La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 14 febbraio 2013

DAL BLOG LA FRECCIA NEL FIANCO . QUANDO LA STORIA E' DIFFICILE CANCELLARLA ....OMAGGIO ALL'AVVOCATO GIUSEPPE GAROFALO

DAL BOLLETTINO COMUNALE D' INFORMAZIONE DEL 1988 RILEVIAMO E PUBBLICHIAMO CON PIACERE UN'ARTICOLO IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DI UNO DEI TANTI LIBRI SCRITTI DALL' AVV GIUSEPPE GAROFALO ANCORA OGGI INCONTRASTATO PRINCIPE DEL FORO SAMMARITANO E FARO DELL' AVVOCATURA PENALE CAMPANA


" La seconda guerra napoletana,,

Ai principi dell'anno nel salone di specchi del Teatro Garibaldi alla presenza di un nutrito e competente pubblico e con la partecipazione di numerosi avvocati e giudici l'avv. Giuseppe Garofalo presentato la seconda edizione del libro « La seconda guerra napoletana». Le – guerre napoletane – sono guerre alla camorra e, secondo l’autore, se ne contano tre; la prima nel 1861 all'indomani della unità d'Italia, la seconda nel 1906, allorchè prendendo spunto dall'assassinio di Gennaro Cuocolo e della moglie Maria Cutinelli, si cercò traverso arresti di noti camor­risti ed esponenti diremo oggi del terzo livello, di debellare la ca­morra.La - terza guerra - è la lotta che ogni giorno combattiamo con­tro la camorra che rappresenta un tipo di delinquenza che con indubbi agganci politici ed economici controlla ogni settore della vita del nostro Paese.L'avv. Garofalo ripercorrendo il processo intentato contro i pre­sunti assassini e mandanti della morte di Gennaro Cuocolo e della moglie, analizza con grande mae­stria gli atti processuali e attraverso la sua profonda conoscenza del diritto riesce a ripercorrere processo in modo non noioso,Dall'analisi degli atti processua­li l'avv. Garofalo trae lo spunto per descrivere spaccati di vita napoletana e della nostra città; il comportamento di alcune classi sociali verso la camorra, il modo di agire e di operare del camori­sta (in carcere e in libertà), il modo di come la camorra si sia adeguata sempre ai nuovi tempi, vari tentativi della Giustizia di reprimere il fenomeno camorristi anche pagando o fabbricando prove false. Ai principi dell'anno nel salone di specchi del Teatro Garibaldi alla presenza di un nutrito e competente pubblico e con la partecipazione di numerosi avvocati e giudici l'avv. Giuseppe Garofalo presentato la seconda edizione del libro « La seconda guerra napoletana».

Le – guerre napoletane – sono guerre alla camorra e, secondo l’autore, se ne contano tre; la prima nel 1861 all'indomani della unità d'Italia, la seconda nel 1906, allorchè prendendo spunto dall'asssinio di Gennaro Cuocolo e della moglie Maria Cutinelli, si cercò traverso arresti di noti camor­risti ed esponenti diremo oggi del terzo livello, di debellare la ca­morra.La - terza guerra - è la lotta che ogni giorno combattiamo con­tro la camorra che rappresenta un tipo di delinquenza che con indubbi agganci politici ed economici controlla ogni settore della vita del nostro Paese.L'avv. Garofalo ripercorrendo il processo intentato contro i pre­sunti assassini e mandanti della morte di Gennaro Cuocolo e della moglie, analizza con grande mae­stria gli atti processuali e attraverso la sua profonda conoscenza del diritto riesce a ripercorrere processo in modo non noioso,Dall'analisi degli atti processua­li l'avv. Garofalo trae lo spunto per descrivere spaccati di vita napoletana e della nostra città; il comportamento di alcune classi sociali verso la camorra, il modo di agire e di operare del camori­sta (in carcere e in libertà), il modo di come la camorra si sia adeguata sempre ai nuovi tempi, vari tentativi della Giustizia di reprimere il fenomeno camorristi anche pagando o fabbricando prove false.