La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 14 settembre 2012

Presidi di piccole scuole costretti alla dirigenza La solidarietà della presidente ENDAS alla categoria colpita dal decreto

Adelaide Tronco presidente provinciale ENDAS, ente di azione sociale riconosciuto dal MIUR, esprime la propria solidarietà alla categoria dei dirigenti scolastici costretta a sottostare ad un provvedimento costrittivo causa di molti disagi fisici ed economici.

La questione nasce da un decreto ministeriale che assegna inderogabilmente ai presidi di istituti sottodimensionati (vale a dire con meno di 500 alunni) una seconda scuola a completamento della sede di pertinenza.

Netta la posizione del presidente provinciale onorario dell’ENDAS Felice Vairo, presidente provinciale dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi): “I dirigenti scolastici coinvolti dal decreto si vedono mortificati sia nell’ambito della dignità professionale, in quanto coattivamente assegnati in taluni casi presso istituti scolastici distanti tra loro centinaia di chilometri, sia per il mancato riconoscimento del compenso previsto per legge per la reggenza di un secondo istituto, e sia, infine, per il mancato rimborso delle spese di trasporto.

Appare quindi del tutto svilita la figura professionale del dirigente scolastico – ha aggiunto il presidente Vairo – chiamato ad espletare una funzione che, data la situazione di contingenza in cui versa la scuola,è già oberato di responsabilità che sono difficilmente quantificabili.

Di fronte all’inerzia, se non all’“apatia”, dell’Amministrazione – termina il presidente ENDAS - non resta che impugnare, nelle sedi giudiziarie competenti, i singoli provvedimenti amministrativi emanati dalla direzione generale della Campania: l’ANP di Caserta è per questo a disposizione dei propri iscritti”.