La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 23 novembre 2012

IL VALZER DELLE CARTELLE PAZZE - IL PUNTO DI GAETANO RAUSO



In questi ultimi giorni si sono succeduti interventi, più o meno sensati, sulla vicenda delle cartelle esattoriali “cosiddette pazze” recapitate a molti cittadini. L’azione dell’Amministrazione tesa ad arginare un danno che potrebbe rilevarsi rilevante per tanti cittadini che non sono in grado di esibire ricevute dell’avvenuto pagamento delle vecchie cartelle recapitate, appare poco incisiva e non in grado di alleviare il disagio dei cittadini. In seguito a questo grave errore, le previsioni di entrata inserite nel Bilancio preventivo 2012 si sono rilevare inesatte, alla luce di quanto emerso sulla non attendibilità delle richieste di pagamento; ciò costituisce un grave squilibrio delle previsioni approvate dell’Amministrazione comunale a cui va posto immediato rimedio.

A noi cittadini quel che interessa è che, finalmente, sia fatta luce su questa ennesima defaillance amministrativa e che si mettano a disposizione della popolazione, sbandata e vessata, tutte le strutture comunali per supportare le loro legittime rimostranze .I cittadini non possono subire inermi;l’Amministrazione deve imporre ai responsabili amministrativi di verificare tutti gli errori commessi, senza costringere i contribuenti ad estenuanti file presso gli uffici o a spendere soldi per inviare raccomandate per esibire le ricevute di pagamento. Al danno si unisce la beffa.

Tutti noi, con spirito di collaborazione e senso civico speriamo che questo sfacelo amministrativo cessi al più presto, anche perché ‘i trombati’, con tutti gli squallidi ribaltoni che hanno perpetrato in anni di pessima amministrazione ‘di contenti e scontenti, comprati e venduti, consolati e sconsolati’, avrebbero certamente dovuto considerare che tutto si riconduce a quello che denunciai pubblicamente in merito alla vicenda GOSAF. Perché chi si erge oggi a paladino del Popolo,non ha denunciato le irregolarità dell’affidamento del servizio e della gestione della GOSAF? Perché non si è provveduto al recupero delle ingenti somme che la Giustizia ha stabilito che la GOSAF dovesse versare al Comune di Santa Maria?

E’ bello parlare credendo che la gente abbia dimenticato gli scempi perpetrati dalle passate amministrazioni che, dopo un voto chiaro di rifiuto delle vecchie logiche clientelari ed affaristiche, continuano ad essere perseguite da questa Amministrazione che annovera, in qualità di importanti esponenti, gli stessi personaggi che hanno determinato l’andamento della disastrosa politica sammaritana per quasi vent’anni e dai quali è fortemente condizionata.

Il mio passaggio all’opposizione per il rifiuto di queste logiche dannose per la collettività avrebbe dovuto essere uno sprone per questo Sindaco e per gli altri che hanno veramente a cuore il destino della città; un segnale da cogliere per dare corso a quanto promesso nel programma delle Associazioni che mi indusse a candidarmi in quelle liste e non in quelle dell’UDC, partito a cui mi onoro di appartenere. Il programma presentato al Popolo è un impegno cui non si può disattendere con tanta facilità; è un contratto che non si può stracciare per opportunismo. Conscio delle difficoltà che si sarebbero incontrate per mantenere le promesse fatte al Popolo con questa maggioranza, nel primo Consiglio Comunale di questa consiliatura, feci un appello a tutti suoi componenti di buona volontà affinchè collaborassero per dare corso ad un cambiamento di cui la città aveva ed ha fortemente bisogno. Un appello non ascoltato perché ci sono troppi asti, troppi interessi contrastanti e troppe rivalse tra i politicanti che reggono le sorti della città. La vicende delle cartelle pazze è solo la punta dell’iceberg di una disamministrazione, di un pressapochismo amministrativo a cui chiesi fortemente di porre fine con la riorganizzazione della burocrazia comunale, con la riduzione dei dirigenti e con la creazioni di aree funzionali coerenti ed efficienti. Nulla è cambiato in nome di quell’opportunismo e quel clientelismo che non guarda all’interesse delle città ed alla funzionalità dell’Ente.L’Amministrazione, se vuole dare un primo segnale di efficienza e di interesse per i problemi dei cittadini, ha il dovere di agire in loro soccorso e di ovviare gli errori dell’ufficio, mettendo a lavoro i responsabili di questo ennesima empasse, senza scaricare sui cittadini l’onere di dimostrare di aver pagato dopo più di 5 anni dall’eventuale avvenuto pagamento. E’ inutile che il responsabile politico del settore si arrampichi sugli specchi e cerchi di difendere posizioni indifendibili sue e dei suoi collaboratori, Ciò è solo indice di ignoranza amministrativa e di disinteresse per i veri problemi che vanno affrontati di petto e non a chiacchiere. Gaetano Rauso, consigliere U.D.C.