La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 15 giugno 2012

TENTATO OMICIDIO DI NINO DELL'AQUILA FERMATE DUE PERSONE


I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di caserta, nella mattinata odierna, hanno eseguito un decreto di fermo del pubblico ministero emesso dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nei confronti di:

1. Iuliano Giovanni 68enne di portico di caserta, affiliato al clan camorristico denominato “bifone” di quel comune.

2. Buzzone Massimo 50 enne di caserta.

Il provvedimento precautelare, scaturiva in seguito ad una ininterrotta attivita’ di indagine sviluppata dai carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica si Santa Maria Capua Vetere, nel corso della quale si riusciva a ricostruire la dinamica dell’evento che lo scorso 31 maggio aveva portato al grave ferimento di Nino Dell’Aquila.

Secondo quanto ricostruito, tra i membri della famiglia dell’Aquila e della famiglia Buzzone, da alcuni giorni si registravano vari litigi per futili motivi. Nel pomeriggio del 31 i Dell’aquila si sarebbero presentati presso l’abitazione dei buzzone, ove avrebbero avuto un primo litigio. A quel punto i buzzone si sarebbero organizzati chiamando in soccorso Iuliano, il quale raggiungeva l’abitazione di san clemente.

Poco dopo, in via Galatina a bordo di una moto giungeva nuovamente Nino Dell’aquila in compagnia di uno zio, e contemporaneamente venivano esplosi alcuni colpi di pistola al loro indirizzo, uno dei quali colpiva il giovane nella parte posteriore del torace ferendolo gravemente.

Nei giorni successivi all’evento criminoso, Buzzone e Iuliano facevano perdere le loro, tracce. Nella mattinata odierna, il primo veniva fermato nel capoluogo, mentre Iuliano veniva rintracciato presso la stazione ferroviaria di Napoli ove era giunto al ritorno dalla localita’ nella quale si era rifugiato. Dalla perquisizione cui veniva sottoposto quest’ultimo, emergeva che lo stesso era in possesso di una parrucca verosimilmente da utilizzare per camuffarsi tra la gente.

Gli arrestati sono stati associati alla casa circondariale di santa maria capua vetere.