La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 25 aprile 2013

L'AVVOCATURA SAMMARITANA IN CAMMINO VERSO L’UNIONE.



Il T.A.R. Campania interviene nel conflitto generato dalla ostilità del NUOVO CONSIGLIO dell’ORDINE a maggioranza AVVOCATI per il CAMBIAMENTO nei confronto della FONDAZIONE ELIO STICCO che ha costituito il bersaglio permanente dell’azione amministrativa di un anno e mezzo sprecato senza valutare che il cambiamento si rafforza nell’UNIONE.
Il NUOVO CONSIGLIO vincendo le elezioni avrebbe intese applicare lo “spoils system” detto sistema del bottino e quindi cacciare dalla Fondazione i cinque membri nominati dal precedente Consiglio dell’Ordine a maggioranza “UNIONE” ma essendo tale sistema illegale ha cercato in tutti i modi di togliere ossigeno alla Fondazione di cui è il FONDATORE per estromettere i cinque Consiglieri.
Al TAR però si discuteva di uno dei cinque Consiglieri e cioè la nomina a membro dell’avv.Achille Vellucci, scelto poi come Presidente della Fondazione,contestato dal Consiglio che avrebbe nominato invece l’avv.Ennio Romano.
La questione non sarebbe stata portata dinanzi al Tribunale Amministrativo se il Consiglio si fosse accontentato di un solo membro ma la richiesta era delle dimissioni di tutti i cinque membri da sostituire con cinque di nomina del Consiglio e difatti vi è proposta degli AVVOCATI per il CAMBIAMENTO presentata dall’avv.Francesco  Buco per la maggioranza degli “Avvocati per il CAMBIAMENTO.
Il T.A.R. rigettando nell’esame delle sospensiva ( misura cautelare) in via provvisoria la eccezione di difetto di giurisdizione sollevata dal Consiglio dell’Ordine in favore della giurisdizione ordinaria ha inteso non sospendere la nomina del Consiglio dell’Ordine.
In tale modo il T.A.R. ha inteso placare il Nuovo Consiglio che avendo un suo membro nel Consiglio della Fondazione dovrebbe esserne soddisfatto.
Si passa così il “CAMBIAMENTO” dovrebbe passare all’”UNIONE” nel senso che viene tracciato il cammino per l’Unità dell’Avvocatura e certamente il Nuovo Consiglio saprà utilizzare questo inizio del percorso di concliazioe per rinunciare alla propria ostilità e cancellare tutti i provvedimenti spoliativi  quali conseguenze di una guerra fratricida che certamente è condannata dall’Avvocatura che sa che l’UNIONE è un bene prezioso da non perdere.