La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 22 giugno 2011

Le considerazioni e le proposte del consigliere Rauso sul futuro del Mulino Parisi.

Tutte le voci che si sono succedute sulla vicenda dell’Ex Mulino Parisi, possono avere o meno un fondo di verità ; ma ciò che è inconfutabile è la necessità di dare un assetto decente all’ingresso orientale della città di Santa Maria ed evitare i soliti abusi e speculazioni.

Che in passato si siano generati equivoci sulla normativa urbanistica che avrebbe potuto regolare l’assetto di quell’area non si discute, specialmente se si tiene conto degli appetiti destati dal succulento affare.

Con lo stato di fatto attuale non può essere realizzato un bel niente di quello che è stato previsto nel progetto che vorrebbero realizzare gli attuali proprietari dell’area ed alcuni personaggi, ben noti, vicini alle ultime Amministrazioni Comunali, nonostante gli incendi e gli abbattimenti forzati.

Non è mia intenzione accusare nessuno, perché il mio obiettivo è e sarà sempre quella di fare gli interessi della città. Voglio, perciò, lanciare una proposta che possa conciliare, nel rispetto delle leggi, gli interessi della collettività, salvaguardando anche quelli della proprietà che è stata indotta a comprare nella convinzione che a Santa Maria era tutto permesso.

Dato che da oggi non sarà più così, almeno lo spero,è necessario dare un segnale di efficienza e di trasparenza affrontando il problema in maniera decisa ed incisiva, evitando inutili polemiche e contrapposizione che potrebbero generare azioni giudiziarie che potrebbero solo allungare i tempi del recupero dell’area, perpetuando la situazione di degrado dell’area.

Tra le ipotesi per la risoluzione del problema ci sarebbe quella di un concorso di idee per acquisire un progetto che, portato all’attenzione del Consiglio Comunale, permetta, finalmente, la bonifica del sito e la sistemazione di un area che deturpa l’immagine della città. Così si eviterebbero speculazioni e le solite scorciatoie finora, in uso nella nostra città e perorate da chi ha fatto impossibili promesse ed è sollecitato dalla proprietà a mantenerle.

Credo che su questa idea possa partire un confronto costruttivo dal quale, sicuramente, scaturirà un buon programma di interventi che toglierà ogni dubbio sulla volontà di aggirare la Legge; un progetto finalizzato a realizzare, una volta tanto, qualcosa che sia conforme agli interessi della città.

Gaetano Rauso