La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 18 ottobre 2012

MOZZARELLA GATE - MANDARA ANCORA SALVO , MA I MAGISTRATI PRESENTANO AL RIESAME UNA INFORMATIVA CHE AFFERMA CHE TUTTI I CASEIFICI DELLA CAMPANIA SONO A RISCHIO .

Informativa choch presentata dai magistrati della procura e della dda di Napoli all’udienza di ieri davanti al tribunale di napoli . Secondo i giudici che stanno indagando sullo scandalo dei provoloni del monaco , non solo i titolari dei caseifici indagati a cui è stata notificato il provvedimento, ma anche altre aziende potrebbero essere interessate da ulteriori risvolti giudiziari . ll re della mozzarella,Giuseppe Mandara è ancora salvo. L'udienza che si è svolta ieri mattina davanti ai giudici del tribunale ha subito un ulteriore rinvio al 30 novembre , anche per alcune relate di notifica che non erano consoni. La storia giudiziaria dell’imprenditore Giuseppe Mandara insieme a tutti gli indagati dovra' aspettare ancora qualche mese, prima che i giudici si pronuncino sulla sua posizione e di quella degli altri indagati in merito ad una seconda richiesta passata quanto mai inosservata . In sostanza le cagliate a rischio per produrtre la mozzarella non erano soltanto quello dei caseifici indagati , ma sembra che gli inquirenti vogliano dimostrare che nel business vi siano anche altri caseifici non solo del territorio della provncia di caserta , ma anche in tutta la regione . Se fosse così allora anche il marchio doc sarebe in serio pericolo . Era il 17 luglio 2012 quando la Direzione investigativa antimafia di Napoli Noe dei Carabinieri diedero esecuzione al primo  provvedimento cautelari e sequestri nel casertano e nel napoletano nei confronti di esponenti di un gruppo imprenditoriale che fa capo ai Casalesi fra cui anche l’imprenditore Giuseppe Mandara . L'operazione 'Bufalo' fu coordinata dalla procura di Napoli.



Sono stati i magistrati della Dda di Napoli a chiedere nuovamente una nuova ordinanza di custodia cautelare con nuove prove depositate presso il tribunale del riesame di napoli. Il Primo agosto 2012 lo stesso tribunale del riesame si pronunciò sul sequestro che riguardava l'intero patrimonio del gruppo omonimo, stimato in oltre 100 milioni di euro, che con un provvedimento dissequestrò l’azienza che era stata posta sotto sequestro . A carico di Mandara e di altri suoi collaboratori il gip aveva emesso una misura cautelare per associazione per delinquere di stampo mafioso, contestando anche reati in materia di tutela della salute pubblica. Legata quindi ad un filo di speranza la libertà personale degli indagati, ma soprattutto dell’imprenditore il quale fu scarcerato più di una settimana fa. Il business riguardava anche normali provoloni venduti come ''provoloni del Monaco'', un formaggio dop particolarmente pregiato. Giuseppe Mandara e' ritenuto dagli investigatori vicino alla cosca dei ''La Torre'', contigua al clan dei Casalesi, l'accusa per Giuseppe Mandara, è associazione per delinquere di stampo mafioso . Di lui hanno riferito agli inquirenti numerosi collaboratori di giustizia. Dieci furono anche le misure interdittive che hanno determinato il divieto di esercitare l'attività d'impresa o di uffici direttivi di persone giuridiche o imprese e la professione di chimico analista.