La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 10 settembre 2011

IN AZIONE LA SQUADRA DELLA DDA DI NAPOLI - LA CAMORRA ESTORCE DENARO AL TITOLARE DI UN CASEIFICIO - 9 ARRESTI DEI CARABINIERI SU DISPOISIZIONE DI DELLA DDA DI NAPOLI.

Il 10 settembre 2011, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta e la Compagnia di Capua hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a firma del Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Giovandomenico Lepore e dei PP.MM. Conzo, Ardituro, Landolfi, Maresca, Sirignano e Curcio, nei confronti di nove appartenenti al clan “dei casalesi” fazione Schiavone, ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, tentata estorsione ed associazione per delinquere di tipo mafioso.

I provvedimenti traggono origine da un’articolata attività d’indagine, avviata nel mese di luglio 2011 e condotta attraverso attività tecniche, servizi sul territorio e penetrante attività informativa, il tutto corroborato dalle dichiarazioni rese – con grande difficoltà e a seguito di una forte reticenza iniziale – da un imprenditore operante nel settore caseario in un comune dell’alto Casertano che, di fronte all’evidenza delle prove acquisite dai Carabinieri ed esasperato dalle continue vessazioni a cui era sottoposto, non ha potuto far altro che confermare la propria condizione di vittima del racket, al fine di non incorrere nell’accusa di favoreggiamento.

Un aspetto fondamentale e di novità emerso nell’indagine consiste nell’aver individuato, e neutralizzato sul nascere, l’impiego delle c.d. “riserve” del clan ossia il reinserimento a pieno titolo nel circuito criminale di soggetti storicamente legati al clan ma da tempo strategicamente collocati in posizioni defilate. In particolare, è stato possibile appurare il nuovo metodo utilizzato da questi, che consisteva nel convocare presso esercizi commerciali di Casal di Principe, con la compiacenza dei titolari, imprenditori e operatori commerciali al fine di richiedere loro sotto intimidazione il c.d. pizzo.
Il vertice degli odierni arrestati stamane era rappresentato, fino alla data del suo arresto (27 luglio 2011), da DIANA Elio, cognato di SCHIAVONE Francesco alias Cicciariello, e successivamente dal suo factotum CATERINO Sergio. Questi i ruoli rivestiti dagli altri affiliati: CATERINO Carmine formulava la materiale richiesta estorsiva all’imprenditore di turno convocato; CATERINO Pasquale e COPPOLA Luigi erano gli emissari del clan che provvedevano a contattare le vittime per invitarli a recarsi a Casal di Principe presso il “bar di Romolo” (DEL VILLANO Romolo). Oltre alla classica richiesta estorsiva per il “mantenimento delle famiglie dei detenuti”, all’imprenditore vessato era stato imposto anche di cambiare assegni di dubbia provenienza per un importo di 3.600 euro una prima volta e 1.200 euro una seconda volta, condotta posta in essere da PEZONE Gennaro recatosi presso il caseificio a nome di “ZI’ ELIO”. Infine, CANTELLI Alfonso e CATERINO Sergio si erano più volte fatti consegnare prodotti caseari senza pagare il corrispettivo e, in una circostanza, la somma di 400 euro. La scelta di procedere con tempestività, con un provvedimento cautelare d’urgenza, è stata dettata dall’impellente e improcrastinabile necessità di interrompere le azioni delittuose nonché evitare ripercussioni ai danni della vittima.
Qui di seguito si riportano le generalità dei soggetti destinatari del fermo:

- DIANA Elio cl.’59 di Casal di Principe, detenuto, cognato di SCHIAVONE Francesco alias Cicciariello;

- CATERINO Sergio cl.’62 di Casal di Principe;

- CATERINO Carmine cl.’60 di San Cipriano d’Aversa;

- CATERINO Pasquale cl.’71 di Casal di Principe;

- CANTELLI Alfonso cl.’60 di Casal di Principe;

- COPPOLA Luigi cl.’83 di Casal di Principe;

- DEL VILLANO Romolo cl.’61 di San Cipriano d’Aversa;

- BIANCO Carlo cl.’67 di Casal di Principe, ma residente a Vairano Patenora (CE);

- PEZONE Gennaro cl.’65 di Trentola Ducenta.