La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 20 maggio 2011

OPERAZIONE “ARIA PULITA”SEQUESTRO DI 3 AZIENDE BUFALINE con 1.000 CAPI DI BESTIAME, 17 CAPANNONI ED UN’AREA DI OLTRE 27.000 MQ, PER VIOLAZIONI AMBIENTALI. DENUNCIATI I 3 RESPONSABILI

La Guardia di Finanza, sotto la spinta propulsiva del Procuratore Capo della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e in aderenza al protocollo d’intesa sottoscritto qualche mese fa presso la Prefettura di Caserta alla presenza dei Ministri dell’Interno, della Giustizia e dell’Ambiente, ha intensificato i controlli in materia di tutela ambientale.I militari della Tenenza di Piedimonte Matese, al termine delle indagini finalizzate alla salvaguardia, prevenzione e contrasto delle violazioni in materia ambientale, hanno individuato nel Comune di San Potito Sannitico (CE) – località San Cassiano – numerosi capannoni utilizzati da tre distinte aziende di allevamento bovini e bufalini e di produzione di latte crudo, nonchè di carne per i pubblici consumi, sprovvisti dei requisiti di igiene ambientale, coperti esclusivamente (oltre 27.000 mq) con lastre di ethernit ormai rovinate in grado di produrre scorie di amianto altamente nocive per la salute.

L’operazione “Aria pulita” s’inquadra nell’ambito della più complessa attività di monitoraggio del territorio della Provincia di Caserta, finalizzata alla tutela ambientale, che ha visto numerosi sequestri con altrettante segnalazioni all’Autorità Giudiziaria da parte delle Fiamme Gialle dell’Alto Casertano.A seguito di notizie, dati ed elementi assunti nel corso dell’attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria C.V. è emerso che, da oltre un decennio, nonostante le prescrizioni del Dipartimento di prevenzione collettiva - ASL ex CE1 e le conseguenti ordinanze sindacali, a tutt’oggi ancora non sono iniziate le operazioni di bonifica del sito.Per lo stato di fatto in cui si trovano oggi, le lastre di amianto costituiscono un serio pericolo per la salute dell’uomo ed arrecano grave pregiudizio al bestiame ivi presente, sfarinandosi integralmente all’interno dell’ambiente circostante. A seguito di accurate indagini e successivi riscontri, sono stati denunciati a piede libero all’Autorità Giudiziaria i 3 responsabili per “divieto di abbandono”, “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” regolamentate e sanzionate dal Testo Unico in materia ambientale, per “omessa denuncia di materiale infiammabile”, “assenza del certificato di prevenzione incendi”, “Inottemperanza di un provvedimento emesso dall’Autorità”, “Getto pericoloso di cose“ e violazioni in materia di sicurezza sul lavoro.Su disposizione del Pubblico Ministero inquirente, è stata sottoposta a sequestro preventivo 1.000 capi di bestiame e l’intera area su cui insistono nr. 17 capannoni, occupati dalle tre aziende di allevamento bovini e bufalini e produzione di latte crudo, aventi le coperture di circa 27.000 mq. con lastre lacerate di cemento amianto (ethernit). L’operazione di servizio “Aria pulita”, condotta con l’ausilio del Servizio Aeronavale del Corpo, costituisce un’ulteriore conferma e testimonianza del controllo in materia ambientale esercitato dalla Guardia di Finanza sull’intero territorio casertano, a tutela della legalità e, nel caso di specie, soprattutto dell’incolumità e della salute dei cittadini.