La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 15 settembre 2011

LO UTTARO – ZINZI: “SUL SITO DI STOCCAGGIO STRUMENTALIZZAZIONI E INESATTEZZE”.

Dopo le numerose dichiarazioni e le tante polemiche in merito all’approvazione da parte della Regione Campania del progetto per la realizzazione e gestione di un impianto di stoccaggio e trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi nell’area “Lo Uttaro”, il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, si è espresso sull’argomento: “Premetto – ha spiegato Zinzi – di non intervenire in risposta a qualche provocatore o a chi ricorre esclusivamente all’allarmismo come modalità di comunicazione. Intendo solo fare chiarezza su alcuni punti. In primo luogo devo dire che la Provincia non ha mai inserito nella propria pianificazione questo tipo di impianti, né li ritiene utili, ovunque essi siano situati, alla gestione corretta del ciclo integrato dei rifiuti, fatto salvo il diritto all’impresa da parte dei privati, che certo non può essere vietato. L’esistenza di questi impianti certifica chiaramente quanto al momento sia fragile e incompleta la filiera di gestione dei rifiuti urbani, che risulta priva di impianti deputati al trattamento, al recupero e allo smaltimento dei rifiuti. Ciò deve far capire a tutti quanto sia importante il lavoro che la Provincia sta svolgendo sin dall’inizio per la realizzazione di un’impiantistica adeguata a rendere definitivamente indipendente il nostro territorio nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti”.

“Va sottolineato, poi, – ha proseguito il presidente della Provincia –come il Piano di Caratterizzazione e bonifica dell’intera area Lo Uttaro, finanziato sin dal marzo 2010 e sottoscritto da Regione e Comune di Caserta, sia stato completamente accantonato e quindi non realizzato. Tale piano prevedeva una reale documentazione dell’effettivo grado di contaminazione ambientale di questa area. Se tale piano avesse effettivamente dimostrato l’inquinamento della zona, il Comune di Caserta (la Provincia non ne ha le competenze) avrebbe potuto interdire l’area a qualsiasi tipo di attività, industriale o meno”.

Il presidente Zinzi, poi, si è soffermato su quanto apparso, in merito al sito de Lo Uttaro, sugli organi di stampa nelle ultime settimane: “Su questa vicenda abbiamo letto di tutto e di più. Su questo argomento si sono espressi molti personaggi non titolati ed altri in cerca di un briciolo di notorietà, che si sono lasciati andare, talvolta, ad affermazioni false, farneticanti e denigratorie, ad altissimo tasso di demagogia, come quelle che paventavano la ricomparsa del cosiddetto “panettone”. L’Amministrazione che presiedo – ha continuato Zinzi – ha reso possibile proprio lo svuotamento del panettone, ovvero il sito di stoccaggio che ospitava 20mila tonnellate di rifiuti urbani, quasi tutte provenienti dalla Notte Bianca di Napoli del 2006, e ha inoltrato richiesta alla competente Autorità Giudiziaria (in quanto il sito è sotto sequestro) affinché diventi possibile rimuovere, entro pochi mesi, le ulteriori 15mila tonnellate stoccate presso la discarica de Lo Uttaro. Abbiamo inoltre richiesto – ha aggiunto il presidente della Provincia – al Ministero dell’Ambiente di destinare 10 milioni di euro alla messa in sicurezza della discarica de Lo Uttaro. Tutto ciò premesso non accettiamo lezioni di tutela dell’ambiente da chi, come il centrosinistra, i rifiuti a Lo Uttaro ce li ha portati e ce li ha lasciati, non preoccupandosi minimamente delle conseguenze che questa spazzatura aveva per l’ambiente e per la salute dei cittadini. Di conseguenza, - ha aggiunto Zinzi – non accettiamo lezioni da chi, nel 2006, ha firmato scellerati e nefasti protocolli d’intesa, che hanno portato ulteriori rifiuti a Lo Uttaro e sui quali sono in corso diverse inchieste giudiziarie”.