La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

sabato 12 gennaio 2013

OMICIDIO PANARO - ORDINANZA PER TRE APPARTENENTI AL CLAN DEI CASALESI.

A conclusione delle indagini coordinate da questa Direzione Distrettuale Antimafia sull’omicidio di PANARO Francesco, commesso il 10.09.2001 in Casal di Principe (CE), i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal dj Principe hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G,l.P. presse il Tribunale di Napoli, nei confronti di tre affiliati al ”clan dei casalesi", ritenuti responsabili di ”omicidio e porto abusivo di armi aggravati dal metodo mafioso ". Nella circostanza si fa presente che l’attività investigativa è stata coordinata dal Sostituto Procuratore, Dottoressa Anna Maria LUCCHETTA. Le ordinanze sono state emesse dal G.I.P. Dott. ALABISO Vincenzo.

 La misura cautelare della custodia in carcere è stata notificata a:

- LETIZIA Giovanni, classe ’80, ristretto presso la casa circondariale di Milano "Opera", quale esecutore materiale;

- LETIZIA Franco, classe ’77, cugino di Giovanni, ristretto presso la casa circondariale di L'Aquila, quale esecutore materiale;

— PAGANO Gaetano, classe ’52, zio di LETIZIA Franco, ristretto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Veterc (CE), quale agevolatore e concorrente fornendo supporto logistico.

La vittima, PANARO Francesco, alias ”o scugnizzo ", a bordo di un’autovettura Fiat Punto, veniva intercettata e bloccata nel centro di Casal di Principe, in Corso Italia, dai sicari, quali la attingevano con numerosi colpi d' arma da fuoco esplosi da diverse pistole di vario calibro.

L’omicidio veniva organizzato ed eseguito da LETIZIA Giovanni, LETIZIA Franco e dall’attuale collaboratore di giustizia GUIDA Luigi, per riaffermare la supremazia del clan dei casalesi fazione BIDOGNETTI nel confronti del gruppo antagonista dei CANTIELLO. La scissione interna al gruppo BIDOGNETTI avvenne negli anni 95'-96', a seguito dell’arresto del capo BlDOGNETTI Francesco alias ”cicciotto e mezzanotte ", con affiliati • diretti da CANTIELLO Salvatore alias "CARISIELLO " che si schierarono con la famiglia SCHIAVONE, divenendone organici. Nella circostanza il PAGANO Gaetano metteva a disposizione la propria abitazione/deposito dove gli esecutori materiali si appostavano prima di partire per V commettere l’omicidio, mentre I'attuale collaboratore di giustizia CRASSIA Luigi aveva il compito di segnalare agli esecutori materiali la presenza della vittima.

Lai vittima, qualche mese prima, il 16.02.2001, scampò a un altro agguato al quale parteciparono gli stessi GRASSIA Luigi, LETIZIA Giovanni e LETIZIA Franco, oltre aIl’altro attuale collaboratore di giustizia Dl CATERINO Emilio. Nel corso dell’indagine, che ha portato all’individuazione degli autori deII’agguato, i militari del Nucleo Operativo della Compagnie di Casal di Principe hanno raccolto riscontri oggettivi alle dichiarazioni di quattro collaboratori di giustizia, GUTDA Luigi, GRASSIA Luigi, DI CATERING Emilio, e IOVINE Massimo.