La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

giovedì 29 settembre 2011

SANTA MARIA CAPUA VETERE CITTÀ DI CULTURA O DI MONNEZZA ??

Che strano oggi , alle 12,00 presso aula consiliare è stata convocata una conferenza stampa per illustrare la buona riuscita di una manifestazione settembrina che ha dato i suoi frutti aprendo quelle maledette porte dei monumenti romani che hanno tanto lustro nei secoli passati e soprattutto nel fine settimana. La manifestazione di domenica scorsa è riuscita e proprio sulla scia del buon successo, il sindaco architetto Biagio Maria di Muro si è lasciato andare a progetti che riguardano la cultura nella città di Santa Maria Capua Vetere. Proprio per questi motivi è in atto un transazione con alcuni volenterosi imprenditori che desiderano continuare gli scavi per ritrovare l’antica tomba di San Simmaco vescovo che è nella città sotto la città nei pressi della chiesa . Un accordo che porta anche il consenso del parroco della città Don Antonio Pagano che desidera a tutti costi portare alla luce il sarcofago del vescovo divenuto poi Santo Protettore della città di Santa Maria Capua Vetere . Bene, Fin qui non è strano niente perché se si vuole aumentare il livello culturale di una città ben venga , il movimento di turisti aumenta la produttività di reddito di una città anche. Invece , c’è qualcuno che si diverte a farla diventare non la città della cultura ma la città della monnezza . Già, dopo il Cdr voluto per lo più per soddisfare le voglie uterine di qualche amministratore ,che prima era nel centro sinistra poi con un bel salto della quaglia è andato alla corte del patito del presidente del consiglio, insieme ad ex governatori della Regione Campania, continua a mietere monnezza in città con particolare interesse per una nuova industrializzazione del rifiuto che con tanta carta di autorizzazione che si appresta a farla diventare la città della schifezza.

In questo marasma e soprattutto giro di denaro , perché si sa dove sono i rifiuti , lì sono presenti ingenti quantitativi di mazzette con funzionari della pubblica amministrazione che ne approfittano per sistemare qualche faccenda personale, Ebbene in questa realtà spuntano gli sportelli bancario forse troppi per una città di 32mila abitanti , perché come dice un antico proverbio dove c’è un piatto ricco mi ci ficco .

Il sogno di una notte di mezza estate sta tramontando ??? lo dico in napoletano

Scetatev che l’aria è doce, perchè se si dorme esce la puzza !!!