La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 21 ottobre 2012

SANTA MARIA CVA - POLITICA E PD - IL PUNTO DELL'AVVOCATO ENRICO MONACO

Leggo sui giornali dell’ennesimo tentativo di ascrivermi a una fazione interna al PD cittadino contrapposta all’Avv. Stellato, desideroso viceversa di mettere il cappello su tutti gli organismi di rappresentanza del partito.

Non so a chi convenga tutto questo. So per certo, però, che ciò non corrisponde al vero!

Distinguiamo i problemi.

La discussione interna è rimasta bloccata per molti mesi e non già sui contenuti, ma per la necessità di creare le condizioni per l’indicazione a segretario dell’Avv. Pappadia. Ben venga, ma certamente non dispiacerebbe a nessuno conoscere anche quali finalità intenda egli perseguire nell’assunzione della responsabilità. Ciò con riferimento alle tematiche di ampio respiro che si muovono nel corpo sociale, come anche quali iniziative si intendano assumere per dare un colpo all’esperienza amministrativa in atto, colorandola di contenuti politici che oggi paiono latitare.

Sicuramente quando il congresso cittadino si potrà celebrare, sono certo che Umberto alzerà i veli e farà conoscere il suo pensiero.

Ciò detto non credo si faccia un buon servizio a Umberto presentandolo come ‘persona di Stellato’. Questo è offensivo, perché di fatto se ne nega l’autonomia di pensiero. Parimenti non si vede quale rapporto corra tra Pierpaolo Alabiso, Di Muro e il parente del primo ampiamente remunerato dal Comune. Pierpaolo è espressione del partito tutto, non meno di Umberto.

Un’ultima annotazione mi sia consentita: concordare con la volontà di Renzi di intercettare una domanda presente nel Paese, che chiede prepotente di abbandonare le vecchie liturgie della politica per rispondere ai problemi reali delle persone che stentano ad arrivare oramai anche a metà mese, affollandosi sempre più numerose alle porte della Caritas, non è prendere parte contro nessuno; semmai è cercare di aprire le porte del partito a una realtà sempre più complessa, a fronte della quale i poteri costituiti nell’attuale assetto non paiono più capaci di assumere i bisogni della gente a metro del proprio agire.

Del resto, pensare diversamente cosa significa: che l’Avv. Stellato è a difesa, a prescindere, dell’esistente? Che è il garante, verso chi?, dello status quo?

Sicuramente mi sbaglio, ma soffocare i venti di novità significa spedirli nelle fauci del più bieco demagogismo senza prospettive. E questo non sfugge all’intelligenza di Peppino.

Enrico Monaco