La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 11 ottobre 2012

SANTA MARIA CV - La giunta adotta il bilancio di previsione, l’Imu passa al 4,5 per mille

Una famiglia media sammaritana, con due figli a carico e una prima casa con rendita di base di 738 euro, risparmierà circa 23 euro rispetto alla vecchia Ici. E’ quanto emerge da una simulazione effettuata dal settore finanziario del Comune di Santa Maria Capua Vetere, dalla quale risulta che l’imposta annua da versare – in questo caso – sarà di 300 euro di Imu, a fronte dei 323 euro che sarebbero stati versati con la vecchia Ici. Si tratta di dati utili per una corretta interpretazione dei provvedimenti che l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Biagio Di Muro, sta adottando in questi giorni. La giunta ha infatti firmato il progetto di bilancio di previsione che sarà approvato dal consiglio comunale a breve termine, così come la delibera per la fissazione delle aliquote. L’esecutivo di Palazzo Lucarelli ha inoltre approvato il regolamento per l’Imu. Sulla prima casa si pagherà il 4,5 per mille, mentre su seconda casa e altri fabbricati l’aliquota passa all’8,5 per mille. L’addizionale Irpef passa, invece, dallo 0,70 allo 0,80 per cento. La normativa nazionale per l’Imu prevede una doppia rivalutazione della rendita di base, ma introduce anche una doppia detrazione per la prima casa: 200 euro per tutti, oltre a 50 euro per ogni figlio a carico (minore di 26 anni). Per la vecchia Ici la detrazione era di 103 euro.

“La correzione delle aliquote – spiega il sindaco Di Muro – è stata necessaria per far fronte ai pesantissimi tagli di risorse statali agli enti locali: basti pensare che il Comune di Santa Maria Capua Vetere riceverà circa un milione e mezzo di euro in meno dallo Stato, importo quasi perfettamente coincidente con l’ammontare della manovra Imu. A fronte di questo sacrificio, tuttavia, sono aumentati i capitoli di spesa destinati ai servizi sociali e sono stati ridotti, anche per il 2012, gli incarichi esterni legali, già drasticamente tagliati rispetto agli anni precedenti. Restano invariati gli altri tributi e le tariffe per i consumi idrici”. Il sindaco sottolinea, inoltre, che “l’80% dei Comuni italiani ha aumentato in misura molto più consistente le aliquote Imu e che la media degli enti locali a noi più vicini è decisamente più alta di quella sammaritana, con aliquote che sfiorano il 10 per mille in molti importanti Comuni della provincia di Caserta. A coloro che usano argomentazioni demagogiche e totalmente false per attaccare l’amministrazione comunale – conclude il primo cittadino – voglio ricordare che la soppressione dell’Ici sulla prima casa era stata compensata, negli anni dal 2008 al 2011, da trasferimenti statali per circa tre milioni di euro al solo Comune di Santa Maria Capua Vetere. E’ un bugiardo o, nella migliore delle ipotesi, un incompetente chi afferma che nelle casse comunali non entravano risorse dall’Ici dopo l’eliminazione dell’imposta sulla prima casa, giacché tali risorse erano comunque garantite dallo Stato”.