La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 20 luglio 2011

UFFICI GIUDIZIARI, LA PRECISAZIONE DEL SINDACO:“POLEMICA ASSURDA, L’INCOERENZA TRIONFA”

“Quella sui canoni di affitto per gli uffici giudiziari e sulla loro sistemazione provvisoria in via Mario Fiore e via Galatina è una polemica strumentale e priva di contenuto. Si tratta di un’autentica mistificazione della realtà, con la quale esponenti dell’attuale opposizione attaccano l’amministrazione (con armi davvero spuntate) per avere un po’ di visibilità. Costoro fingono di dimenticare che, quando erano in maggioranza, hanno partecipato e approvato un iter procedurale del quale le scelte di questi giorni sono una diretta conseguenza”.

E’ quanto afferma Biagio Di Muro, sindaco di Santa Maria Capua Vetere, che chiarisce: “L’esigenza di una sistemazione urgente per gli uffici giudiziari risulta da atti ufficiali inequivocabili, con i quali la commissione di manutenzione, la precedente giunta e successivamente il commissario straordinario hanno stabilito la dislocazione di una parte delle strutture nei locali di via Mario Fiore e in quelli di via Galatina (località Grattapulci). Ricordo a chi se ne fosse dimenticato che la vecchia amministrazione, della quale facevano parte molti consiglieri dell’attuale opposizione, aveva addirittura proposto di utilizzare lo stabilimento ex Italtel per le sedi giudiziarie e che tale ipotesi fu prontamente bocciata dal commissario straordinario, prefetto Luigi Pizzi, per evidenti ragioni tecniche. Ragioni alle quali ne aggiungo due di natura politica: proprio in questi giorni, il consiglio comunale all’unanimità ha approvato un ordine del giorno in cui si impegna il sindaco a fare di tutto per salvaguardare la destinazione produttiva dell’area ex Italtel, documento approvato e sottoscritto anche da quegli stessi consiglieri che avevano invece pensato a tutt’altro futuro per quella zona, altro che rilancio industriale! La seconda considerazione riguarda la posizione geografica: veniamo accusati di portare gli uffici giudiziari fuori dal centro, ma è evidente a tutti che l’area ex Italtel è ben più decentrata rispetto a quella individuata (dal commissario straordinario) in via Galatina”.

Il sindaco ribadisce che questa soluzione (comunque provvisoria), oltre a rimediare all’emergenza strutturale, “offre la possibilità all’amministrazione di programmare una sistemazione definitiva e adeguata alle esigenze di un tribunale e di una procura che sono tra i più importanti in Italia e che meritano una sede funzionale e consona al decoro della magistratura e dell’avvocatura”.

Quanto ai canoni di locazione, Di Muro – ricordando che l’individuazione dei locali deriva da una decisione del prefetto Pizzi di fine marzo – sottolinea che “la quantificazione del costo di affitto è stata fatta attenendosi scrupolosamente alle valutazioni dell’Agenzia del Territorio di Caserta” e che “quelle cifre si riferiscono a superfici di circa 1.100 metri quadrati coperti più 250 di corte (via Mario Fiore) e di circa 4.800 metri quadrati coperti più 2.400 di depositi e 5.000 di parcheggio (via Galatina)”.

Sulla base di queste valutazioni, il commissario straordinario aveva anche iscritto le relative somme nel bilancio approvato a fine maggio, sulla base del quale il dirigente del settore ha potuto stipulare i contratti preliminari con i locatari.

“A questo proposito – conclude il sindaco – preciso che i contratti non comportano alcun onere aggiuntivo in capo al Comune, se non il pagamento dei relativi canoni. Saranno i proprietari degli immobili a effettuare i lavori per l’adeguamento, a seguito dei quali (se saranno state rispettate tutte le indicazioni) sarà stipulato il contratto definitivo. Devo anche aggiungere che questo balletto delle cifre è davvero stucchevole: si parla di dieci milioni di euro in dieci anni, ma non si ricorda che questa cifra sarà solo anticipata dal Comune e che sarà quasi interamente rimborsata dal ministero della Giustizia. Lo stesso ministero, se avesse ravvisato l’inadeguatezza della soluzione proposta, lo avrebbe manifestato nelle sedi opportune tempestivamente. In definitiva, sulle casse comunali graverà una spesa irrisoria e sfido chiunque a sostenere che un minimo sforzo finanziario non valga la presenza del tribunale a Santa Maria Capua Vetere. Se poi c’è qualcuno che vuole fare un favore a Caserta, regalando al capoluogo le sedi giudiziarie, non ha che da farsi avanti, assumendosi pubblicamente la responsabilità politica di quello che dice. Sarei davvero curioso di sentire le sue giustificazioni ai commercianti e ai cittadini sammaritani”.