La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 12 novembre 2011

LA SQUADRA MOBILE DI CASERTA SEQUESTRA MICIDIALE ARSENALE DEL CLAN “DEI CASALESI”, OCCULTATO PRESSO L’ABITAZIONE DI UN INSOSPETTABILE.




Nel corso della mattinata, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura Distrettuale di Napoli, finalizzate al contrasto del clan “dei Casalesi” ed alla cattura di latitanti, la Squadra Mobile di Caserta, a seguito di numerose perquisizioni eseguite nei confronti di soggetti organici o contigui all’organizzazione camorrista ed in particolare alla frangia capeggiata dal latitante ZAGARIA Michele, ha sequestrato un micidiale arsenale costituito da: 2 mitra AK 47 Kalashnikov, un mitragliatore Breda MG 15, un mitra ZAGI M 91 munito di silenziatore, un fucile da caccia Benelli cal. 12 con la canna segata, cinque caricatori e centinaia di cartucce cal 7.62 e cal. 12. Le armi, ben lubrificate nei meccanismi di sparo e pronte all’uso, erano occultate in Via Bembo s.n.c., a San Cipriano d’Aversa (CE), nell’abitazione di un insospettabile muratore, PAGANO Nicola, nato a Napoli il 31 luglio 1969, con piccoli precedenti per falso, emissione di assegni a vuoto, ricettazione. Le stesse erano contenute in un borsone, nascosto dietro una parete del garage dell’abitazione del PAGANO, che è stata abbattuata dagli investigatori, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo che, con un pretesto, tentava di distogliere la loro attenzione dal vano e di farli allontanare. Peraltro, i poliziotti avevano notato una vistosa macchia di umidità sul tramezzo, inducendo a ritenere che fosse stato realizzato da poco e potesse nascondere un vano o un bunker. L’insospettabile PAGANO, peraltro, è stato individuato attraverso costanti e penetranti indagini condotte dalla Squadra Mobile sul clan “dei Casalesi” che, avendo acquisito una profonda conoscenza del territorio e delle attuali dinamiche criminali, riscontrava come la temuta organizzazione camorrista si avvalga sempre più spesso di soggetti apparentemente a loro estranei, come appunto il PAGANO, che annovera solo piccoli precedenti e non risulta frequentare esponenti del clan.