La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 25 agosto 2011

CASTELVOLTURNO - ESTORSIONE AL TITOLARE DEL GRAN HOTEL PINETAMARE - ARRESTI SU ORDINE DELLA DDA DI NAPOLI

Nella prima mattinata odierna, a seguito di attivita’ infoinvestigativa, in giugliano in campania (na), melito di napoli, napoli marianella e castel volturno (ce), militari della stazione di castel volturno pinetamare, collaborati da quelli del n.o.r. della compagnia di mondragone e della stazione di mondragone, traevano in arresto le sottonotate persone (:)
- Aprea Luca, nato a napoli il 08.03.1968, residente in giugliano in campania alla via casacelle nr. 9, titolare dell’agenzia di vigilanza privata;
- Fioretto Vincenzo, nato a napoli il 25.03.1983, ivi residente, domiciliato in melito di napoli alla via lago maggiore nr. 24;
- Fioretto Natale, nato a napoli il 30.01.1960, ivi residente alla via cupa filanda nr. 16 ;
- Vorzillo Vincenza, nata a mugnano di napoli il 16.02.1962, residente a napoli alla via cupa filanda nr. 16;
- Froncillo Alessandro, nato ad aversa (ce) il 10.09.1986, residente a castel volturno (ce) alla via latina nr. 13.
I predetti venivano raggiunti dal decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla direzione distrettuale antimafia - procura repubblica tribunale napoli, poiche’ resisi responsabili del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Il provvedimento restrittivo e’ scaturito a termine della complessa attivita’ di indagine che permetteva di acclarare il tentativo di estorcere denaro al titolare del “grande hotel pinetamare”, per nome e per conto del clan camorristico denominato “dei casalesi”. Durante la fase operativa venivano anche sottoposti a sequestro i locali utilizzati dagli arrestati per porre in essere il disegno criminoso.