La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 21 gennaio 2012

SANTA MARIA CV - DUE PROCESSI PER L'AVVOCATO SANTONASTASO IERI IN TRIBUNALE

NEL PRIMO E’ ACCUSATO DI AVER RIPORTATO ALL’ESTERNO ORDINI DI UN BOSS E DI AVER CORROTTO IL PROF. FICHERA PER UNA PERIZIA FONICA IN CONCORSO CON FRANCESCO BIDOGNETTI RINVIATO AL 27 GENNAIO - NEL 2° E’ ACCUSATO DI AVER RICEVUTO DELAZIONI DEI PENTITI  RINVIATO PER L’ASTENSIONE DEI PENALISTI AL 4 MAGGIO
Rinviata la video conferenza dal carcere de l’Aquila del boss Francesco Bidognetti impegnato nel proceso in atto nell’aula bunker del carcere sammaritano - Pericolo di scarcerazione per i boss del processo “Domizio” per scadenza del termine massimo di carcerazione preventiva

Viva attesa per la decisione del Riesame.
S. Maria C.V. ( di Ferdinando Terlizzi ) - Un doppio fuoco di fila ieri, per i processi a carico dell’avv. Michele Santonastaso; il primo a ruolo innanzi la prima sezione penale del Tribunale di S. Maria C.V., Presidente Orazio Rossi, giudici Francesca Auriemma e Carla Montanaro, Pubblico Ministero della DdA, Antonello Ardituro, la cui difesa, in tutti i processi, ( ne sono 4, oltre al Riesame ) è stata assunta dagli Avv.ti Giuseppe Garofalo, Gaetano Pastore, Stefano Sorrentino e Laura Arena ).
Santonastaso, raggiunto da 2 ordinanze di custodia cautelare, è detenuto da oltre un anno e mezzo, a Secondigliano. Nei prossimi giorni è attesa la decisione del Riesame sulla sua libertà. Ne hanno discusso l’altro giorno presso l’8° Sezione gli avvocati Sorrentino e Garofalo.
Quest’ultimo, in particolare, ha sviluppato una affascinante tesi sul cosiddetto “diritto alla menzogna dell’imputato” che viene trasferito automaticamente al difensore; Garofalo, inoltre, ha dimostrato che in materia di “esigenze cautelari” per i reati di cui all’art. 416 bis, la Cassazione è contraddittoria: “Si tratta – ha spiegato il decano del Foro – di una giurisprudenza ad annate, come il vino, alcune sezioni ritengono che sia un reato “permanente”, per cui l’imputato non potrebbe beneficiare di misure meno afflittive, altre sezioni, invece, la pensano al contrario ritenendolo permanente solo nella fase pre-arresto e non durante la detenzione. Dipende dall’annata. Bisogna avere fortuna per capitare con la “giurisprudenza” favorevole…”.
Nel processo innanzi al Presidente Rossi, che lo vede coinvolto, con Francesco Bidognetti e Carmine Alfio Fichera, l’avv. Santonastaso è accusato di favoreggiamento e falsa perizia; nei due capi d’imputazione si contesta il fatto che Augusto La Torre per salvarsi dall’accusa di un duplice omicidio ( Rosselli-Riccardi ) avrebbe preordinato un falso alibi, facendo dire ad un teste, Giuseppe Mandara, escusso quale parte offesa in un altro processo, che si trovava insieme al La Torre il giorno dell’omicidio, coincidente con l’onomastico dello stesso, ossia il 27/03/90.
In merito invece all’accusa di favoreggiamento di Francesco Bidognetti per il duplice omicidio ( Griffo-Stroffolino: i due amanti trucidati e gettati in un pozzo, per punire lei che era stata la moglie del boss Alberto Beneduce), la difesa afferma che il fatto non è mai stato contestato con autonomo capo d’imputazione, per il semplice motivo che l’accusa del Torre è un’autentica menzogna. Infatti l’accusa consiste nel fatto che l’avv. Santonastaso uno o due giorni precedenti all’udienza nella quale il La Torre testimoniò nel processo a carico di Francesco Bidognetti, per il duplice omicidio Griffo - Stroffolino, gli avrebbe chiesto di riferire circa l’astio nutrito da Dario De Simone nei confronti di Bidognetti al fine di screditare il collaboratore.
Infine per l’accusa di corruzione e falsa perizia essa consiste nel fatto che nel corso del Processo a carico di Luigi Cimmino e altri, per il delitto di omicidio, in cui era imputato Aniello Bidognetti, l’imputato avesse corrotto i periti di ufficio Alberto Fichera e Alessandro Berretta, nominati ex officio dalla Corte di Assise di Napoli, al fine di falsificare la perizia fonica dietro corresponsione di 100 mila euro e, quindi, conseguendo poi l’assoluzione di Aniello Bidognetti.La difesa di Fichera, affidata all’avv. Bruno Von Arx, sostiene che non vi è stato alcun falso, mentre quella di Santonastaso ( diversamente dall’accusa) sostiene che ci sia stato uno “scambio” di bobine e che i periti – senza accorgersene – avrebbero lavorato su materiale diverso. La difesa di Francesco Bidognetti è sostenuta Emilio Martino e Elsa Cardone e per l’occasione sostituiti dall’avv. Nicola Filippelli.Questo processo, iniziato alle ore 14,00, nonostante l’astensione dei penalisti, (ma celebratosi per espressa richiesta dell’imputato detenuto ) è stato subito rinviato al 27 prossimo, in quanto, il coimputato Francesco Bidognetti, era impegnato in concomitanza, dal carcere di massima sicurezza de L’Aquila – in video conferenza – con l’aula bunker del carcere sammaritano, dove si stava celebrando il processo cosiddetto “Domizio”, per il quale vi sono boss in carcere, che potrebbero essere liberati, in quanto, i primi di aprile, scadrebbero i termini massimi di custodia preventiva. Il Presidente Orazio Rossi, d’accordo con l’accusa e le difese, ha concordato un calendario per la celebrazione delle prossime udienze scadenzandole ogni 15 giorni. Molto probabilmente venerdì 27 si discuterà di un eventuale stralcio della posizione Bidognetti, ma si darà inizio alla fase dei testi d’accusa ed inoltre il tribunale scioglierà, probabilmente, anche la riserva sull’ammissione o meno delle intercettazioni. Il piemme della DdA ha anticipato che avrebbe citato l’Ispettore Carmine Gatti per la relativa escussione. In mattinata, innanzi la II° Sez. Collegio A, del Tribunale di S. Maria C.,V. (Presidente Flora Mazzaro, giudici Morra e Caramico D’Auria ), era incardinato l’altro processo a carico dell’avvocato Michele Santonastaso, accusato di rivelazione di segreti inerenti a un procedimento penale, in concorso con l’avvocato Catello Di Capua (che ha già scelto la via dell’abbreviato e che per un capo d’accusa è stato assolto mentre per l’altro è stato condannato a 2 anni e pochi mesi ). Questo processo è stato rinviato al prossimo 4 maggio, per l’adesione allo sciopero da parte del difensore Avv. Giuseppe Garofalo.