La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 13 agosto 2012

SANTA MARIA CV - DIATRIBA ESTIVA FRA I SINDACI DI CASERTA E DELLA CITTA' DEL FORO . NESSUNO HA CAPITO CHE DOVREBBERO RIVEDERE TUTTI I TRIBUNALI D'ITALIA SE SANTA MARIA PERDESSE IL TRIBUNALE MA ANCHE ALTRI DELLA PA

Polemica sul tribunale, il sindaco Di Muro a Del Gaudio:

“No alla guerra dei poveri, battiamoci per la Corte d’Appello a Caserta”


“Della ennesima e ricorrente polemica estiva sul tribunale e di una guerra dei poveri tra Santa Maria Capua Vetere e Caserta, francamente, non si avvertiva proprio l’esigenza”. Con queste parole il sindaco Biagio Di Muro replica alla rivendicazione del primo cittadino di Caserta, Pio Del Gaudio, per trasferire il tribunale nella città capoluogo.

“Comprendo le esigenze del collega casertano – aggiunge Di Muro – ma non è accettabile che la responsabilità politica venga meno e che non si riesca a volare più in alto del proprio arido orticello. L’annosa e stucchevole battaglia sul tribunale ha un orizzonte ristretto. E’ come se noi dicessimo che, siccome il policlinico a Caserta non è stato realizzato, lo vogliamo fare a Santa Maria Capua Vetere sottraendolo alla sua sede naturale. Bisogna invece avere una visione unitaria dell’intero territorio provinciale, battendoci insieme affinché il livello di servizi sia garantito nella maniera migliore e quanto più uniforme possibile: le sedi distaccate andavano mantenute ed è una sconfitta per tutti noi che questo non sia avvenuto, soprattutto in una terra in cui i presidi di legalità contro la camorra dovrebbero essere anche più forti e diffusi. Il tribunale è a Santa Maria Capua Vetere da due secoli, la nostra città è identificata da sempre come città del Foro: questo è il dato di fatto e qualsiasi guerra di campanile è semplicemente antistorica. Ma poi cosa cambierebbe se il tribunale fosse a Caserta? Quali vantaggi ne ricaverebbe l’intera provincia? Quali progressi avrebbe fatto l’amministrazione della giustizia? Quella di Del Gaudio è, evidentemente, una presa di posizione che, al di là delle considerazioni appena espresse, è sostanzialmente inutile. Meglio sarebbe (e su questo invito il sindaco di Caserta a un confronto serio e serrato) unire le forze per tutelare tutta la nostra Terra di Lavoro, rivendicando una sede di Corte d’Appello nel capoluogo, che sarebbe un necessario completamento della giurisdizione sul territorio e un presidio fondamentale nella lotta alla criminalità di cui la provincia di Caserta ha urgente bisogno”.