La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 17 dicembre 2012

CARABINIERI IN AZIONE - I CARABINIERI DEL COMANDO PROVINCIALE ESEGUONO UN FERMO

A conclusione di una complessa indagine, coordinata e diretta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere — Sezione reati contro la persona e condotta dal Nucleo Investigative dei Carabinieri del. Comando Provinciale di Caserta, in data odierna é stato notificato ed eseguito, un decreto di fermo emesso da questo Ufficio nei confronti di:

- PIPICIELLO Antonio cl. 1971, residente a Maddaloni (CE) attualmente detenuto per I’espiazione di una pena definitive di 5 mesi per altri reati. L’imputazione nei suoi confronti e di concorso nell’omicidio di PALUMBO Antonio, consumato in Maddaloni il 5 aprile 1997. Per lo stesso fatto, nel novembre 2002 furono riconosciuti colpevoli della Corte d’Assise di Santa Maria Capua Vetere e condannati alla pena definitive di anni 21 la moglie della vittime, CAMPANA Vincenza, quale mandante, e il fratello di questa, CAMPANA Rosario, quale esecutore materiale.

Le indagini condotte nell’immediatezza permisero di stabilire che PALUMBO Antonio era stato attirato con l’inganno in n noccioleto situato nel pressi del cimitero di Maddaloni, lontano dal centro abitato, ove fu barbaramente ucciso a colpi di fucile a carme mozze, caricato con pallettoni, che lo attinsero all’addome e al capo. Le prime risultanze investigative, che portarono prima al fermo e poi alla condanna dei congiunti della vittime., consentirono di stabilire che l’omicidio era maturato in ambito familiare. Gli inquirenti, infatti, accertarono che il movente del delitto era scaturito da una relazione sentimentale che PALUMBO Antonio avrebbe inu-attenuto con una giovane donna. A suscitare l’ira della CAMPANA Vincenza fu il timore delle svantaggiose conseguenze economiche che sarebbero ricadute su di lei e sulle sue figlie per effetto di un’eventuale separazione dal coniuge. Difatti, in caso di separazione, avrebbe perso quell’agiatezza economica, che il coniuge non le faceva mancare, pur non nutrendo per lui l’originario affetto, motivo por il quale si rese mandante del delitto. Di conseguenza, il fratello della donna, CAMPANA. Rosario, pregiudicato, tossicodipendente, esegui l’omicidio del cognato sicuro di trarne un successivo vantaggio economico. Infatti, nella fascia iniziale delle indagini gli investigatori documentarono che, ancor prima di averne notizie certe sulla sorte del marito, CAMPANA Vincenza si era recato in banca per prelevare una cospicua somma dal conto corrento cointestato con il marito, lasciandovi solo un’esigua somma. Inoltre aveva sollecitato la restituzione della somma di L. 13.MILIONI data in prestito proprio da PALUMBO Antonio; tutto questo sempre prima del rinvenimento del cadavere.

All’epoca l’omicidio desto sgomento tra la popolazione proprio per l.’efferatezza con cui era stato commesso. La riapertura delle indagini é stata possibile grazie alle dichiarazioni rese da duce collaboratori di giustizia, gia elememti di vertice del clan camorristico operante su Maddaloni, i quali, confermando il movente dal delitto, hanno indicato PIPICIELLO Antonio quale complice di CAMPANA Rosario nella consumazione materiale dell’omicidio. PIPICIELLO Antonio, già noto alla forze dell‘ordine per i suo trascorsi giudiziari, all’epoca dci fatti manteneva stretti contatti con CAMPANA Rosario perché fratello di"Enzina ”, convivente di quest’ultimo. Il provvedimento restrittivo emesso nei confronti di PIPICIELLO Antonio é stato adottato sulla base di precisi riscontri alle dichiarazioni dei due collaboratori di giustizia, nonché grazie ai risultati di attività tecniche. La gravita del fatto hanno reso infine necessario adottare il citato fermo del P.M.-




1. Un dipendente di un noto ristorante Casertano muore sul posto di lavoro.

In Caserta (CE) via Agnesi, presso un noto ristorante pizzeria del centro i Carabinieri del locale Comando stazione sono intervenuti a seguito del decesso del napoletano Torre Antonio, cl. 1961, regolarmente assunto in qualità di responsabile di sala del suddetto esercizio pubblico. Il decesso è avvenuto mentre lo stesso era impegnato a svolgere la propria attività lavorativa. Il cadavere è stato rinvenuto da altri dipendenti della struttura, riverso sul pavimento nel locale antibagno del ristorante. L’immediata ispezione esterna del corpo da parte dei militari dell’Arma intervenuti non ha evidenziato segni di violenza, non si esclude che il decesso possa essere riconducibile a cause naturali. Il titolare ed altri dipendenti della struttura, hanno riferito che lo stesso nella giornata odierna, non aveva lamentato problemi di salute. Sul posto è intervenuto anche personale del servizio medico 118 di Caserta. L’A.G. subito informata ha disposto la traslazione della salma presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Accertamenti in corso da parte dei Carabinieri dei Carabinieri della Compagnia di Caserta.

2. Rapina ad un Bar di Maddaloni. I Carabinieri Indagano.
In Maddaloni (CE), presso la locale stazione Carabinieri, un quarantanovenne del luogo ha denunciato che alle precedenti ore 04.30 circa, quattro individui con volto travisato da passamontagna, di cui due armati di pistola, presumibilmente di nazionalità est europea, dopo essersi introdotti all’interno del bar del quale è titolare, si sono fatti consegnare il denaro contenuto nella cassa pari a 200 euro circa e numerosi pacchetti di sigarette. Inoltre il denunciante ha riferito che subito dopo i malviventi si sono dileguati per le vie limitrofe a bordo di una autovettura di colore grigio. Le indagini sono state immediatamente attivate dai Carabinieri della Stazione di Maddaloni al fine di individuare gli autori della rapina.