La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 25 maggio 2013

Al Castello di Casapozzano in Orta di Atella "IL PENSIERO, IL SOGNO, L’IMMAGINE"


PUBBLICO E CRITICA PREMIANO LA COLLETTIVA D'ARTE CONTEMPORANEA

E, sull'onda del successo, già si lavora alla rassegna "Quo vadis Europa" di metà giugno



In centinaia hanno varcato i cancelli del Castello di Casapozzano dall'11 al 25 maggio per apprezzare "Il pensiero, il sogno, l'immagine", la seconda collettiva d'arte contemporanea organizzata dal direttore artistico Giorgio Andrea Trovatello nei saloni del secolare Palazzo Ducale Capece-Minutolo di Orta di Atella. Un successo siglato da artisti di chiara fama come Cesare Canuti, Marina Carboni, Antonio di Grazia, Orazio Iannetta, Liliana Leone, Rodolfo Losati, Luca Mazzari, Virginia Monteverde, Mimmo Padovano, Pier Luigi Ricci e Danilo Salvucci. "Il pathos e la coerenza della collettiva hanno colpito nel segno - ha spiegato il direttore artistico Trovatello - riuscendo nell'intento auspicato, ovvero quello di trascinare lo spettatore nei percorsi umani, nel sentire e nelle inquietudini espresse in arte, attraverso tecniche che spaziano dalla pittura alla scultura, fino ad approdare alla stampa digitale". E, stando ai consensi e ai numeri di presenze registrate dalla mostra, il viaggio alla scoperta della libera interpretazione, tra sentire emotivo e tecnica espressiva, può dirsi riuscito. E così, sull'onda del successo, al Castello di Casapozzano, eretto nel 1100 come torre di guardia della Baronia normanna, già si lavora al prossimo appuntamento in calendario.A metà giugno, infatti, le suggestioni del Castello di Casapozzano faranno da sfondo alla rassegna socio-politica e culturale dal titolo "Quo vadis Europa", ideata e promossa dal professore Angelo Calabrese, critico e storico dell'arte.


CASTELLO DI CASAPOZZANO
Tra le bellezze e le sorprese che possono offrire i borghi della Regione Campania, immerso nei colori e nei sapori di un’antichità resistente ai tempi moderni, si erge nello splendore di un borgo medioevale, il secolare Palazzo Ducale Capece-Minutolo, comunemente chiamato Castello di Casapozzano.
Il Castello di Casapozzano nasce nel 1100 come torre di guardia della Baronia normanna. Nel 1300 fu ristrutturato dal Cardinale Enrico Capece Minutolo e successivamente fu ancora ristrutturato dalla Nobildonna Alicia Higgins, sposata con il Duca Vincenzo Capece Minutolo, duca di Miranda.
In seguito fu dimora della marchesa di Bugnano Clotilde Capece Minutolo, sino ad arrivare ai duchi del Balzo.
Il nome del Castello di Casapozzano deriva dalla particolare caratteristica del luogo: il territorio, all'epoca, era ricco di pozzi.
La location ospita il ristorante “Antica Locanda del Pozzo”, dove il vostro palato potrà gustare, ogni fine settimana, i più antichi sapori della tradizione campana.
L’immenso parco, la piscina ed il giardino delle rose faranno da sfondo incantevole ai meravigliosi momenti passati all’aperto.