La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 18 marzo 2012

REGGIA DI CARDITELLO VI PRESENTO IL FARMACO GENERICO EQUIVALENTE .

CARO EMIDDIO ….. ti scrivo .

Sono stato sempre convinto che una battaglia politico amministrativo sull’acquisizione della reggia di Carditello doveva essere in ogni caso eseguita e con tutti i crismi necessari. L’amministrazione l’ha fatta, senza dubbio ma anche senza paura contro un nemico, in questo caso, le lobbie affaristiche che agiscono sul territorio della provincia di Caserta e non la camorra .

REGGIA DI CARDITELLO
IL FARMACO GENERICO EQUIVALENTE
Lo affermo con un pizzico di incredulità , perchè Caro Emiddio i camorristi sono tutti dentro e se i tuoi addetti ai lavori assessori ma anche i  giornalisti raccomandati nelle testate provinciali , i cui giornali servono soltanto a fare pubblicità nei bar e nei supermercati ad avvolgere il pesce fresco, avrebbero sbirciato via internet e sul sito del ministero dell’interno avrebbe senz’altro scoperto che l’unico “latitante” camorrista in Campania è Pasquale Scotti cutoliano doc che tentò la fuga dall’Ospedale di Caserta nel lontano 1983 e che nessun camorrista di Casale o dell’agro aversano risulta ancora oggi tra i latitanti. Quindi non è la camorra che vuole mettere le mani sulla Reggia di Carditello , alias farmaco generico equivalente, ma una lobbie affaristica che vuole sfruttare il prezzo più basso per eseguire quel business con società a livello europeo e perché no olandese , belga , svizzera o tedesca per mettere le mani su un tesoro dove nessuno mai ci ha capito qualcosa , perché tabù. D’altra parte la popolazione di San Tammaro ha subito una umiliazione perché è l’unico comune a non sfruttare l’ingresso a palazzo Reale a Caserta, mentre il comune di Casagione e addirittura quello di San Nicola la strada ha diritto all’ingresso gratuito a Caserta , il biglietto costa intorno ai nove euro  a testa .

Ma allora io lancio un a proposta .

Il territorio di San Tammaro, caro sindaco Cimmino e tu lo sai,  confina con i territori di Casal di Principe , San Cipriano D’aversa , Santa Maria La Fossa, Villa di Briano, Capua, Santa Maria Capua Vetere , dove tutti gli abitanti del comprensorio superano i 100 mila . E’ un costo che si aggira sulle 150 euro a testa. Bene !!allora perché non chiedere a questi comuni attraverso i cittadini di comprare la reggia di Carditello quando il prezzo calerà ancora e metter sul tavolo del giudice una somma di tutto rispetto . Il bene passerà ad una ipotetico comprensorio dei comuni e non cadrà nella mani delle lobbie che lo voglio sfruttare per scopi personali , e la Reggia di Carditello sarà rinominata la reggia del popolo e certamente non sarà un farmaco generico equivalente.

So anche che il tuo partito il pd non navighi in acque calme , perché a Roma purtroppo dopo lo scandalo di Lusi, tutti fanno orecchie da mercante e quindi sei solo, ma se non hai l’apporto dei tuoi e di altri cittadini , quindi i comuni, non vai da nessuna parte

Ci vogliono proposte valide ed incisive non chiacchiere o proclami che servono senza dubbio , ma non portano da nessuna parte.

Devono essere i cittadini a far capire il loro intento. Se ciò non avviene allora e la sconfitta dell’ente locale , ma non solo di San Tammaro , ma di tutti i comuni che sono confinanti , perché non hanno interesse affinchè un piccolo gioiello può rinascere .

Prospero Cecere