La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 14 agosto 2012

CASO TUDISCO - ASL E INPS FANNO ORECCHIE DA MERCANTE - NON HA L'ASSISTENZA !!!!

Solo chi – come me – vive ogni giorno a contatto con l’emergenza sanitaria e socio – assistenziale può rendersi conto di quante e quali siano le immani difficoltà sia per gli ammalati sia per le persone che, si badi bene a scopo prettamente umanitario e quindi senza profitti, prestano la loro disinteressata opera anche quando non c’è alcun legame tra il paziente e l’assistente. Le difficoltà sono di varia natura. Quella principale è dovuta all’assoluta mancanza di sostegno da parte delle Istituzioni preposte che, spesso e volentieri, sono indifferenti alle esigenze degli ammalati e delle loro famiglie. A Santa Maria, in particolare, al di là delle dichiarazioni a mezzo stampa del Sindaco, non esiste per l’anno in corso alcuna assistenza domiciliare per le persone disabili o in altre difficoltà. Non ci resta, dunque, che sperare che vengano attivate a partire dal prossimo autunno. Nel frattempo però, chi assiste questi sfortunati deve contare solo ed unicamente sulle proprie forze!

Il secondo grave deficit è dovuto alla negligenza, che talvolta rasenta il “ menefreghismo “, delle strutture sanitarie laddove a fronte della erogazione di un servizio scadente c’è da sopportare mesi e mesi di attese burocratiche. Fortuna che in tali strutture sopravvive anche qualche funzionario capace. Nel caso di Mario Tudisco, dopo una attesa di circa un anno dalla data di protocollo della domanda di invalidità, solo l’intervento di un amico ( dopo reiterati interventi a vuoto ), si è potuto sbloccare la situazione. Ma quanti casi simili esistono e sono ancora inevasi? E nel caso di Mario quanto tempo occorrerà affinché l’INPS completi il proprio iter – burocratico per l’assegnazione della invalidità che non è un diritto divino ma un diritto della legge italiana?

E in tutto questo continuano le difficoltà, anche se la sottoscritta si sta “ arricchendo “ non materialmente bensì spiritualmente. Lo so che in questa attuale società la ricchezza interiore non è quotata in Borsa, ma chi ne usufruisce è molto contento e vive con la coscienza tranquilla a differenza di chi specula e intrallazza sulle disgrazie della gente!



Antonella Canalonga