La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 18 dicembre 2012

GUARDIA DI FINANZA NAPOLI: IN CORSO INTERVENTI A MASSA IN MATERIA DI CONTRABBANDO DOGANALE, CONTRAFFAZIONE E SICUREZZA PRODOTTI.

I finanzieri del Comando Provinciale Napoli stanno svolgendo un’attività di polizia tributaria e giudiziaria d’iniziativa volta al contrasto del contrabbando doganale e della contraffazione nonché in materia di sicurezza dei prodotti, nei confronti di operatori commerciali presenti nella “zona di vigilanza doganale”.
Il sistema di frode che si intende contrastare non è solo quello che si concretizza nella contraffazione dei marchi e nell’immissione in commercio di prodotti non a norma, talvolta anche nocivi per la salute, ma anche quello del c.d. “contrabbando doganale”, che consiste nell’immissione nel territorio dello Stato di merce, materiali e prodotti di provenienza extra-Unione Europea senza il regolare pagamento dei diritti di confine e l’assolvimento dei tributi all’importazione.
In merito, occorre evidenziare che in Napoli la “zona di vigilanza doganale”, ossia l’area di cui all’art. 25 del Testo Unico delle Leggi Doganali (D.P.R. 23 gennaio 1973, n. 43), coincide - come da apposito decreto ministeriale del 1985 - con la fascia costiera, fino a 10 km dal lido.
Nell’ambito di tale zona vige il principio dell’“inversione dell’onere della prova” nei confronti del detentore di merce di origine extra-U.E., il quale deve dimostrare la legittima provenienza delle merci stesse, soggette ai diritti di confine. Qualora il soggetto rifiuti o non sia in grado di fornire tale dimostrazione ovvero quando le prove addotte siano inattendibili, lo stesso è ritenuto responsabile di contrabbando, salvo che risulti che egli stesso si trovi in possesso della merce in conseguenza di altro reato da lui commesso.
I prodotti contraffatti ovvero immessi in commercio in difformità delle norme vigenti in materia di sicurezza e tutela della salute nonché senza il regolare e corretto assolvimento dei tributi all’importazione e dei diritti di confine dovuti vengono sottoposti a sequestro, con denuncia dei responsabili all’Autorità Giudiziaria ovvero segnalazione all’Agenzia delle Dogane per il recupero dei tributi stessi dovuti.
L’occasione è favorevole per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica al fine non acquistare, anche in prossimità delle festività natalizie, di simili materiali, prodotti e merci.
Quello odierno rappresenta un comparto operativo nel quale la Guardia di Finanza è fortemente impegnata, sia sul piano preventivo sia su quello della repressione dei fenomeni illeciti, allo scopo di tutelare le entrate erariali e per la salvaguardia del cittadino/consumatore.