La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 20 dicembre 2012

CASERTA - GUARDIA DI FINANZA: CONTESTATI OLTRE 103 MILIONI DI EURO DI RITENUTE FISCALI NONCHÉ CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI NON VERSATI DA PARTE DEL CONSORZIO UNICO DI BACINO

Nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (CE), il Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta ha accertato l’omesso versamento, all’Erario e agli Enti previdenziali ed assistenziali, di oltre 103 milioni di euro di ritenute operate dal Consorzio Unico di Bacino delle province di Napoli e Caserta ai propri dipendenti, nel periodo 2009-2012.

In particolare, i finanzieri hanno accertato che il C.U.B., pur avendo provveduto regolarmente ad operare le previste ritenute alla fonte sugli emolumenti corrisposti ai propri dipendenti a tempo indeterminato ed ai vari collaboratori esterni, non le ha, nel tempo, versate nelle casse dello Stato, dell’I.N.P.D.A.P., dell’I.N.P.S. e dell’I.N.A.I.L..

I quattro soggetti ritenuti responsabili delle violazioni sono stati denunciati all’A.G. sammaritana.

Le attività sono scaturite dal rinvenimento di una nota interna dello scorso anno dalla quale emergeva, tra l’altro, una consistente esposizione debitoria da parte dell’Ente consortile nei confronti dell’Erario e degli Istituti previdenziali ed assistenziali.

L’attenzione delle fiamme gialle veniva subito rivolta ad accertare se tale situazione fosse stata superata ovvero se il Consorzio avesse correttamente proceduto alla liquidazione dei propri debiti.

Nonostante la documentazione posseduta dal C.U.B. fosse risultata frammentaria ovvero tenuta in maniera irregolare, gli investigatori sono riusciti a quantificare la reale ed attuale entità delle somme dovute allo Stato ed ai vari Enti, quantificata in oltre 103 milioni di euro.

Il CUB, che ha il compito di provvedere alla raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, si è già reso recentemente protagonista di altri incresciosi episodi nei confronti dei propri dipendenti, che hanno reiteratamente manifestato a causa della mancata erogazione degli stipendi.

L’attività si inquadra nella costante opera di tutela degli interessi economico-finanziari dell’Erario svolta dai finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta.