La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

lunedì 15 aprile 2013

CARABINIERI IN AZIONE IN PROVINCIA 50 ARRESTI PER DROGA IN TERRA DI LAVORO

Nelle prime ore della mattinate odierna, nell’ambito di un’articolata indagine coordinate dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri della Compagnie di Santa Maria Capua Vetere hanno eseguito un‘ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli nei confronti di oltre cinquanta indagati gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e spaccio. L’attività investigative, avviata nel giugno 2010, condotta con l'utilizzo di attività tecniche di intercettazione telefonica, ambientale e video sulle piazze di spaccio, ha permesso di documentare l’esistenza di due vasti contesti associativi, uno nella provincie di Caserta e I‘aItro nella Provincia di Napoli. ll primo gruppo può suddividersi in tre sottogruppi (riconducibili a tre famiglie capeggiate da soggetti già noti alle forze dell‘ordine quali dedite stabilmente allo spaccio di cocaina) che, in une fascia territoriale molto empia che ve dal Comune di Santa Marie Capua Vetere a San Felice e Cancello, avevano il predominio assoluto sul mercato illecito dello spaccio di sostanze stupefacenti ed in dettaglio il primo era operante nel territorio di Santa Marie Capua Vetere, il secondo sottogruppo, operante nelle zone di Sen Felice a Cancello e di Santa Marie a Vico che, nel corso delle indagini, si e a sua volta scisso in un terzo sottogruppo indipendente che cominciava a gestire una propria piazze di spaccio nella vicina frazione Talanico, sempre appartenente el Comune di San Felice a Cancello. Il secondo gruppo operante, invece, nelle provincie di Napoli e dedito al traffico di droga
suIl’intera provincia era costituito da due sottogruppi connessi tra loro. II primo sottogruppo attivo esclusivamente nelle Provincia di Napoli (quartiere Sconsigliano e Miano/Scempia), mentre il secondo operante tra Ie provincie di Napoli e Caserta (Gricignano di Aversa). La struttura associativa ere caratterizzata da un gruppo di personaggi che, seppur non organizzati come quelli casertani sopra menzionati, in modo verticistico e piramidale tra loro, risultavano comunque dediti in modo stabile e continuativo al traffico di innumerevoli quantitativi di stupefacente del tipo cocaina, con I’unico fine di alimentare varie piazze di spaccio presenti nelle province di Napoli, Caserta, Frosinone e Ravenna traendone ingenti profitti economici. L’indagine ha permesso di evidenziare in dettaglio anche il modus operandi soprattutto del primo gruppo criminale, costituito da un’ incessante presenze di vedette e pusher nelle piazze di spaccio. ln quei luoghi è stato possibile vedere alternarsi gli affiliati, con veri e propri turni di servizio di vigilanza e di spaccio nel dettaglio della droga. Si mette in evidenza, infine, che nel corso dell’attività di indagine, i gruppi in disamina hanno dimostrato un alto livello di scaltrezza. Difatti quasi mai gli indagati hanno fatto riferimento alle loro attività illecita attraverso gli apparati telefonici utilizzati, ma hanno sempre utilizzato un linguaggio altamente criptico (ad esempio “prendere il caffé", "portami une palla” per indicare I'ordine di acquisto dello stupefacente) e quindi di difficile interpretazione. Allo stesso modo i contatti tra Io spacciatore e gli acquirenti avvenivano per Io più in modo personale e quasi mai a mezzo ordinazioni telefoniche. infine, solo per rendere meglio I’idea dell’efficacia dell’azione di vigilanza svolta dagli indagati sul
territorio, basti citare che il posizionamento di alcune telecamere, effettuato per riprendere Ia piazza di spaccio, veniva, poco dopo installazione, subito individuato e neutralizzato dagli stessi affiliati che spesso si accorgevano per tempo della presenza del circuito di videoripresa. Durante l’esecuzione dei provvedimenti sono stati inoltre effettuati i sequestri di beni mobili ed immobili di tutti gli arrestati e dei Ioro familiari conviventi per un valore complessivo di circa 3.900.000 euro