La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 19 novembre 2012

SANTA MARIA CV - Il Tribunale: ancora un’ opportunità di rilancio per la città mancata.. IL PUNTO DI GAETANO RAUSO

Il Tribunale: ancora un’ opportunità di rilancio per la città mancata.


In questi giorni si sono succedute voci, le più disparate sulla collocazione degli Uffici Giudiziari.

Da tempo chi scrive e le Associazioni che hanno vinto le elezioni amministrative del 2011, hanno fatto di questo problema uno dei cavalli di battaglia del programma politico ed amministrativo r il rilancio della città, hanno ribadito che gli Uffici Giudiziari vanno collocati nel centro della città..

Molte volte abbiamo denunciato le inefficienze ed i trasversalismi delle passate amministrazioni che, nonostante fossero state, più volte sollecitate, no n hanno mai voluto affrontare seriamente il problema che, proprio a causa delle loro inefficienze ha fatto scaturire quel grande pateracchio dello smembramento del Tribunale, causato da appetiti ed interessi che sono contrari a quelli della collettività e della Giustizia.

Quest’ Amministrazione non è stata da meno in quanto ad inefficienza, perché ha permesso, nonostante tutte gli evidenti ostacoli giuridici ed amministrativi,che fossero destinati a sedi degli Uffici Giudiziari capannoni industriali che non hanno i requisiti tecnici per ospitarli e, soprattutto sono decentrati dal centro storico.

“Il Tribunale deve restare a Santa Maria C.V. e, soprattutto, nel suo centro storico”.

E’ inutile che ci si arrampichi sugli specchi e vengano addossati a qualcuno, in ultimo a Nicola Di Muro, progetti strani. La città di Santa Maria o lo Stato posseggono un patrimonio immobiliare che potrebbe, tranquillamente, essere destinato a sede di quegli uffici; senza ricorrere ai soliti giochetti che non fanno altro che danneggiare il pubblico interesse e la città.

Questo è il desiderio e la necessità di una città che si è sviluppata intorno a questa Istituzione e vuole che continui ad essere, insieme all’Università, il volano per la sua economia, stante l’assoluta mancanza di attività industriali che sono sparite da Santa Maria C.V., dopo il periodo d’oro dell’Italtel e del Tabacchificio.

E’ stato detto, più volte , che nel centro storico(il palazzo Melzi , il perimetro della ex caserma Mario Fiore , il Cappabianca o il Buffolano) esistono diverse alternative a quelle che , finora, sono state sciaguratamente prospettate e volute dalle amministrazioni che si sono succedute fino ad oggi.

Non c’è più spazio per i giochetti e le messe in scena che hanno solo danneggiato la Città.

Dopo le manifestazioni contro il Decreto del Governo siamo piombati in un silenzio tombale; né si sono assunte iniziative forti, anche a livello giudiziario, contro un’iniziativa che porterà altri gravi danni alla già disastrata economia sammaritana che, con il programma delle Associazioni doveva essere rilancia e. Tra i partiti, solo l’UDC ha alzato la voce contro lo smembramento del Tribunale di Santa Maria. Una voce che, insieme a quella delle Associazioni e degli Ordini Forensi, non ha avuto un seguito concreto da parte dei politici che si erano assunti, quando sono sfilati in passerella, l’onere di far modificare un decreto iniquo e dannoso.

Gaetano Rauso