna, neII'ambito di un‘articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli — Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe e della Stazione di San Cipriano d'Aversa (CE) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa daIl'Ufficio GlP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 6 indagati gravemente indiziati, a vario titolo, di reati di estorsioni e tentate estorsioni aggravate dal metodo mafioso. Lo scorso 28 marzo 2013, i Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe avevano gia notificato a due indagati - CATERINO Massimiliano e FONTANA Luciano, gli unici ancora Iiberi - un decreto di fermo emesso dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, contestando i medesimi reati estorsivi. L’attivita investigativa, avviata nel gennaio del 2013, ha permesso di ricostruire numerosi episodi estorsivi, commessi dal 2005 al 2012, per opera di persone collegate al gruppo camorristico dei Casalesi - fazione Zagaria - ai danni d’imprenditori della provincia di Caserta. ln base alle risultanze investigative, ZAGARIA Michele agiva quale mandante delle estorsioni, attribuendo agli altri indagati gli incarichi operativi. Le richieste estorsive facevano perlopiu riferimento a importi, rateizzati nel corso dell’anno, che variavano dai 5.000 ai 20.000 euro. Un imprenditore é arrivato a versare l’importo complessivo di ben 180.000 euro neII'arco degli 8 anni. Nel corso deII’attivita d’indagine si e manifestata Ia collaborazione di diversi imprenditori vittime degli episodi estorsivi che, con Ie Ioro denunzie, hanno mostrato di aver acquistato fiducia nelle lstituzioni.
I destinatari dell’odierno provvedimento eseguito dai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe sono

1. ZAGARIA MICHELE, ALIAS “CAPA STORTA”, cl.1958, IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI NOVARA;
2. GAROFALO GIOVANNI, ALIAS “O’ MARMULARO”, NATO AD AVERSA (CE) IL 09.12.1973, IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI MILANO OPERA;
3. FONTANA MICHELE, ALIAS “PUZZILL”, cl.1971, IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI LANCIANO (CH);
4. FONTANA MICHELE, ALIAS “O’ SCERIFFO”, cl.1970, IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI L’AQUILA;
5. CATERINO MASSIMILIANO, ALIAS “MASTRONE”, cl.1969, IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI NAPOLI POGGIOREALE;
6. FONTANA LUCIANO, ALIAS “DETERSIVO”, cl.1970, IN ATTO DETENUTO PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE (CE).

L’odierna operazione portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, coordinati dai Magistrati della DDA di Napoli è stata sviluppata ed attuata anche grazie alle mutate condizioni sociali ed ambientali che nel territorio dell’area c.d. casalese hanno reso possibile, a seguito della decapitazione dei vertici dei sodalizi criminali egemoni, non ultimo l’arresto di Carmine Schiavone avvenuto a fine gennaio di quest’anno, un avvicinamento della popolazione che a tutti i livelli è sempre più disponibile a collaborare con le forze dell’ordine e nella fattispecie con i Carabinieri della locale Compagnia. Tale affermazione trova fondato riscontro anche in una manifestazione di gratitudine, semplice ma incisiva come quella avvenuta il 30 gennaio scorso allorquando a pochi metri dallo stabile che ospita il Reparto dell’Arma in Casal di Principe fu rinvenuto un cartello riportante la scritta rivolta ai Carabinieri:” GRAZIE DEL LAVORO CHE STATE FACENDO NOI CASALESI ONESTI CREDIAMO NEL CAMBIAMENTO”. Questo come le numerose denunce arrivate da imprenditori del luogo circa le pressanti richieste estorsive avanzate dalla criminalità autoctona rendono mai come adesso valido e necessario il supporto che l’Arma dei Carabinieri, in maniera capillare offre costantemente ai cittadini.