La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 29 febbraio 2012

OPERAZIONE CRASH - 24 ARRESTI PER FALSI INCIDENTI


Nella mattinata odierna, nelle province di Napoli e Caserta, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su conforme richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 31 persone, tra le quali un soggetto ritenuto elemento di spicco del clan “dei casalesi” - fazione Bidognetti, quattro avvocati ed un medico (2 misure cautelari in carcere, 22 agli arresti domiciliari, 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria e una sospensione dall’esercizio della professione forense).I provvedimenti restrittivi sono il risultato di un’attività d’indagine – denominata Operazione CRASH - avviata per arginare il dilagante fenomeno delle truffe in danno di società assicurative attraverso la richiesta di risarcimento per sinistri stradali fittizi, fenomeno che nelle province di Napoli e Caserta spesso si connota per il coinvolgimento di appartenenti a clan camorristici e/o di soggetti insospettabili ad essi riconducibili. Nel gruppo criminale individuato, infatti, oltre gli ordinari attori di siffatte condotte delittuose, quali avvocati, medici, tecnici radiologi, titolari di officine meccaniche e di agenzie di pratiche automobilistiche ed altri comuni cittadini, figura anche un soggetto ex cognato di BIDOGNETTI Francesco, capo storico dell’omonimo gruppo criminale.Le indagini hanno permesso di acquisire univoci elementi probatori a carico dei destinatari del provvedimento ai quali, a vario titolo, vengono contestati i reati di associazione per delinquere finalizzata alle commissione di truffe assicurative (aggravata dall’utilizzo del cd. metodo mafioso per quattro soggetti), estorsione, falsa testimonianza innanzi all’autorità giudiziaria, falso in scritture pubbliche e private, corruzione in atti giudiziari. In particolare, è stata accertata l’esistenza di un sodalizio criminoso, composto da soggetti che hanno costituito e gestito una associazione a delinquere stabilmente dedita, con modalità organizzate ed attraverso l’attivazione di innumerevoli e distinte controversie giudiziarie civili, alla truffa in danno di svariate società di assicurazione, le quali spesso erano indotte a definire con accordi stragiudiziali le vicende risarcitorie connesse a sinistri automobilistici, in realtà mai verificatisi. Tale condotta di reato ha garantito al sodalizio notevoli vantaggi economici, quantificabili in circa un milione di euro complessivi, contribuendo, peraltro, all’ingolfamento della già sovraccarica macchina giudiziaria. In particolare, nell’ambito della presente indagine sono stati accertati ben 76 truffe. Nell’associazione descritta risultano essere coinvolti professionisti del campo giudiziario e medico, nonché titolari di agenzie pratiche auto, faccendieri ed affaristi vari, i cui contributi hanno permesso al sodalizio di acquisire notevoli profitti illeciti. Il canale delittuoso delle truffe in danno di compagnie di assicurazione si è rivelato talmente redditizio da attrarre l’interesse della criminalità organizzata di stampo camorristico, soprattutto nella provincia di Caserta, tanto che tra gli indagati compare FIORETTO Giosuè (anche quale autore di una condotta estorsiva perpetrata con chiare modalità di intimidazione camorristica), convivente di CARRINO Emiliana, sorella di Anna, attualmente collaboratrice di giustizia e già compagna di BIDOGNETTI Francesco, uno dei capi storici del sodalizio casalese.
Il sistema utilizzato dall’organizzazione si basava su una serie di figure:
- meri attori del falso sinistro, consapevoli e perciò compartecipi dell’associazione, che agivano dietro corresponsione di un compenso in denaro; gli stessi si dividevano in due tipologie: i proprietari di autovetture, i quali consegnavano i propri documenti ad agenzie compiacenti permettendo che fossero utilizzati per istruire le false pratiche di risarcimento; false vittime, le quali si prestavano ad attestare falsamente lesioni asseritamente patite a seguito di incidenti mai verificatisi;
- procacciatori: che si occupavano di reclutare e tenere i contatti con le persone da inserire nelle denunce quali vittime o autori del sinistro o, ancora, come falsi testimoni, versando loro il compenso pattuito dopo la liquidazione dell’assegno di risarcimento;
- titolari di Agenzie Infortunistica Stradale, i quali curavano la creazione ex novo di pratiche di infortuni stradali in realtà mai verificati, che corredavano con avvisi di ricevimento delle Poste Italiane spa falsificati mediante l’apposizione di falsi timbri postali ovvero di falsi timbri di ricezione delle società assicuratrici apparentemente destinatarie. Tale documentazione veniva poi utilizzata per incardinare liti giudiziarie e convenire in giudizio le ignare compagnie di assicurazione;
- medici ed esercenti abusivi della professione odontotecnica: che certificavano le false lesioni dietro compenso;
- tecnici radiologi ed impiegati presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, i quali sottoponevano altri indagati ad esami TAC e radiologici che poi venivano alterati quanto al nominativo ed alla diagnosi;
- avvocati: avevano il compito di seguire professionalmente i sinistri fino ad arrivare alla controversia giudiziale avanti ai Giudici di Pace, nel caso in cui fosse stata presentata opposizione al risarcimento da parte della compagnia assicuratrice;
- falsi testimoni: fornivano la loro testimonianza “addomesticata” dietro compenso, permettendo in tal modo all’organizzazione di conseguire il risultato giudiziario (e soprattutto economico) favorevole.
 Di seguito viene riportato l’elenco dei destinatari del provvedimento, suddivisi per tipologia di misura irrogata:

CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:

- FIORETTO Giosuè, 49enne di Mugnano Napoli, detenuto;

- NAPOLETANO Fulvio, 46enne di Napoli, impiegato presso Agenzia Sviluppo Settore Ippico;

ARRESTI DOMICILIARI:

- AMENDOLA Ciro, 39enne di Portici, disoccupato;

- BATTISTA Eugenio, 66enne di Napoli, dipendente ASL NA1;

- BIANCO DI VAIO Patrizia, 54enne di Napoli, casalinga;

- CANTALUPO Alfonso, 69enne di Napoli, pensionato;

- CANTALUPO Michele, 43enne di Napoli, operaio;

- CAPANNA Alessandro, 42enne di Napoli, disoccupato;

- CICIA Salvatore, 50enne di Napoli, disoccupato;

- CIOTOLA Antonio, 49enne di Melito, operatore ecologico ASIA Napoli;

- DE ROSA Luigi, 47enne di Cercola, imprenditore;

- DURACCIO Tommaso, 41enne di Cercola, odontoiatra;

- ESPOSITO Ciro, 47enne di Napoli, disoccupato;

- ESPOSITO Salvatore, 46enne di Giugliano in Campania, portiere;

- FIERRO Massimiliano, 41enne di San Giorgio a Cremano, disoccupato;

- IZZO Eugenio, 47enne di Napoli, avvocato del foro di Napoli;

- LA GATTA Luigi, 48enne di Napoli, avvocato del foro di Napoli;

- LUFINO Irma, 41enne di Napoli, disoccupata;

- MACCHIA Alfonso, 58enne di Marano di Napoli, infermiere ASL NA1;

- MACCHIA Vincenzo, 44enne di Marano di Napoli, perito assicurativo;

- MOCERINO Gennaro, 57enne di Afragola, avvocato del foro di Napoli;

- MOLARO Paolino, 40enne di Nola, collaboratore di studio legale;

- RAIA Daniela, 32enne di Marano di Napoli, titolare agenzia di infortunistica stradale;

- SALEMME Francesco, 40 enne di Forio d’Ischia, medico con specializzazione in ortopedia in servizio presso CTO di Napoli;

OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA P.G.:

- GALIANO Lucia, 48enne di Marano di Napoli, disoccupata;

- GELOTTO Anna, 43enne di Quarto, disoccupata;

- MALVASIO Giuseppe, 59enne di Na – Pianura, assistente amministrativo presso Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli;

- SACCO Carmine, 47enne di Napoli, pensionato;

- SACCO Salvatore, 50enne di Napoli, disoccupato;

- VASTARELLA Carmela, 50enne di Melito, disoccupata.

SOSPENSIONE DALL’ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE FORENSE:

- CALIFANO Immacolata, 42enne di Caserta, avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere.

NASTASI A CASERTA- “Il Governo non tocchi i dipendenti provinciali”

Il segretario regionale della Uil-Fpl Osvaldo Nastasi si schiera in difesa di chi lavora per gli enti locali al centro di provvedimenti di riordino e ridimensionamento. “Il valore, la professionalità e il ruolo dei 60mila dipendenti delle Province italiane rischiano di essere messi in discussione dal dibattito sull'abolizione di detti Enti. Dobbiamo considerare prioritario – ha aggiunto - tutelare chi, ogni giorno, è al servizio dei cittadini e dei territori. E’ necessario rispettare i contratti di lavoro, le questioni legate all'inquadramento economico-giuridico del personale e l'impatto sulle dotazioni organiche di Regioni e Comuni, al fine di evitare astrusi processi di mobilità». .

Lo stesso Nastasi parteciperà il prossimo 1 marzo dalle ore 11,00 presso la sala riunioni al 2° piano del Palazzo della Provincia di Caserta – viale Lamberti – ex Area S. Gobain, all’assemblea degli iscritti e dei candidati alle R.S.U. della UIL FPL. All’ordine del giorno i seguenti argomenti:



• Elezioni R.S.U. 2012;

• Manovra Monti (iniziativa della UIL Fpl “Riformiamo la riforma”);

• Riordino delle Province - tutela del lavoro, del ruolo e della professionalità dei dipendenti dell’Amministrazione Provinciale.









A SAVIANO SIN PARLA DI DANTE - FAREBBE BENE A QUALCUNO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE

CULTURA: ARRIVATO IL RICONOSCIMENTO REGIONALE PER IL MUSEO CAMPANO DI CAPUA.

Altro passo di fondamentale importanza per il Museo Campano di Capua in vista della sua prossima riapertura, fissata per il 19 aprile, alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi. Ieri è arrivata la comunicazione ufficiale con la quale è avvenuto il riconoscimento regionale per il Museo, che quindi da questo momento in poi potrà accedere ai contributi regionali e partecipare ai bandi per i finanziamenti ai Musei Locali. Si tratta della prima volta che il Museo Campano riceve questo riconoscimento, che consentirà a tale istituzione di poter realizzare iniziative di grande rilievo in campo culturale.

Una notizia, questa, che giunge a meno di due mesi dalla riapertura del Museo. In previsione di questo importantissimo appuntamento, che restituirà ai cittadini della provincia di Caserta, e non solo, uno dei più grandi patrimoni culturali del territorio, la direttrice del Museo Campano, Maria Luisa Nava, sta preparando una serie di iniziative e di novità che andranno ad impreziosire la già vastissima offerta presente all’interno della struttura di Capua. L’idea, infatti, è quella di aprire il Museo ai cittadini della provincia di Caserta e ai visitatori, facendolo vivere a 360 gradi, in modo da diventare un vero e proprio punto di riferimento della vita culturale ed artistica dell’intero territorio.

“Il riconoscimento regionale per il Museo Campano – ha spiegato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – rappresenta una tappa importantissima, che consentirà di programmare progetti di ampio respiro, in grado di valorizzare nella maniera migliore l’immenso patrimonio culturale e artistico custodito nel Museo. Devo riconoscere che questo risultato è dovuto soprattutto all’ottimo lavoro compiuto dalla direttrice Maria Luisa Nava, che, da quando è al vertice del Museo Campano, ha lavorato senza sosta, riaccendendo sin da subito l’attenzione attorno a questa straordinaria risorsa fino ad arrivare alla sua riapertura, ormai imminente”.

“Per noi questo passo – ha aggiunto la direttrice del Museo Campano, Maria Luisa Nava – rappresenta una svolta. Il Museo è tornato ad essere a pieno titolo una realtà di primaria importanza ed è entrato a far parte ufficialmente dei più prestigiosi circuiti museali nazionali e non solo. Siamo pronti per la riapertura del 19 aprile; stiamo preparando iniziative di eccezionale livello e abbiamo una gran voglia di lavorare e di ridare splendore a questa storica istituzione. Sono convinta che ci riusciremo e ringrazio il presidente Zinzi per la sensibilità che ha mostrato e per la totale fiducia che mi ha accordato sin dal primo momento”.

LAVORO: VERTICE AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLA QUESTIONE DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA NELL’AREA EX 3M – ZINZI: “A BREVE UN TAVOLO TECNICO A ROMA CON I SOTTOSCRITTORI DELL’ACCORDO”.


Stamani, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto un incontro in merito alla questione dell’accordo di programma nell’area ex 3M di San Marco Evangelista, al quale hanno partecipato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, l’assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi, l’assessore provinciale alle Attività Produttive, Carlo Puoti, e il direttore centrale del Ministero dello Sviluppo Economico, Giampiero Castano.

L’incontro odierno ha assunto un’importanza particolare, dal momento che è emerso un atteggiamento positivo e propositivo da parte della Regione Campania, che si è impegnata al rispetto degli impegni presi nel 2008, ovvero all’atto della sottoscrizione dell’accordo di programma. Si è deciso, inoltre, di dar vita ad un tavolo tecnico a Roma, sempre presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, per dare corso e concreto seguito all’interesse, già manifestato più volte, di realizzare il progetto industriale nell’area che si trova all’interno del Comune di San Marco Evangelista.

“Quello di oggi - ha spiegato il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi – è un passo molto importante nella vicenda dell’accordo di programma nell’area ex 3M e va nella direzione della realizzazione di nuovi insediamenti produttivi, che comporterà notevoli ricadute occupazionali. Voglio sottolineare – ha aggiunto Zinzi – l’atteggiamento costruttivo dell’assessore Nappi, che ha dimostrato una grande sensibilità sull’argomento e sulle problematiche della provincia di Caserta”.

MIMI' IANNIELLO - Tra politica e urbanistica una biografia intellettuale


La complessa figura intellettuale di Mimi' Ianniello (matematico, ricercatore e storico della urbanistica sia casertana che di Terra di Lavoro, politico) ricordata ad un anno dalla scomparsa.Le intriganti riflessioni di Ianniello diventano spunto significativo per una discussione ampia sul tema della nostra condizione contemporanea sia politica che urbanistica.

Ne parleranno:

Paolo Broccoli

ex deputato PCI

Rosa Carafa

docente di Storia della Architettura

Università Federico II, Napoli

Gianni Cerchia

docente di Storia Contemporanea

Università del Molise, Campobasso

Raffaele Cutillo

architetto

Andrea Ianniello

informatico, figlio di Mimì Ianniello

Danila Jacazzi

docente di Storia della Architettura Moderna

Seconda Università di Napoli, Aversa

Giovanni Mancino

assessore all'Urbanistica della Provincia di Caserta

Pietro Monti

architetto, urbanista, redattore PRG di Caserta 1984

Giuseppe Venditto

direttore responsabile delle edizioni Frammenti

Saranno proiettati ed esposti documenti originali dell'Archivio Ianniello



SANTA MARIA CAPUA VETERE- LA CITTA' DIVENTA SUCCURSALE DELL'AGRO AVERSANO . INTANTO AUMENTANO LE FAMIGLIE BISOGNOSE AI SERVIZI SOCILAE . CENE SONO 50 IN PIU'

Santa Maria Capua Vetere piomba nel baratro più tremendo . Anzi Santa Maria di Casal di Principe assomiglia sempre di più ad un comune succursale dell’agro aversano dove imprenditori ed addetti ai lavori hanno trovato il fiorente territorio dove i politici e consiglieri comunali assomigliano sempre di più a quella particolare sezione come quella del terzo canto del’inferno di Dante , Gli ignavi . Già gli ignavi, come dice la terzina “ Ed elli a me: "Questo misero modo tegnon l'anime triste di coloro che visser sanza 'nfamia e sanza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro de li angeli che non furon ribelli né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro. Caccianli i ciel per non esser men belli, né lo profondo inferno li riceve, ch'alcuna gloria i rei avrebber d'elli". E io: "Maestro, che è tanto greve a lor che lamentar li fa sì forte?". Rispuose: "Dicerolti molto breve. Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa". Ecco questa è la fotografia della politica sammaritana , gente che non sa neanche dove si trova di casa. Come un antico detto napoletano fumm bugie e pall. Iatevenn ‘ a casa !!! Avete truffato il popolo sammaritano e la gente che si è candidata per voi !!!

E’ quasi un anno e non si vede niente , la città è rimasta sempre la stessa sempre con gli stessi problemi , sono addirittura aumentati i pacchi dono ai servizi sociali e che facciamo invece di creare produttività la stiamo distruggendo , pensiamo al mattone , al mattone e ancora la mattone. A nulla valgono io proclami sui giornali locali e dire ho fatto questo e quello, non li legge nessuno . Il comune non è un posto statale dovete produrre così come fanno le amministrazioni pubbliche . E’ assurdo trincerarsi dietro il dirigente o l’impiegato dovete assumervi le responsabilità non falsificando l’iter procedurale. Che brutta Santa Maria Capua Vetere che è rinata dopo tangetopoli del 92, e qualcuno vuole far rivenire quei giorni con nuovi indagati e nuovi pentiti !!!! Non siete all’altezza, tutti nessuno escluso!!

BONIFICATE LE AREE DI VIA SAN GIOVANNI E VIA CUPA DEGLI SPIRITI

L’amministrazione comunale ha provveduto, nei giorni scorsi, a bonificare alcune aree che erano state trasformate in discariche abusive.

Si tratta delle zone di via San Giovanni, al confine con il territorio comunale di San Tammaro, e via Cupa degli Spiriti, al confine con San Prisco.

L’opera di bonifica è stata particolarmente laboriosa per la presenza di rifiuti di vario genere, compresi gli ingombranti.

“L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Biagio Di Muro – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Donato Di Rienzo – è purtroppo costretta, ancora una volta, a compiere interventi di emergenza nelle aree di confine, che sono continuamente fatte oggetto di sversamenti abusivi da parte non solo di cittadini sammaritani, ma anche dei Comuni limitrofi. E’ per questa ragione che abbiamo predisposto controlli più stringenti, ma rivolgiamo un appello a tutti affinché questi comportamenti non abbiano più a verificarsi: il rispetto dell’ambiente è un dovere non solo delle istituzioni, ma di ogni singolo cittadino, per il bene di tutta la collettività e per la vivibilità di Santa Maria Capua Vetere”.

Si ricorda, altresì, che sulle tematiche ambientali si terrà sabato prossimo (3 marzo) un consiglio comunale aperto. L’appuntamento è alle 8.30 nella palestra del liceo scientifico statale “Edoardo Amaldi”.

SANTA MARIA - TRE DATE PER DISCUTERE - MA DI CHE COSA ???

Il presidente del consiglio comunale, Dario Mattucci, ha convocato il civico consesso per venerdì 2 marzo, alle ore 18, nella sala consiliare di Palazzo Lucarelli. Saranno discussi i provvedimenti relativi al tribunale e all’ex tabacchificio, nonché un ordine del giorno sulla sicurezza in città.

Giovedì 1 marzo, alle 12, si riunirà nuovamente la conferenza dei capigruppo, mentre sono già programmate altre due sedute del consiglio comunale: una sulle tematiche ambientali e una per il “question time”.

Il primo appuntamento è fissato alle 8.30 di sabato 3 marzo nella palestra del liceo scientifico “Edoardo Amaldi”. All’ordine del giorno, il piano provinciale e regionale dei rifiuti, l’impianto di digestione anaerobica e sua ubicazione, il regolamento per l’assegnazione dei contributi di ristoro ambientale al Comune sammaritano. Relazionerà l’assessore all’Ambiente Donato Di Rienzo.

Il successivo appuntamento è fissato per lunedì 5 marzo, alle 18.30, nella sala consiliare di Palazzo Lucarelli. All’ordine del giorno, le interrogazioni e interpellanze dei consiglieri Rinaldi, Aran, Valiante, Monaco e Campochiaro.

AL FEST CI SONO GLI AVVOCATI DEL PROCESSO SCAZZI

Oggi, 29 Febbraio presso la Fondazione Fest in Santa Maria C.V. si argomenterà al corso di criminologia forense sulla oramai frequente tendenza a realizzare processi  al di fuori delle aule di tribunale.Si parla sempre più spesso di efferati delitti nei talkshow come nei bar. Il processo mediatico è garanzia di libertà di stampa ed informazione o un intralcio alla giustizia?A parlarcene in maniera puntuale ci saranno relatori che hanno vissuto  sulla loro pelle, ed ovviamente su quella dei loro assistiti, tale vicenda, tal volta ,venendone travolti non sempre in modo propizio. Parteciperanno  all’incontro  gli Avv.ti che stanno curando due importanti e tristi casi di cronaca il delitto di Avetrana ,il caso Scazzi  ed il delitto della povera Melania Rea. Accanto agli avv.ti Gentile e Cozza del foro di Perugia  argomenterà anche il giornalista RAI Vincenzo Calise  ed il Prof. Giuliano Balbi ordinario di diritto penale alla seconda Università degli studi di Napoli. Coordinano il corso gli Avv.ti Giulio Amandola e Tiziana Barrella dell’Osservatorio Giuridico Italiano.

DROGA A MADDALONI - ARRESTATA UNA DONNA

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di caserta, hanno tratto in arresto, con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti:

Tagliafierro Cira, 30enne di maddaloni, incensurata.

L’arresto, e’ scaturito in seguito ad una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione della donna nella serata di ieri. All’atto della perquisizione la donna era in compagnia del marito e dei due figli.

Fin da subito i militari hanno avuto il sentore che all’interno dell’abitazione vi fosse qualcosa che non andava. Dapprima, la donna visibilmente innervosita, riferiva di non avere nulla da nascondere, ma successivamente, quando i carabinieri hanno trovato un borsone militare con all’interno diversi involucri di hashish, si e’ subito assunta la responsabilita’ del possesso.

Accompagnata in caserma per gli accertamenti di rito, e’ stata dichiarata in arresto e sottoposta a fotosegnalamento.

I carabinieri hanno appurato che il peso dello stupefacente suddiviso in ben 111 panetti ammontava a 10,5 kg. I panetti riportavano diverse marchiature, d+s, s-s, porsche e rolex.

lunedì 27 febbraio 2012

SILVIO BERLUSCONI SI CONFESSA CON MARCELLO FOA DEL CORRIERE DEL TICINO

Caro Prospero,

ecco per te la mia intervista di oggi a Marcello Foa, per il Corriere del Ticino.

Buona lettura.

Presidente Berlusconi, lei continua ad appoggiare Monti e i giornali scrivono che «pensando al 2013 lei non vuole lasciarlo alla sinistra». Che succede? Da lontano è difficile capire…

"Se lei pensa che in questi primi tre mesi del nuovo Governo vi sia stata qualche oscillazione da parte nostra, devo smentire. Fin dall’inizio abbiamo sostenuto Monti con il nostro voto, lo stiamo facendo e lo continueremo a fare con lealtà e senso di responsabilità, per l’interesse superiore dell'Italia . Dobbiamo risolvere oltre all’emergenza economica, un’altra emergenza, quella istituzionale, per fare dell'Italia una democrazia moderna e garantire una piena ed effettiva governabilità. Il Governo dei tecnici è sostenuto quasi dall’intero Parlamento, e solo questo largo appoggio può consentirci di fare quelle riforme che una sola parte politica non può fare con i suoi soli voti».

Quali riforme?

«Mi riferisco alla riforma dell’architettura istituzionale dello Stato, che riguarda il Parlamento, il numero dei deputati, il Senato delle Regioni, la Corte costituzionale, i poteri del premier e del Consiglio dei ministri, fino all’introduzione di una nuova legge elettorale e alla riforma della giustizia».

È proprio sicuro che Monti sia così popolare tra gli italiani e gli elettori di centrodestra?

«I bilanci si fanno sempre alla fine. Ma tutti vedono che vi è una sostanziale continuità tra il programma di Monti e quello del Governo da me presieduto. È una continuità che lo stesso premier ha più volte riconosciuto. Conosco bene la serietà e la competenza di Monti, che io stesso nel 1995 sostenni per l’incarico di commissario europeo al Mercato interno. Mi piace ricordare che già nel discorso di insediamento del mio primo governo nel 1994, che in questi giorni mi è capitato di rileggere, citai proprio il prof. Monti, “fautore come noi siamo di un liberismo disciplinato e rigoroso”».

Nel ‘94 appunto, ma oggi siamo nel 2012…

«E oggi lui si trova nella condizione ideale per realizzare quelle riforme che il mio esecutivo aveva avviato, senza poterle portare a termine per la riluttanza dei partner della nostra coalizione e per la forte contrarietà preconcetta dell’opposizione. Per questo gli daremo il sostegno necessario. Vogliamo liberarci dei lacci e dei lacciuoli che ostacolano la crescita dell'Italia, inclusa la riforma del mercato del lavoro per rendere effettiva la libertà di concorrenza e restituire competitività all'Italia. Sono riforme liberali e penso che i nostri elettori apprezzeranno il nostro responsabile atteggiamento quando si tornerà a votare. Tanto più che oggi Monti gode di un buon consenso, come indicano i sondaggi».

Paese complesso, l'Italia. Negli ultimi anni l’asse con Bossi è stato saldissimo. Ora invece volano le incomprensioni e gli insulti. L’alleanza è finita. Perché?

«Perché noi abbiamo deciso di sostenere il Governo Monti per senso di responsabilità verso l'Italia, anche a costo di pagare un prezzo momentaneo; la Lega, invece, vuole dimostrare la sua identità e ha una posizione diversa dalla nostra sul governo dei tecnici. Ma non parlerei di rottura: continuiamo a governare insieme molte amministrazioni locali».

Domani correrete davvero senza la Lega?

«Per il futuro mi auguro che con la Lega si possa continuare ad avere una solida e leale collaborazione a tutti i livelli come è sempre stato».

Insomma, non chiude la porta. Intanto, però, PdL e PD stanno lavorando a una nuova legge elettorale che potrebbe portare a un bipolarismo forzato se le clausole di sbarramento fossero troppo elevate. Dentro i due grandi partiti, fuori o ininfluenti quelli piccoli. Non c’è il rischio che erodendo la pluralità partitica si limiti la libertà di scelta?

«In questi anni abbiamo introdotto in Italia un sistema bipolare che ha ridotto il numero dei partiti e assicurato una maggiore durata del governo rispetto al passato. Ricorda? Reggevano in media appena undici mesi. La nuova legge elettorale sarà una buona legge se, oltre a consentire agli elettori di scegliere il proprio rappresentante, lascerà intatte le conquiste del bipolarismo e della governabilità. Questo non significa certo aumentare il numero dei partiti. All’ Italia non serve tornare al carnevale di Rio della politica».

Dica la verità: ma è davvero Alfano il suo erede? Guardi che ci credono in pochi…

«Certo che sì. Alfano è stato eletto all’unanimità dal nostro Consiglio. Ha 35 anni meno di me, è autorevole e realizza il cambio di generazione di cui tutta la politica italiana ha bisogno. E le dirò di più. Sarebbe ora che anche gli altri politici che siedono in Parlamento da trent’anni, se davvero credono in ciò che dicono sui giovani e sulla necessità di innovare, facessero un passo indietro. Se qualcuno nel PdL non crede in questo cambiamento, dovrà ricredersi».


Nel ‘95 molti la diedero per finito e lei risorse nel 2001. Nel 2006 idem e lei vinse nel 2008. Oggi pensano che Berlusconi sia spacciato e lei ha dichiarato che non intende ricandidarsi… Non è che si sbagliano anche stavolta?

«Continuerò a fare politica, ma in modo diverso dal passato. Non mi candiderò più alla guida del Governo, ma come presidente del primo partito italiano in Parlamento agirò da “padre fondatore”, darò consigli alle nuove leve, cercherò di trasmettere quei valori di libertà e di democrazia per i quali sono sceso in campo e che sono tuttora il nostro credo politico, contro quella cultura dell’invidia, dell’odio e del giustizialismo che finora ha dominato gran parte della sinistra in Italia ».



C’è chi sostiene che, Monti o non Monti, il peso del debito pubblico italiano sia insostenibile. Dunque meglio scappare finché si è in tempo, magari proprio in Svizzera, come negli anni Settanta. Pessimismo esagerato? L’Italia ce la farà?

«Il debito pubblico italiano è sostenibile, e lo dimostrano i buoni risultati delle recenti aste per i titoli di Stato. Anche la speculazione se ne sta rendendo conto: lo spread, vale a dire la differenza rispetto ai titoli tedeschi, ha iniziato a scendere e anche le agenzie di rating alla fine ne dovranno trarre le conclusioni. La crisi, come ho detto più volte, non nasce in Italia ma in Europa, dove l'euro non ha dietro di sé una banca centrale come garante di ultima istanza al pari, ad esempio, della Riserva Federale americana. Quando avremo una vera banca centrale europea e gli eurobond, vale a dire i titoli emessi e garantiti direttamente da questa banca, l’Europa sarà diventata un soggetto politico unitario e forte, non più diviso tra Paesi debitori e Paesi creditori».



Ma l’euro sopravviverà?

«L'euro è ormai la moneta dell’Europa, supererà questa crisi e durerà a lungo nel tempo. Altrimenti non avrebbero senso i sacrifici che stiamo facendo. Il problema è la lentezza con cui si muove l’Europa».



Alcuni scrivono che sono stati i «poteri forti non italiani» a farla dimettere, con la complicità decisiva di Merkel e Sarkozy. Si sente vittima di un golpe?

«Sono stato io a dimettermi e a fare un passo indietro per senso di responsabilità e per senso dello Stato. Ho fatto questa scelta pur avendo ancora la maggioranza nei due rami del Parlamento, senza che il mio Governo fosse mai stato sfiduciato. Solo con un governo tecnico si può trovare l’accordo tra maggioranza e opposizione, tra centrodestra e sinistra, per approvare quelle riforme che prima ho ricordato e che sono indispensabili per superare la crisi economica e rendere governabile l’ Italia».



Oggi però il PdL, a giudicare dai sondaggi, non si salva dall’ondata di disgusto per la politica. Cos’è andato storto? E domani che ne sarà del partito? Vuole davvero chiuderlo e ricominciare dal basso, dalle liste civiche?

«La democrazia è il peggiore di tutti i sistemi, con l’eccezione di tutti gli altri”, ha detto Winston Churchill. Se i partiti hanno sbagliato, è giusto punire chi ha sbagliato, o, peggio chi ha rubato. Ma tenendo sempre a mente che i partiti sono alla base del sistema democratico e quindi di ogni libertà. Il nostro movimento politico, il Popolo della Libertà, si fonda su questi principi e continuerà a difenderli. Per questo presenteremo il nostro simbolo alle prossime elezioni amministrative, e stringeremo dovunque le alleanze necessarie per vincere insieme alle forze moderate che condividono i nostri valori e i nostri programmi. Per tradizione, alle elezioni amministrative c’è sempre stato in Italia un fiorire di liste civiche. Penso che la crisi dei partiti accentuerà questa tendenza. E noi dovremo tenerne il giusto conto, e tessere la tela delle alleanze, anche a livello locale, per vincere».



I liberali autentici le rimproverano di non aver realizzato le riforme liberali per le quali si era impegnato nel 1994. Cosa è mancato?

«Ho un unico torto: non sono riuscito a convincere il 51% degli elettori a darmi il loro voto. E per fare le riforme costituzionali serve almeno il 51 per cento».



Dov’è finito il Berlusconi grande comunicatore? Dalla sconfitta alle amministrative di Milano sembra aver perso il tocco magico che in passato le aveva permesso rimonte impossibili. È cambiato lei o sono cambiati gli italiani?

«Sono cambiato io. In questi ultimi anni ho raggiunto la consapevolezza che l’Italia, con questa architettura istituzionale, non è governabile. Il Governo ha come unico potere quello di presentare dei disegni di legge in Parlamento. Dopo 18/24 mesi il Parlamento approva dei testi molto diversi da quelli voluti dal Governo. Ma queste leggi non hanno vita lunga perché se dispiacciono alla sinistra o alla sua magistratura politicizzata, vengono impugnate da un Pubblico ministero che le porta dinnanzi alla Corte costituzionale che, inderogabilmente, le abroga, perché composta da 11 membri su 15 che appartengono ad una determinata area politico-culturale. Negli ultimi cinque anni questa Corte ha abrogato 241 leggi o parti di leggi. L’analoga istituzione degli Stati Uniti nello stesso periodo ne ha abrogate sette. E allora? Allora se i cittadini non si rendono conto che devono fare scelte del tutto diverse, concentrando i loro voti sui grandi partiti, se non si premia chi vuol veramente cambiare il Paese, siamo condannati all’ingovernabilità. E quando chi vince democraticamente le elezioni non riesce poi a prendere decisioni tempestive, la conseguenza è una crisi di sfiducia nei confronti della politica e della democrazia».



Trionfi e sconfitte, grandi polemiche, grandi scandali, grandi processi. Comunque «una vita che non è mai tardi. Di quelle che non dormi mai» per dirla alla Vasco Rossi. Lei l’ha avuta quella vita. C’è qualcosa di cui si pente e che oggi non rifarebbe?

«Non ho davvero nulla di cui pentirmi. Dovrebbero invece vergognarsi i miei persecutori, che da quando sono sceso in campo non hanno mai smesso di inventarsi processi fondati solo sulle calunnie, una macchina del fango mediatico-giudiziaria, una campagna di diffamazione su scala internazionale che non si è ancora fermata: anzi, dopo che mi sono dimesso dal Governo, l’accanimento giudiziario contro di me è addirittura aumentato».



Intanto sono passati 19 anni da quando annunciò la «discesa in campo». Scusi la franchezza: ma chi gliel’ha fatto fare? Il suo ex grande amico Montanelli l’aveva avvertita … Nonostante tutto ne è valsa la pena?

«Sono orgoglioso di aver salvato l’Italia nel ’94 da un governo che sarebbe finito nelle mani del Partito comunista italiano, cioè di un partito e di una ideologia sconfitta dalla storia. Ho la coscienza di avere servito il mio Paese con tutte le forze e con totale onestà intellettuale. Mi amareggia l’essere ripagato con un accanimento che non ha eguali nella storia da parte della sinistra giudiziaria. Vogliono distruggere la mia immagine di uomo, di imprenditore e di politico. È l’ennesima prova che la decisione di impegnarmi nella vita pubblica, per salvare l’ Italia dal comunismo e per cambiarla, non mi è stata perdonata da quei poteri che si sono visti insidiati nei loro interessi e nelle loro ambizioni. Ma non per questo lascerò l’impegno politico. Anzi, continuerò con la forza e con l’impegno di sempre».



E all’Italia «dei magistrati», «dei comunisti» cosa dice dopo 19 anni? Hanno vinto loro o ha vinto lei?

«Per ora sembrano prevalere l’invidia e l’odio. Ma vincerà l’amore, ne sono sicuro».





OMICIDIO SAVIANO - ARRESTATO ROMENO - ERA SCAPPATO CON I SOLDI


A conclusione di un’articolata indagine, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta in piena sinergia dal Nucleo investigativo dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, dalla Compagnia CC di Capua e dalla Stazione CC di Pietramelara, in data 24 febbraio 2012 è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questo Ufficio inquirente, nei confronti di:






- DASCALU Petrus Florin, nato il l(l.02.1978 in Romania indagato per il reato di cui agli artt. 575, 61 n. 2 e 5, 628 c0.l e 3 bis c.p. (omicidio doloso pluriaggravato e rapina). L’omicidio di cui é accusato e quello di Antonio SAVIANO, un 73enne pensionato di Pietramelara (CE) (che gestiva anche una sub-agenzia della SAI) brutalmente assassinato all’interno della propria abitazione la notte del 18 dicembre 2011. La vittima era stata sorpresa nel sonno, percossa e legata con un lenzuolo. Tracce di sangue erano state rinvenute in più ambienti, indicative del fatto che l’assassin aveva infierito sulla vittima, colpendolo ripetutamente al volto. La porta d’ingresso dell’appa11amento della vittima era stata forzata dall’esterno e dallo stato dei luoghi esaminato si poteva ritenere che la morte del SAVIANO fosse scaturita nell’ambito di una rapina conclusasi in modo tragico: la casa si presentava a soqquadro ed alcuni cassetti di una scrivania erano stati forzati. Tra le persone monitorate, da una serie di elementi raccolti, si perveniva all’identificazione del cittadino rumeno IDASCALU Petrus Florin, che la stessa mattina in cui é stato rinvenuto il cadavere del SAVIANO, aveva abbandonato precipitosamente l’ltalia per fare rientro in Romania, Prima della partenza e durante il viaggio verso il paese d’origine, il DASCALU, sebbene privo di stabile occupazione, mostrava di avere un’insolita disponibilità di denaro contante. Le indagini venivano quindi dirette all`approfondimento degli indizi acquisiti nella prima fase e particolarmente importante si é rivelato l’esito della perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione in uso al DASCALU a Pietramelara. lvi si rinvenivano infatti numerosi efletti personali e, tra gli abiti repertati, un pantalone intriso di sostanza ematica. Fondamentali acceitamenti sono stati quindi richiesti al R.l.S. Carabinieri di Roma, il cui esito ha dato conferma dell’ip0tesi investigativa che attribuiva al DASCALU la commissione del grave delitto infatti, le macchie di sangue sul pantalone sequestrato all’interno dell’abitazione dell’indagato appartenevano alla vittima. ll movente accertato dell`omicidio e da ravvisare in una rapina compiuta dall’assassino per impossessarsi di una cospicua somma di denaro custodita in casa dalla vittima. ll provvedimento nei confronti del DASCALU, emesso all’inizio del febbraio 20l2, e stato immediatamente esteso in ambito Schengen con l’emissione del mandato arresto europeo, proprio per via del Fatto che l’indagato era ritornato nel suo Paese d’0rigine. I Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, nel contesto della cooperazione internazionale di polizia, hanno pertanto attivato il collaterale organo di polizia rumena, fornendogli le risultanze dell’attività investigativa che indirizzavano alla cattura dell’indagato che az stato estradato nella mattinata del 24 febbraio u.s. ed associato alla Casa Circondariale di Roma-Rebibbia.

domenica 26 febbraio 2012

SANTA MARIA CAPUA VETERE - AZIONE DI CONTRASTO DEI CARABINEIRI AL FENOMENO DELLA STRAGI DEL SABATO SERA

Anche nel corso della notte appena trascorsa, come ormai accade durante tutti i fine settimana nei comuni ricadenti nella giurisdizione della compagnia carabinieri di santa maria capua vetere, sono continuati in maniera incessante i controlli straordinari alla circolazione volti a prevenire le cosiddette “stragi del sabato sera”.

Significativi sono i risultati conseguiti dalla dipendente aliquota radiomobile che e’ riuscita, nell’arco di una sola notte, ad accertare ben 19 violazioni al codice della strada connesse all’abuso di bevande alcoliche.

Ben 12 sono state, per tale ragione, le persone deferite all’autorita’ giudiziaria poiche’ riscontrate con un tasso alcolemico di molto superiore a quello legislativamente consentito, mentre le restanti 7 sono state invece segnalate esclusivamente all’autorita’ amministrativa, che adottera’ nei loro confronti i provvedimenti del caso.

Ben 15 sono state le patenti ritirate, e 14 invece le contravvenzioni elevate per altre infrazioni al codice della strada.

L’attivita’ posta in essere dai militari operanti, pur se evidenzia un alto numero di persone che tuttora abusano di sostanze alcoliche, e’ risultata in ogni caso preziosa poiche’ ha permesso di evitare a molti soggetti momentaneamente non idonei alla guida di divenire pericolosi per gli altri utenti della strada.

Significativa appare a tal proposito la circostanza che non si sono verificati sinistri stradali, nel corso dell’intera fascia oraria notturna, nell’ambito del territorio di competenza.

Analogo impegno in tal senso da parte dei militari dell’arma locale sara’ costantemente assicurato anche per il tratto a venire.

MUSE e MUSEI - Racconto di arte, storia e fede in “Terra Laboris”

ALIFE, TRIONFA L’ARPA D’AUTORE DI XAVIER DE MAISTRE.



È stato meritatissimo il lungo e caloroso applauso tributato stasera all’eccezionale performance dell’arpista Xavier De Maistre, che - accompagnato dall’Orchestra da Camera di Caserta, diretta dal Maestro Antonino Cascio - si è esibito nell’imponente Cattedrale di Alife per l’ottavo appuntamento in cartellone di “Muse e Musei” - Racconto di arte, storia e fede in Terra Laboris”, in programma fino al prossimo 21 aprile. Obiettivo principale della Rassegna internazionale di musica classica, corale e polifonica - organizzata dalla Provincia di Caserta con il contributo della Regione Campania e dell’Unione Europea - è il restauro di sei opere d’arte conservate nei Musei Diocesani di Terra di lavoro, veri e propri “custodi” di un patrimonio ricchissimo, da difendere e valorizzare.

“Musa” della serata la popolare attrice Caterina Vertova. Vincitrice di numerosi premi e riconoscimenti, vanta un’intensa carriera teatrale. Dopo il debutto cinematografico in “Ginger e Fred” di Fellini, alterna film impegnati a pellicole commerciali. Per il piccolo schermo interpreta di ruoli di donne determinate ad inseguire le loro passioni, nonostante tutto e tutti, conquistando i telespettatori. Non a caso “Muse e Musei” le ha affidato la lettura di “Passione”, saggio inedito scritto da Diego De Silva per la Rassegna, che la Vertova ha interpretato con grande trasporto nella suggestiva cornice della Cattedrale di Alife, voluta da Rainulfo III (sec. XII), colma in ogni ordine di posti. “Questo è un tempo storico nel quale non abbiamo interlocutori” ha dichiarato l’attrice “La passione è quello che ci aiuta ad individuare i desideri, spingendoci a soddisfarli”.

Al termine del reading, l’attenzione del pubblico si è concentrata sul noto solista di fama mondiale Xavier De Maistre, considerato nell’ambiente musicale il miglior arpista in circolazione, che - elegantemente vestito di nero - dopo aver “abbracciato” il suo strumento, ne ha accarezzato le corde, regalando alla platea sonorità delicate ed avvolgenti. Accompagnato dall’Orchestra da Camera di Caserta, diretta dal Maestro Antonino Cascio, l’artista francese ha eseguito con particolare energia un programma emozionante, dedicato ai grandi compositori della storia della musica : Antonio Vivaldi (Concerto in sol maggiore), Georg Friedrich Händel (Concerto in si bemolle) e François-Adrien Boieldieu (Concerto in do maggiore). Grazie ad un’interpretazione magistrale, De Maistre ha saputo avvicinare gli spettatori ad uno strumento raramente presente nelle rassegne e nei concerti, rovesciando così il clichè che da sempre associa, nell’immaginario collettivo, il suono dell’arpa alla delicatezza femminile.

Entusiasta anche il Sindaco di Alife, Giuseppe Avecone, che ha commentato : “Queste sono iniziative che siamo orgogliosi di accogliere in un territorio ricco di potenzialità, che abbiamo il dovere di esprimere al meglio. Alife, in particolare, con il suo patrimonio artistico e culturale, trova la sua piena espressione in questi eventi”. A mettere il sigillo, l’immancabile quartina del poeta Lello Agretti : “Se non è indifferente, se il cammino non è svagato tra le cose, l’invisibile mondo e intatto da sotto l’evidenza affiora”.

Tra i presenti anche gli allievi e i docenti dell’Istituto comprensivo di Recale, dove stamattina si è tenuto l’incontro con Xavier De Maistre, professore presso la Musik Hochschule di Amburgo, che ha illustrato agli studenti il funzionamento dell’arpa, rispondendo a molte loro domande. “La musica classica” ha detto “esige studio e preparazione continui, non ha spazio per l'improvvisazione”. E, riferendosi alla fisicità necessaria per suonare il suo strumento, ha aggiunto: “L’arpa è per me come un'orchestra, per questo impegno tutto il mio corpo nell'esercizio musicale”. Dopo la “lezione”, De Maistre ha omaggiato alunni, insegnanti e giornalisti con un brano tratto dalla tradizione folklorica e uno dal Carnevale di Venezia. Una vera e propria “anteprima a sorpresa” del concerto di Alife, che ha suscitato i lusinghieri apprezzamenti di quanti, in piedi, hanno applaudito alla sua esibizione.

“Muse e Musei” torna sabato 3 marzo 2012, alle 19, nella Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, a Vairano Patenora, con l’Associazione musicale Aniello Barchetta, diretta da Antonio Barchetta, che comprende due soli (un soprano ed un tenore di fama internazionale), un coro (formato da trenta elementi e suddiviso in quattro sezioni: soprani, tenori, contralti e bassi) e un’orchestra (composta da archi, fiati, legni, ottoni e pianoforte).

CASERTA – BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA CONTRO L’EVASIONE FISCALE.

50 pattuglie delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta hanno attuato il “Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio” che ha interessato diverse aree della città di Caserta e zone della Provincia.Pattuglie di finanzieri “in divisa” hanno intensificato in questo fine settima nana l’azione di contrasto agli illeciti economico – finanziari, attuando moduli operativi di controllo trasversali per la repressione e la prevenzione degli illeciti fenomeni in materia di evasione fiscale, sommerso e tutela del lavoro dipendente, abusivismo commerciale, contraffazione marchi, sicurezza prodotti, tutela del made in Italy, videogiochi e scommesse illegali.

Sono stati effettuati 15 interventi che hanno portato al sequestro di:

- n. 185 articoli contraffatti (borse);

- n. 576 DVD per violazione alla normativa inerente al diritto d’autore;

- n. 395 articoli privi dei requisiti di sicurezza;

con conseguente segnalazione alle Autorità competenti di 12 soggetti, di cui 1 per “clandestinità”.



Sono stati effettuati 30 diversi interventi presso pubblici esercizi o aziende nel corso dei quali sono stati individuati 20 lavoratori irregolari.

Nel corso del controllo economico del territorio finalizzato ad acquisire indici di capacità contributiva da utilizzare per i successivi approfondimenti ai fini fiscali, sono stati identificati 20 diversi soggetti alla guida di altrettanti automezzi di “grossa cilindrata”. Sono emerse specifiche incongruenze nel 30% dei casi tra cui:

- una donna di 34 anni, proprietaria di autovettura Mercedes ML risultata sconosciuta al fisco;

- un professionista, avvocato, proprietario di Land Rover 2.700 di cilindrata, valore 36.500 euro, risultato all’Anagrafe Tributaria, titolare di reddito per il 2010 pari a euro 5.351.

Cinque autovetture infine, sono risultate intestate a società di capitale di cui 2 con dichiarazione fiscale in perdita sulle quali sono in corso mirati accertamenti.

Altre pattuglie - in questo caso composte da militari in “abiti civili” - sono state contestualmente impegnati nel controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali.
Le zone maggiormente interessate dalla operazione delle Fiamme Gialle sono state quelle del centro storico e le zone a più alta vocazione commerciale.
L’attività si è conclusa con il controllo di oltre 100 esercizi commerciali e professionisti e nei confronti di n. 82 di questi sono state riscontrate irregolarità nell’emissione del documento fiscale, realizzando oltre il 80% di inadempimenti agli obblighi previsti dall’erario.
Sono stati eseguiti 10 controlli a liberi professionisti (medici specialisti ) con la percentuale di irregolarità pari al 100%.La presenza dei finanzieri ha determinato una variazione media degli incassi del 75% con un picco massimo di oltre il 100%. Ulteriori controlli sono stati eseguiti nelle ore serali e notturne nei confronti di 40 esercizi commerciali ubicati nelle zone della c.d. “movida” (discopub – ristoranti – pizzerie – ecc.) elevando 30 diverse infrazioni fiscali. Presso tali locali sono stati intervistati 42 lavoratori, di cui 20 sono risultati irregolari. Inoltre, nella giornata sono stati notificati 4 provvedimenti di chiusura richiesti dalla Guardia di Finanza per la contestata mancata emissione di 4 scontrini fiscali nel trascorso quinquennio rilevati nel corso degli ordinari controlli strumentali.Nei primi due mesi del 2012 sono state avanzate 64 proposte di chiusura di esercizi commerciali e sino ad oggi eseguiti 35 analoghi provvedimenti.Infine, nel corso degli interventi, sono stati eseguiti anche controlli nel settore dei giochi, con un’azione di contrasto decisa ed efficace. Sono stati effettuati 8 interventi conclusi con la segnalazione di 5 soggetti e il sequestro di 5 video-poker/slot.
Il “Piano Coordinato” si pone l’obiettivo di tutelare gli operatori economici "regolari" dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma salvaguardando gli esercenti che rispettano gli obblighi di emissione dei documenti fiscali che risultano indebitamente "svantaggiati" rispetto alla illecita concorrenza che viola le norme tributarie.
Prosegue l’impegno della Guardia di Finanza a sostegno dell’economia reale e dello sviluppo delle imprese sane nel territorio della provincia di Caserta.



FINMEK ECCO IL DOCUMENTO FIRMATO DAI POLITICI E DAI RAPPRESENTANTI RSU

Documento conclusivo dell’assemblea pubblica tenutasi a Santa Maria Capua Vetere, nel Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi, il giorno 25 febbraio 2012, relativa alla situazione del lavoro in provincia di Caserta e, segnatamente, della Finmek di Santa Maria Capua Vetere, inserita nell’accordo di programma per il polo tecnologico per la reindustrializzazione della aree di crisi della provincia di Caserta (Ixfin, Finmek, 3M, Costelmar)



All’esito dell’assemblea pubblica tenutasi in data odierna alla presenza del Sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Di Muro, dei dirigenti sindacali provinciali Cacciapuoti (Fim-Cisl), Spena (Fiom-Cgil), Accurso (Uilm-Uil), del consigliere regionale Eduardo Giordano, dei rappresentanti RSU Laffi (Finmek) e Roseto (Ixfin), del consigliere provinciale Giuseppe Stellato, di una folta rappresentanza di lavoratori e cittadini,



- preso atto della grave emergenza occupazionale che affligge Terra di Lavoro;

- rilevata l’imminente scadenza della vigenza degli ammortizzatori sociali, per alcune aziende già venuti meno;

- considerata la stasi che oggi riguarda l’attuazione dell’accordo di programma, strumento primario per il rilancio delle attività industriali e lavorative in provincia di Caserta;



si è stabilito:



- che si rende indispensabile attivare un tavolo di concertazione a livello ministeriale, con partecipazione delle rappresentanze sindacali e delle Amministrazioni Comunali, Provinciale e Regionale, al fine di portare ad attuazione gli impegni assunti con detto accordo di programma;

- che si rende altresì indispensabile avviare una concreta attività di sensibilizzazione e partecipazione di tutte le Amministrazioni Comunali interessate al tema del lavoro, in modo da costituire una “rete permanente di monitoraggio e intervento sulle tematiche industriali”;

- di individuare come impegno delle Amministrazioni Comunali (e, in primis, di quella di Santa Maria Capua Vetere) quello di vincolare le destinazioni industriali su quelle aree che ne siano, allo stato, connotate;

- di dare mandato al Sindaco di Santa Maria Capua Vetere e ai rappresentanti sindacali provinciali intervenuti ad attivarsi per l’esecuzione di quanto stabilito nell’assemblea odierna.



Letto, approvato e sottoscritto da tutti gli intervenuti.

Santa Maria Capua Vetere, 25 febbraio 2012

Gaetano Rauso è iscritto all’UDC, dal PdL uscii nel 2010, quando a Santa Maria si fece il ribaltone.



Oggi sono apparse sugli organi di stampa notizie in merito al mio inserimento nei tabulati degli iscritti al PDL.

Voglio solo precisare che io sono iscritto all’UDC e solo all’UDC. Dal PdL uscii nel 2010, quando a Santa Maria si fece il ribaltone; l’ennesimo fatto dall’allora Sindaco Giudicianni. Quando ciò avvenne,inviai la mia tessera e le dimissioni dal partito ai vertici nazionali e locali. Evidentemente le adesioni ai partiti, oggi, si fanno senza interpellare gli interessati e senza ricordarsi che qualcuno, mantenendo sempre la sua coerenza, appena quel partito, sia a livello nazionale e soprattutto a livello locale, non mantenne gli impegni sia con gli iscritti che con gli elettori non esitò ad uscirne motivatamente, dato che in esso non sono più quei valori in cui ho creduto fin da giovane.

Scriverò agli organi del Partito affinchè sia cancellato il mio nome dai tabulati; in mancanza mi rivolgerò all’A.G.

Dato che sono stato sempre coerente con quanto detto e fatto, ho aderito all’UDC quando vennero meno i motivi ostativi che prima mi impedirono di farlo; cioè la presenza degli indegni perpetui nelle sue fila e la conseguente entrata nella maggioranza . L’UDC è il partito al quale sono iscritto e, se questa Amministrazione che ho contribuito a far eleggere continuerà a non mantenere le promesse fatte alla popolazione di Santa Maria, aderirò al suo gruppo consiliare, passando all’opposizione. Ma prima tenterò, in tutti i modi di far ragionare chi oggi sragiona e di far mantenere i patti con gli elettori che hanno creduto in un progetto delle Associazioni che non rivestiva un carattere politico, ma aveva solo come obiettivo il rilancio della Città. Un rilancio che oggi sembra, sempre di più, essere una chimera.

Gaetano Rauso

CASERTA, ORDINANZA APPLICATIVA DI CUSTODIA CAUTELARE NEI CONFRONTI DI SANSONE LUCIANO


I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di caserta, hanno eseguito una ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal gip del tribunale di santa maria capua vetere nei confronti di sansone luciano.

Lo stesso, in data 30.01.2012 si era reso responsabile di una rapina in danno di una prostituta in seguito alla quale era riuscito a sfuggire, opponendo resistenza ai militari che nel frattempo erano intervenuti in seguito alla richiesta d’aiuto avanzata dalla vittima.

Rintracciato a napoli lo scorso 05.02.2012, veniva sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Il provvedimento precautelare veniva convalidato dal gip di napoli che, dichiaratosi incompetente, rimetteva gli atti al giudice di santa maria capua vetere, quest’ultimo, sposata in pieno l’ipotesi investigativa disponeva l’ulteriore custodia in carcere del sansone.




CASERTA, ARRESTO DI UN CITTADINO ALBANESE PER ISTIGAZIONE ALLA CORRUZIONE

I carabinieri della stazione di san nicola la strada, nel pomeriggio odierno, hanno tratto in arresto con l’accusa di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, tagliafierro antonio, 32enne di san nicola.


L’arresto avvenuto in san nicola l.s. via perugia, scaturiva in seguito alla perquisizione veicolare effettuata all’interno del veicolo sul quale l’uomo viaggiava, nel corso della quale veniva trovato un panetto di sostanza stupefacenti di tipo hashish dal peso di gr 100 , due dosi di marijuana e la somma in contanti di euro 140 suddivise in banconote di piccolo taglio.

L’arrestato, veniva pertanto accompagnato in caserma per gli accertamenti di rito e successivamente tradotto presso la casa circondariale di santa maria capua vetere.

La UIL-FPL incontra il Segretario Nazionale Torluccio

“L”elezione delle Rappresentanze Sindacali aziendali del prossimo mese di marzo – afferma Osvaldo Nastasi Segretario Generale della Uil-Fpl della Campania – rappresenta un esempio di democrazia e di libertà. Migliaia di pubblici dipendenti sceglieranno con il proprio libero voto i loro rappresentanti sindacali”.

In vista dell’importante appuntamento elettorale, - sotto la regia della segreteria regionale - il Segretario Generale della Uil-Fpl, Giovanni Torluccio, incontrerà i candidati di tutte le provincie campane martedì 28 alle ore 18.30 presso lo ‘Studio uno’ di San Nicola La Strada al Viale Carlo III.

Sarà un momento importante di confronto per quanti saranno impegnati il 5-6-7- marzo per eleggere le rappresentanze sindacali unitarie. Nella regione Campania, infatti, sono migliaia le lavoratrici e i lavoratori che sceglieranno liberamente e direttamente i propri delegati.

“Certo , - continua il leader regionale della Uil del settore della Sanità e delle Autonomie Locali e della Regione Nastasi – la crisi che continua a mordere con aggressività, in particolar modo nei settori che rappresentiamo, sta producendo un sempre più pericoloso abbattimento della garanzia dell’assistenza e dei servizi alle persone. Tutto ciò impegna ancora di più il sindacato”.

In campo in dette consultazioni la Uil-Fpl in Campania ha presentato un totale di 17 liste con 450 candidati per il settore della Sanita’, e 460 liste con ben 1300 candidati per le autonomie locali.

“Il valore del lavoro in questi settori rappresenta un elemento determinante per la garanzia dei cittadini campani – conclude Nastasi – con queste ragioni e per queste garanzie che chiediamo ai lavoratori ed alle lavoratrici di partecipare al voto e di scegliere le liste ed i candidati della Uil-Fpl”.



giovedì 23 febbraio 2012

OMICIDIO CORVINO - DUE ORDINANZE PER FRANCESCO BIDOGNETTI E ARMANDO LETIZIA

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di BIDOGNETTI Francesco e LETIZIA Armando, ritenuti responsabili dell’omicidio di CORVINO Benito commesso nel 1992 a Marcianise. Motivi di vendetta alla base dell’omicidio.



1. Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale DDA, nei confronti di BIDOGNETTI Francesco cl.’51, detto “Cicciotto e’mezzanotte”, e LETIZIA Armando cl.’53, il primo esponente di vertice del clan “dei casalesi” nonché capo dell’omonima fazione, il secondo affiliato storico del medesimo gruppo criminale.

2. I provvedimenti traggono origine da un’articolata attività d’indagine finalizzata a far luce sull’omicidio di CORVINO Benito, commesso sul viale Carlo III a Marcianise (CE) il 25 giugno 1992 e, all’epoca dei fatti, erroneamente attribuito alla guerra di camorra allora in corso nell’area marcianisana tra i contrapposti gruppi BELFORTE e PICCOLO.

3. Le investigazioni, parallelamente condotte mediante accertamenti sul territorio, ricerche documentali in fascicoli processuali ed attraverso recenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia puntualmente riscontrate, tra cui quelle dei fratelli DIANA Luigi e Alfonso, di BIDOGNETTI Domenico e di CANTONE Francesco, hanno permesso di acquisire univoci elementi probatori a carico dei destinatari del provvedimento ai quali viene contestato l’omicidio in argomento (a BIDOGNETTI Francesco in qualità di mandante ed organizzatore ed a LETIZIA Armando quale istigatore ed esecutore materiale in concorso con un complice poi deceduto).

4. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di ricostruire e chiarire non solo la dinamica della vicenda ma anche il movente riconducibile ad un’esigenza di vendetta di LETIZIA Armando che affonda le proprie radici nel 1970, anno in cui CATERINO Olga uccise a colpi d’arma da fuoco suo marito LETIZIA Ferdinando, fratello di Armando nonché amico di BIDOGNETTI Francesco. Ebbene, proprio tale omicidio, commesso in Santa Maria Capua Vetere (CE) nell’aprile 1970 da CATERINO Olga per motivi passionali connessi ad una relazione extraconiugale che il marito intratteneva con una donna di Santa Maria Capua Vetere, è all’origine della richiesta di vendetta di LETIZIA Armando che, non riconoscendo evidentemente alla donna la capacità di commettere il delitto in maniera autonoma, sin da subito si convinse che ad aiutarla nei suoi propositi fosse stato suo cugino CORVINO Benito, munendola di un’arma e facendola esercitare con la stessa.

5. I provvedimenti sono stati notificati agli indagati presso le case circondariali ove gli stessi sono già ristretti per altro (BIDOGNETTI a Parma in regime ex art. 41-bis Ord.Pen. e LETIZIA a Santa Maria Capua Vetere)

FOIBE C'E' IL CONVEGNO A SANTA MARIA CAPUA VETERE

Il Comune di Santa Maria Capua Vetere – in collaborazione con l’Unione delle Regioni storiche europee, con l’associazione “Il Rinnovamento”, con il comitato “10 febbraio”, con l’associazione “Università moderata”, con l’associazione “Bridgeway”, con il movimento civico “Liberamente” – ha promosso un convegno dal titolo “Foibe: il rumore del silenzio”, che si terrà sabato 25 febbraio, alle 17, nel Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi.


Interverranno il sindaco Biagio Di Muro, il presidente del consiglio comunale Dario Mattucci, l’assessore alla Cultura Mario Tudisco, il presidente della commissione consiliare cultura Giuseppe Rinaldi, nonché Andrea Boggia, Alberto Palma, Giovanni Marcello, Flavio Di Felice e Luigi Marano, in rappresentanza delle associazioni promotrici.

Relazionerà Vittorio Giorgi, presidente dell’Unione delle Regioni storiche europee e curatore del libro “Istria, Fiume e Dalmazia: le terre del grande esodo. Una storia italiana?”.

TRIATHLON - A CASTELVOLTURNO LA PRIMA TAPPA DELO SCOTT TROPHY

Il litorale domizio della provincia di Caserta ritorna protagonista, nella suggestiva cornice dell'Hyppo Kampos a Castel Volturno, il prossimo 4 marzo con un duathlon sprint, prima tappa dello Scott Triathlon Trophy. La gara vedrà susseguirsi una frazione di corsa di 5 km, una frazione di ciclismo in mountain bike di 15 km su un percorso completamente pianeggiante ed una frazione di corsa finale di 2,5 km. I percorsi si snodano tutti all’interno dell’Hyppo Kampos Resort tra viali alberati e laghetti dove gli atleti potranno ammirare diversi uccelli migratori a svernare tra cui anche diversi cormorani. La gara sarà preceduta da una competizione dedicata ai ragazzi fino a 18 anni su distanze più limitate. Oltre cento i partecipanti attesi al via alle ore 12. Favoriti a contendersi la vittoria gli atleti del Circolo Canottieri Napoli, reduci dai successi di rilievo nazionale del 2011, e la compagine del Circolo Nautico Posillipo.
Organizzata dalla Asd Hyppo Kampos Triathlon di Castel Volturno la gara, coordinata e diretta dal delegato provinciale della Federazione Neil Mc Leod, per la tipologia dei percorsi e le distanze nasce con l'intento principale di avvicinare nuovi atleti a questo entusiasmante sport multidisciplinare. La competizione, prima prova dello Scott Triathlon Trophy, circuito di gare che ha riscosso grande successo nel 2011, ritorna quest'anno con nuovi emozionanti eventi tra cui l'Ischia Sunset Triathlon e l'Aquathlon di Napoli, quest'ultimo ospitato nel cuore del villaggio America's Cup in via Caracciolo.
"Il triathlon, che è la disciplina dei cosiddetti iron men -sottolinea il presidente del Comitato Provinciale Coni Michele De Simone-, ha trovato spazio e radicamento sul litorale domizio grazie all'inserimento nella rassegna Un Mare di Energia che, nonostante l'assenza di contributi da parte degli Enti locali, mantiene un suo ruolo insostituibile nella valorizzazione di sport legati al territorio rivierasco, come lo sci nautico, il canottaggio, la motonautica, la canoa, la vela, la pesca sportiva, il rafting e i giochi praticati sulla sabbia".

CASAL DI PRINCIPE - GHANESE SENZA FISSA DIMORA FERMATO

Oggi 23 febbraio 2012, nel corso della mattinata, in casal di principe (ce), in via sondrio nei pressi del mercato settimanale, nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto della contraffazione di marchi, opere o prodotti industriali, i militari della radiomobile della compagnia carabinieri di casal di principe hanno tratto in arresto in flagranza di reato o. K., classe 1979, ghanese, senza fissa dimora, sprovvisto di documenti di soggiorno, poiche' resosi responsabile di duplicazione e vendita materiale audiovisivo contraffatto e falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identita’. Nella circostanza i militari operanti lo hanno bloccato nei pressi del mercato settimanale mentre era intento a vendere circa 500 cd/dvd contraffatti. Lo stesso all’atto del controllo forniva altresi’ false generalita’ sulla propria identita’. L’arrestato verra’ giudicato nella giornata di domani con rito direttissimo.

mercoledì 22 febbraio 2012

OPERAZIONE DOMITIA VILLAGE - ECCO TUTTI I 43 INDAGATI

1- GIULIANI Raffaele,
2- MORETTA Gaetano,
3- SCALZONE Alfonso,
4- RUSSOMANDO Antonio,
5- GRAVANTE Giuseppe,
6- NOVIELLO Carmine,
7- ROMANO Domenico,
8- RUSSO Rocco,
9- SIMEOLI Angelo,
10- SIMEOLI Carlo,
11- SIMEOLI Vincenzo,
12- FEDELE PROTO Antonio, 
13- MESSINA Gennaro,
14- DI MARTINO Giuseppe,
15- FABOZZO Francesco, ;
16- SABATINO Andrea, ;
17- MARINO Giovanni,
18- ROVANI Vittorio,
19- IANNACO Gaetano,
20- RICCI Roberto Junior,
21- FUSCO Teresa, +
22- LANGELLA Rosetta,
23- ROVANI Danilo,
24- LIOTTI Giuseppe Antonio,
25- GRASSIA Ciro,
26- SANGIUOLO Carmela,
27- VIOLA Vincenzo,
28- PANNIELLO Antonio,
29- CIRRI RESCIGNO Luisa,
30- GIULIANO Maria Carmela,
31- PALMIERO Agostino,
32- CAGNAZZO Domenico,
33- RIZZO Alessandro
34- CASSANDRA Luigi,;
35- CECORO Antonio,
36- PANNONE Mariano,
37- SCALZONE Antonio Aldo,
38- LETTERA Cinzia,
39- MOTTOLA Sabato,
40- GIULIANI Raffaele, ;
41- ZAGARIA Vincenzo,
42- CATERINO Carlo Rocco
43- CUCCARO Luigi

SANTA MARIA CV - ECCO TUTTA LA VERITA' SUL C1 NORD .

L’invivibilità e l’impoverimento che il Quartiere “GIOVANNI PAOLO I°” ha subito nell’ultimo anno dall’entrata in vigore del nuovo dispositivo di traffico che ha completamente stravolto le abitudini sociali e commerciali del quartiere, oltre che renderlo pericoloso e progressivamente degradato sempre più, e le tante promesse mai mantenute di sistemazione, che ormai da oltre un anno, prima del vice-sindaco avv. Leone e poi del sindaco Dr. Giudicianni, ci hanno costretto ad attivarci direttamente con il fine di giungere ad una proposta all’Amministrazione, che riteniamo concreta ed operativa, elaborata da una commissione di studio sul problema vivibilità del quartiere con la collaborazione di un equipe di tecnici, coordinati dal nostro consigliere ing. Santagata, portata all’ordine del giorno nel Consiglio Comunale del 26.06.2010 e completamente ignorata dalla allora maggioranza.

Questo lavoro si è reso necessario dopo un intervento così impattante per il quartiere, come quello portato il 18 marzo 2009, data di inizio del nuovo dispositivo di viabilità e soprattutto per l’inerzia dell’Amministrazione che da oltre un anno e’ rimasta impelagata in problematiche politiche, piuttosto che affrontare, e possibilmente provare a risolvere i problemi dei cittadini. Questo studio, da approfondire con le giuste risorse, rappresenta uno strumento preliminare di pianificazione e di gestione della mobilità del Quartiere negli aspetti più direttamente legati al traffico ed alla mobilità, oltre che in termini di inquinamento acustico ed atmosferico e di occupazione di spazi pubblici da parte delle auto.

Si e’ provveduto ad analizzare una serie di argomenti di studio, che presentano relazioni reciproche, così sintetizzabili:

• individuazione dei flussi,

• classificazione e riorganizzazione della rete e dei sistemi di trasporto,

• individuazione di priorità, strumenti e criteri di attuazione e monitoraggio

Si prevedono:

- interventi sul sistema della viabilità che si inquadrano nell'ottica della riorganizzazione e della gerarchizzazione della viabilità urbana con interventi sullo schema attuale della circolazione e della razionalizzazione delle intersezioni per dare una lettura organica e concreta ai flussi che insistono sul quartiere.

- interventi sul sistema della sosta che si articolino nel potenziamento dell'offerta, nella sua regolamentazione e nella eventuale individuazione di spazi per parcheggi sostitutivi;

- interventi sul sistema di trasporto collettivo (con una reale riorganizzazione dei percorsi con relative fermate certe e strutturate per i collegamenti extraurbani e una informazione diffusa per quelli urbani , dato che oggi la segnalazione delle fermate resta legata solo al buon cuore degli autisti di bus per i collegamenti extraurbani e

completamente sconosciute ai potenziali utenti quelle urbane. Giriamo al competente

assessorato ai trasporti il quesito del perchè bus urbani che potrebbero essere utilizzati dai cittadini con benefici in termini di riduzioni di traffico e inquinamento, nonchè in termini economici, con riduzione di spese di carburante e parcheggio, viaggino regolarmente vuoti.

Per comprendere l’assurdità delle disposizioni di viabilità tuttora vigenti basta solo ricordare cosa prevedevano tali disposizioni nella loro fase originale: l’incomprensibile chiusura di Via Galatina all’altezza della rotatoria autostradale per chi entrava in città, che, oltre a dare una immagine estetica della nostra città per chi ci entrava per la prima volta, davvero di basso profilo (il flusso veicolare veniva dirottato prima verso il cimitero e subito dopo il campo nomadi), mise in seria difficoltà decine di attività



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commerciali situate nel II° tratto di Via Galatina: per chi voleva recarsi in quelle

attività e con il senso unico che imponeva obbligatoriamente di provenire dal centro, c’era l’obbligo di arrivare alla rotatoria autostradale per tornare in città dal lato del cimitero. Si ricorda la altrettanto assurda chiusura della stessa Via Galatina, con divieti di transito posti all’altezza di Via Perlasca, che obbligavano chi doveva raggiungere P.zza San Francesco ad un percorso davvero schizofrenico (Via Perlasca-Via Jan Palach –Via V. Emanuele – Via L. Sturzo per ritornare su via Galatina a 100 metri dalla predetta deviazione) dopo aver percorso quasi un chilometro.

Si pone l’attenzione sugli innumerevoli giri di “circuito” (Via Galatina- Via Perlasca- Via Martiri del Dissenso- V.le Consiglio D’Europa) che i residenti di questo “anello” sono costretti ad effettuare piu’ volte al giorno con aggravio di costi, verificati con una semplice procedura, che per brevità non si riporta, ma disponibile c/o la sede del Ass. Comitato di Quartiere “S. MARIA C.V. NORD”, che ha quantizzato gli inutili giri, per un costo di esercizio di un automobile in circa 300 euro/anno/utente.

Infine, cosa ancora verificabile adesso, il divieto degli autocarri per chi proviene da S. Angelo in Formis, quando gli stessi entrando nella rotatoria autostradale e dirigendosi per Via Galatina possono tranquillamente arrivare nel centro urbano beffandosi del suddetto ed inutile divieto .

Tanto basterebbe ad una amministrazione accorta per capire la superficilalità di stesura di tale piano e per rimuovere i responsabili di tali provvedimenti assurdi.

Inutile rimarcare che non sono supportati da nessuno studio alla base o relazione che possa giustificarne e garantirne la positività progettuale ed attuativa: alla base dell’intervento che ha completamente stravolto il quartiere non esiste nessuna progettazione o relazione appropriata (come da nostra richiesta del 26 aprile 2009 e solo dopo successive e numerose sollecitazioni ci e’ stata fornita soltanto una planimetria fuori scala geometrica su foglio A3, in cui vengono indicati le direzionalità delle strade e la segnaletica da apportare e cosa ancor più grave tale documento non risulta sottoscritto da nessun tecnico, ma supportato soltanto da una delibera di giunta con qualche osservazione che giustifica l’intervento adottato.

La motivazione addotta dall’ Amministrazione a giustifica dell’adozione di tale dispositivo e’ il blocco del traffico che nella situazione precedente si verificava.

Si tiene a precisare che tali condizioni di traffico intenso si verificavano esclusivamente nelle ore serali del sabato e della domenica in condizioni di completa mancanza di controllo e di vigilanza da parte della Polizia Municipale. Se solo una minima parte delle energie e dei dispiegamenti impiegati dal Comando Vigili per l’attuazione del piano fosse stata utilizzata per gestire e minimizzare i disagi in quelle situazioni sicuramente la situazione sarebbe migliorata.

Infine le code che inizialmente si formavano in corrispondenza dell’incrocio semaforico su Via Galatina per chi proveniva dall’Autostrada –Variante ANAS –S. Angelo in Formis, per la mancata apertura della bretella che collega Via Galatina con San Prisco, (tuttora, sembra, non collaudata, e con fantomatiche indicazioni di cantiere in corrispondenza della piccola rotatoria all’intersezione con Via Cupa degli Spiriti), non si formano piu’ non per merito del nuovo dispositivo di traffico, (che scellerato era e scellerato rimane), ma per l’apertura della suddetta bretella e di quella opposta che collega Via Galatina con Via Spartaco- Via Dei Romani che consente lo smaltimento del flusso veicolare rispettivamente verso la direzione Appia- Caserta nel primo caso e nella direzione Capua nel secondo caso.

Non possono bastare a giustificare le irregolarità amministrative nei riguardi della legge le affermazioni del comandante della Polizia Municipale che ha più volte affermato che:

- tale intervento si rendeva assolutamente necessario e non posticipabile per le



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richieste della società autostrade che richiedeva al Comune di S.Maria C.V. di

intervenire sulla viabilità della zona del quartiere “C1 NORD” visto il notevole volume di traffico che l’apertura del casello avrebbe portato a S.Maria C.V.;

- Dal fatto che una zona di questo quartiere (di appena 300 mt) per ca 6 ore a settimana risultava completamente intasata dai giovani che vi si riunivano, documentato da un video che dimostrava che da via Martiri del Dissenso a Via dei Romani ci si impiegava ca 40 minuti, pertanto in tali condizioni la Polizia Municipale non poteva intervenire. Ci chiediamo semplicemente a cosa servono i VV. UU. se non ad essere impiegati in condizioni di bisogno.

Ribadiamo che entrambe le affermazioni risultano completamente false:

- la prima perché la Società Autostrade SpA non ha mai inviato nessuna comunicazione al Comune di S.Maria C.V. in cui si richiedeva di intervenire sulla viabilità e direzionalità del quartiere “Giovanni Paolo I”, dal momento che ne abbiamo chiesta copia nel rispetto della normativa vigente e non ci e’ stata fornita;

- la seconda perché l’aggregazione giovanile di quella parte di Viale Consiglio d’Europa che accadeva solo per solo 6 ore circa a settimana, e che riteniamo debba essere considerata una risorsa da gestire, lasciata senza alcun controllo contribuiva a provocare i disagi che si avvertivano, come più volte denunciato dai residenti del quartiere!

Partendo da queste premesse e dal fatto che a nulla sono serviti innumerevoli confronti durante i quali abbiamo proposto suggerimenti ed indicazioni che sono stati completamente ignorati , il Comitato di Quartiere “SMCV NORD” si è attivato per una concreta ed approfondita proposta basata su dati attendibili, che possa essere da suggerimento pratico a chi dovrebbe oggi intervenire per risolvere i problemi.

Lo studio riportato nei grafici indica la definizione di massima delle proposte avanzate dai cittadini, dai commercianti e dalle associazioni che vivono il quartiere, interpellati con questionari.

Ne è scaturito la proposta di un nuovo progetto, concepito non solo come risposta alla soluzione delle criticità esistenti, bensì congegnato secondo una sua filosofia autonoma, basata su un disegno progettuale che fonda le sue radici nello stesso assetto sociale, culturale e urbanistico del quartiere, per valorizzarne i contenuti e migliorarne la qualità della vita dei suoi abitanti.

Una strategia di progetto così ideata non può che funzionare attraverso la ricerca della massima integrazione di tutte le componenti del traffico, da quella veicolare a quella pedonale.

Letto in quest'ottica, questo studio preliminare di piano fornisce la soluzione alle criticità attuali come conseguenza di una strategia ben precisa dove ogni aspetto risulti strettamente correlato con tutti gli altri.

Il suo funzionamento non può che dipendere da una sua attuazione integrale seppur effettuata per fasi successive.

Il primo passo per la risoluzione della problematica consiste nel delimitare correttamente l'area da moderare, tenendo in considerazione alcuni aspetti quali:

• l'identità del luogo,

• le caratteristiche funzionali,

• le dimensioni dell'area,

• la situazione del traffico.

.La sintesi di seguito riportata e' frutto di una attenta analisi-diagnosi che ha interessato l'intero quartiere “Giovanni Paolo I°”. I settori di indagine hanno indagato

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la circolazione, nonche' la sosta e le esigenze di mobilita' espresse dai cittadini che vivono il quartiere.

In particolare sono stati rilevati:

per la circolazione:

- flussi di traffico nell’incrocio Via dei Romani - Via Galatina – Via Giovanni Paolo I° non riportati per brevità nella presente relazione.

per la sosta:

- differenti tipologie di sosta in ciascuna zona di traffico del quadro urbano attrattivo (P.co dei diritti del Fanciullo, Bar pasticcerie, Stadio etc.) ;

- le dinamiche di sosta soprattutto in occasione dei giorni festivi e prefestivi.

Il quadro conoscitivo e' stato integrato da numerose “interviste-pareri” di cittadini tese a cogliere le abitudini e le modalita' di utilizzo della rete stradale, la gradibilita' di interventi a protezione del pedone e piu' in generale suggerimenti di mobilita' pubblica e privata.

I risultati univoci sono una richiesta di moderazione della velocità dei veicoli a differenza di quanto accade oggi con la super velocizzazione del traffico, che consentirebbe di ottenere i seguenti obiettivi:

• ridistribuire lo spazio stradale tra le diverse utenze della strada: oggi attraversare in Via Galatina, Via Perlasca e Via Martiri del Dissenso e’ praticamente rischioso per la assoluta mancanza di strisce pedonali, che per garantire la fluidità del traffico e quindi giustificare la bontà del dispositivo attuale sono state completamente annullate a scapito dei pedoni, in particolare quelli più deboli nell’attraversamento;

• regolamentare i parcheggi,

• ottenere una riqualificazione ambientale del territorio interno liberando aree precedentemente abbandonate a se stesse;

• garantire una maggiore sicurezza, soprattutto per le utenze deboli.

.monitoraggio ambientale attraverso l’apposizione di centraline per il rilevamento della qualità dell’aria.

Attraverso l'introduzione della rotatoria e di dispositivi atti ad interrompere o deviare i flussi veicolari che si servono di queste aree ai soli fini del transito, si offre la possibilità di un riutilizzo degli spazi stradali delle zone, eliminando quella parte di traffico incompatibile (traffico di transito) con gli obiettivi di recupero della qualità ambientale e di miglioramento delle condizioni di sicurezza.

La necessità di liberare le zone dal traffico di attraversamento, convogliandolo su determinate strade esterne al centro urbano si potrebbe realizzare nel modo seguente: al flusso autoveicoli pesanti proveniente da Capua si potrebbe dare l’opportunità di svoltare su Via Michelangelo e completare l’ultimo tratto attualmente sterrato e cioè il collegamento con Via Spartaco con eventuale eliminazione del passaggio a livello sulla linea dell EX Alifana ed utilizzare questa arteria come vera e propria variante, eliminando inquinamento e traffico nel centro. Questa indicazione insieme alla direttrice utilizzata dal flusso proveniente da S. Prisco - Appia costituita dalla nuova bretella di circumvallazione in direzione autostrada), è il principio fondamentale che conduce alla riorganizzazione della gerarchia stradale e dei sensi di marcia.

Nell’immediato si ritiene di poter ovviare apponendo all’altezza di Via Spartaco il divieto di transito per gli autocarri con lunghezza superiore a 10 metri, che potrebbero avere delle difficoltà nella svolta a sinistra alla rotatoria dell’incrocio Via Galatina- V.le Consiglio D’Europa Via dei Romani. Si potrebbero effettuare lavori di rastremazione degli angoli dell’incrocio e/o allargamento di Via Galatina.

Si ritiene che una soluzione efficace sarebbe l’allargamento di Via Galatina che

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permetterebbe il potenziamento del collegamento con Autostrada e Variante ANAS

dall’incrocio di Via del Consiglio D’Europa alla rotonda autostradale.

Fondamentale l’utilizzo delle 3 aree destinate a parcheggio in Via Caduti di Nassyria,

Via Irlanda e Via Danimarca che permetterebbero la sosta di oltre 500 posti auto ed

eviterebbe il fenomeno della sosta selvaggia che si verifica puntualmente ogni fine settimana.

L'uso della normativa, peraltro, consente di impostare e gestire politiche di differenziazione del parcheggio, adattando la regolamentazione della sosta alle caratteristiche specifiche e funzionali della zona attenuando nello stesso tempo il fenomeno delle cosiddette “strisce blu” generalizzate.

Le aree in oggetto sono individuate in parcheggi da realizzare nelle zone di via Irlanda, via Caduti di Nassirya, Via Danimarca ed eventualmente nelle adiacenze della piscina comunale.

Ciò permetterà un notevole ridimensionamento dell’utilizzo delle aree di parcheggio site lungo le strade, che serviranno per lo più per soste di breve durata, consentendo allo stesso tempo uno snellimento del flusso veicolare non più intralciato da autovetture parcheggiate in seconda e terza fila. Se a ciò si affianca anche un maggiore controllo da parte delle forze di polizia addette, si consentirà sicuramente il verificarsi delle migliori condizioni per la riuscita ed il perfetto funzionamento di tutta la viabilità della zona.

Le zone sono state studiate ed individuate per flussi di traffico che ha portato alla individuazione delle direttrici del traffico Vedi Tav. 1, che analizzate possono sintetizzarsi nelle seguenti :

Capua – Caserta (Appia): Via dei Romani, Via Galatina, Via Perlasca, Via Jan Palaci, Via Santella;

Caserta (Appia) -Capua :Via Santella, Via Jan Palaci, Via Martiri del Dissenso, Viale del Consiglio D’Europa, Via dei Romani;

Autostrade-Variante ANAS- S. Angelo in Formis – CENTRO Urbano: Via Galatina, Via Gran Bretagna, V.le del Consiglio D’Europa, Via Galatina

Centro – Autostrade –Variante Anas – S. Angelo in Formis: Via Galatina, Via Perlasca, Via Martiri del Dissenso, V.le del Consiglio D’Europa, Via Galatina.

E’ evidente come la soluzione attuale invece che provare a tenere il traffico di

attraversamento fuori dal centro urbano lo indirizza proprio nelle zone residenziali vedi Tav. 1.

Attraverso l'attuazione di una serie di interventi di moderazione o di limitazione del traffico sui punti di accesso e sulle strade interne, di organizzazione della circolazione cosi come riportata nelle tavola grafica e di imposizione di limiti di velocità ridotti, si ritiene di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.

L'automobilista che giunge per la prima volta nell'area urbana di S. Maria C.V. dall’Autostrada o dalla Variante ANAS ha una certa difficolta' ad individuare il sistema degli accessi, la forma e il funzionamento della citta', in quanto attualmente viene

indirizzato verso Via Gran Bretagna che assume cosi funzione di collettore essendo una semplice traversa urbana, oppure arrivando all’incrocio Via Dei Romani -Via Galatina -Via G. Paolo I° viene indirizzato obbligatoriamente verso Capua, costretto a saltare i cordoli in cemento posti all’incrocio, utilizzandola come se fosse una rotatoria, cosi come di consueto fanno forze dell’ordine e mezzi di soccorso. Di difficile comprensione risulta inoltre il sistema delle gerarchie delle strutture viarie con scarsa lettura della viabilita' di scorrimento, di distribuzione e di interesse locale, esempio lampante e’ quello che la principale arteria della città V.le Consiglio d’Europa nel suo secondo tratto viene del tutto sotto utilizzata, essendo percorsa esclusivamente dai

residenti, in quanto il traffico di attraversamento, dirottato su Via Galatina, Via Perlasca e Via Jan Palach non tende a ritornare su V.le Consiglio D’Europa attraverso Via Martiri del Dissenso, ma prosegue per Via Santella.

Supportati dalle circa 2000 firme raccolte in pochi giorni, consegnate all’Ufficio protocollo un anno fa, completamente ignorate e dalla adesione della totalità delle attività commerciali del quartiere sintetizziamo le ns. richieste nei punti contenuti nel documento allegato.l
COMITATO DI QUARTIERE “SMCV NORD”