La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 5 giugno 2012

SANTA MARIA CAPUA VETERE -Polemiche sull’Imu, interviene il sindaco Biagio Di Muro:

“Devo purtroppo constatare che a Santa Maria Capua Vetere la demagogia regna sovrana. Ma, in questo caso, è accompagnata anche da una erronea interpretazione dei presupposti”. A dichiararlo è il sindaco Biagio Di Muro, che spiega come un manifesto di chiara portata politica (predisposto dall’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, e firmato da migliaia di sindaci) sia stato interpretato come l’annuncio di modifiche alle aliquote dell’Imu che, allo stato dei fatti, non sono state né decise né programmate.
“Il manifesto in questione – spiega il primo cittadino – ha il significato palese di evidenziare il dissenso dei sindaci italiani rispetto a una manovra che penalizza i Comuni, trasformandoli in esattori di imposte statali a fronte di una riduzione dei trasferimenti erariali agli enti locali”.

“Nonostante l’evidente cantonata di un ex assessore comunale – continua Di Muro – non mi sottraggo a una precisazione per quel che riguarda i contenuti: l’ipotesi di una diminuzione dell’aliquota sulla prima casa allo 0,2%, certamente consentita dalla normativa nazionale, comporterebbe un buco di bilancio pari a un milione e centomila euro, con una previsione di entrate pari a seicentomila euro a fronte del milione e settecentomila euro derivante dall’applicazione dello 0,4%. Ad ogni modo, gli uffici finanziari stanno studiando tutte le ipotesi possibili per garantire un livello di entrate adeguato, cercando di non gravare eccessivamente sui cittadini, al fine di mettere il Comune nelle condizioni di fornire i servizi essenziali. I tagli demagogici alle tasse appartengono a un’altra parte politica e, comunque, devono essere compensati da equivalenti tagli alle spese. Quanto alla convenzione con la Beghelli, peraltro non ancora sottoscritta, continua a sfuggire (e stupisce che questo avvenga in esponenti politici con una consolidata tradizione di rispetto per l’ambiente) il beneficio del risparmio energetico per le casse comunali e la tendenza a ridurre i consumi elettrici come linea guida di tutte le politiche ecologiche a livello internazionale”.