La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 26 maggio 2011

FESTA DELLA POLIZIA 2011 ECCO IL TESTO DEL DISCORSO DEL QUESTORE

Festa della polizia 2011

Nel Discorso il Questore di Caserta Guido Nicolò Longo si è complimentato con la sezione di Caserta dei Maestri del Lavoro per le “Giornate della Legalità” - Mauro Nemesio Rossi, con i suoi collaboratori Ciro Centore, Antonio Arricale e Ferdinando Terlizzi ha ringraziato progettando nuove iniziative nelle Scuole sulla legalità -



639 ARRESTI DI CUI 14 LATITANTI PERICOLOSI: Nicola Schiavone, Antonio Iovine, Vincezo Schiavo ne ve Mario Caterino - !622 persone denunciate3 a piede libero- Denunciato alla Polizia di Stato 32.229 reati - 121 mila persone identificate nel corso di servizi per la prevenzione del crimine - Controllati 53mila veicoli -





Un plauso particolare vorrei rivolgere ai Maestri del Lavoro che in questa provincia mi hanno consentito di attuare l'ambizioso progetto di un dialogo continuo con i giovani, autentica linfa vitale per un futuro certamente meno problematico, attraverso iniziative tendenti ad avvicinarli sempre di più alle istituzioni coinvolgendoli in una piena condivisione del principio di legalità.







Ecco il testo del discorso del Questore di Caserta



“Signor Prefetto,

Autorità civili, religiose e militari, graditissimi ospiti,

carissimi appartenenti alla Polizia di Stato



Innanzitutto, consentitemi di ringraziare i miei collaboratori, donne e uomini della Polizia di Stato, che senza risparmiarsi mi hanno collaborato in questi due anni di permanenza,unitamente a tutte le organizzazioni sindacali che hanno contribuito,senza indugi, a fare squadra. Quest'anno si celebra il 159° anniversario di un'istituzione che nasceva prima dell'unità d'Italia nonché il trentennale della sua riforma(la legge 121 del 1981) ed è doveroso ricordare che con essa è stato avviato un processo di democratizzazione della struttura, sancendo sia i doveri ma anche i diritti spettanti ai suoi appartenenti con la nascita di organizzazioni sindacali interne. Essa ha anche disegnato un modello ordinamentale ed organizzativo più moderno, basato sul coordinamento e la collaborazione tra le Forze dell'ordine,affidato al Capo della Polizia in quanto Direttore Generale della Pubblica Sicurezza. Un commosso pensiero rivolgo, poi, ai caduti della Polizia di Stato che, senza alcuna esitazione, hanno offerto il bene più prezioso nella diuturna lotta alla delinquenza.

Io, personalmente, avverto forse più di altri questa esigenza, avendo lavorato gomito a gomito con tanti colleghi che, purtroppo, ci hanno prematuramente lasciato. Un pensiero altrettanto profondo rivolgo a quei colleghi che, pur non rimettendoci la vita, comunque hanno subito atroci danni, soprattutto famigliari, che ne hanno segnato negativamente l'esistenza. Intendo ringraziare anche quelle istituzioni, Prefettura, Procure della Repubblica ed Enti locali, che sono state vicine alla Questura di Caserta nella soluzione delle quotidiane problematiche che si presentano inopinatamente e con delle impellenze tali da rendere tremendamente difficile l'attività di pubblica sicurezza.

Questa è la terza festa della Polizia di Stato che vivo alla Questura di Caserta ed ho voluto dare ad essa un taglio improntato sulla lotta alle organizzazioni mafiose nel segno del ricordo e della memoria che sono fondamentali per combatterle adeguatamente. Ritengo, altresì, che c'è più sicurezza insieme solo se ci si impegna a fondo nelle problematiche determinanti che possano incidere nel realizzarla, altrimenti rischierebbe di essere un vuoto slogan. In questo territorio, come in genere nel sud del nostro Paese, sono convinto che la lotta alla piovra mafiosa sia assolutamente prioritaria rispetto ad altri territori dove l'assuefazione e la penetrazione nel tessuto sociale sono meno preoccupanti anche se non trascurabili. Ciascuno, per la parte che spetta, deve e sottolineo deve fornire il proprio contributo, non demandando sempre agli altri il gravoso fardello o erroneamente ritenendo che il problema sia solo risolvibile su un mero piano repressivo. I fenomeni storicamente più pericolosi sono stati debellati perché c'è stata una mobilitazione dell'intera opinione pubblica,perché c'è stata una assoluta condivisione nel debellarli,non solo per il fatto che gli apparati statali a ciò preposti abbiano lavorato bene. Purtroppo, allo stato dell'arte è doloroso registrare una non totale condivisione in talune frange della collettività, nelle quali la passiva accettazione ovvero la condivisione di certi interessi delle organizzazioni camorristiche ne impediscono un adeguato contrasto,come hanno dimostrato recenti esiti di inchieste giudiziarie,con ciò penalizzando il resto delle popolazioni ed intere porzioni di territorio che, invece, manifestano enormi potenzialità imprenditoriali,economiche e culturali. Certo, molto è stato fatto, ma moltissimo c'è ancora da fare per poter dire con convinzione che si sia voltata pagina. In fondo, il semplice concetto che si vuole esprimere non è altro che quello di una più che la legittima aspirazione all'osservanza dei sacrosanto principio di legalità, scacciando definitivamente quello del sopruso e del malaffare posti a sistema. La supremazia della legge, baluardo di ogni democrazia che si rispetti, dovrebbe presiedere ad ogni nostra attività, si da acquisire l'assoluta certezza di avere agito nel rispetto dell'interesse generale e non di quello dei singoli.

Vorrei sottolineare l'attenzione che il Governo ed i vertici delle Forze di polizia hanno prestato e prestano, senza esitazione alcuna, al problema supportandone la soluzione con continui interventi,anche normativi. Non sarebbe equo affermare una cosa diversa anche in presenza di serie difficoltà di natura non solo nazionale, con epocali eventi storici,come l'attuale migrazione di massa dai paesi nordafricani, che si ripercuotono nello scacchiere internazionale con reiterazione, purtroppo, quotidiana sia sul piano sociale che su quello economico. Il "Modello Caserta",voluto fortissimamente dal Sig.Ministro dell'Interno Maroni e che tanti eccellenti risultati ha permesso di raggiungere, né è la testimonianza più evidente sia sul fronte della criminalità camorristica che su quello della delinquenza comune, serbatoio naturale della prima. Appare opportuno, altresì, evidenziare la presenza sul territorio di positivi fermenti provenienti dai giovani sia sul piano delle iniziative inneggianti un rinnovamento culturale in senso ampio, sia come cambiamento di rotta nell'approccio alle problematiche di carattere economico e sociale che, purtroppo, in questa provincia non vengono affrontate in modo adeguato generando fortissime tensioni. L'avvento delle giovani generazioni, con ogni probabilità, sarà il vero toccasana per questo ed, in generale, per tutti quei territori del sud Italia ancora ad oggi stretti dalla morsa del malaffare e dell'illecito diffuso. Solo creando questa sintonia tra Stato apparato e Stato cittadini sarà possibile una crescita del paese in assoluta condivisione di intenti,ponendo anche le basi di una accettabile competitività ormai indispensabile a livello internazionale in una economia globale. Risulta oltremodo ovvio che tutto ciò presuppone un sistema economico sano in cui non vi sia posto per chi, in qualche modo, sfruttando contiguità o cointeressenze con il crimine organizzato riesce ad alterare la libera concorrenza che è l'unico elemento in grado di garantire tali livelli di competitività Le future sfide antimafia, una volta assicurati alla giustizia i latitanti storici eliminando l'illusione dell'impunità, si dovranno giocare inevitabilmente su questo fronte. Ciò richiede mezzi adeguati,estrema professionalità, sintonia con le istituzioni locali e rapporto sinergico con la Magistratura. Solo in tal modo è possibile rimuovere la cosiddetta "zona grigia" che assicura alle organizzazioni camorristiche una notevole dose di impermeabilità. Anche quest'anno, analizzando il lavoro compiuto insieme, sono particolarmente lieto di poter trarre un bilancio positivo.

I risultati conseguiti, comprensivi anche dell'attività svolta dagli altri settori della Polizia di Stato presenti sul territorio con compiti specialistici e cioè la Polizia Stradale, la Polizia Ferroviaria, la Polizia Postale e la Scuola allievi Agenti, sono sicuramente indicativi dell'elevata qualità dell'azione svolta.

Tali dati non consentono, tuttavia, di cogliere i numerosi gesti di umana solidarietà e di soccorso pubblico,di cui sono frequentemente protagonisti gli operatori della Polizia di Stato, né tutte quelle attività non appariscenti, ma che pure sono fondamentali per consolidare il rapporto di fiducia con la nostra Istituzione.

Nel periodo preso in considerazione,che va dal 1 Aprile 2010 al 31 Marzo 201l, sono state arrestate 639 persone; catturati 14 latitanti, tra i quali vanno menzionati Schiavone Nicola, Iovine Antonio, Schiavone Vincenzo, Caterino Mario, compresi nell'elenco dei latitanti in assoluto più pericolosi;1622 sono state le denunce a piede libero. I reati denunciati alla Polizia di Stato sono stati 3222. Le persone identificate sono state 121.867; i veicoli controllati sono stati pari a 53.261. E' stata sequestrata sostanza stupefacente per circa 3 kg., con l'arresto di 51 persone. In materia di misure di prevenzione, sono stati irrogati 333 avvisi orali; 363 sono state le persone rimpatriate con Foglio di via obbligatorio;sono state inoltrate 59 proposte di applicazione della sorveglianza speciale di p.s.: 71 i soggetti a cui è stata applicata la misura della sorveglianza speciale. Le indagini patrimoniali hanno consentito di sequestrare ai clan camorristici beni per circa 31 milioni di euro.

Sono stati effettuati dalla Polizia Scientifica 275 sopralluoghi sulla scena del crimine; 4311 sono state le persone fotosegnalate.

Sono stati svolti 1523 servizi a tutela dell'ordine pubblico con un impiego complessivo di 9960 operatori di Polizia.

Nel settore della polizia amministrativa, sono stati controllati n.335 esercizi pubblici, riscontrando 85 violazioni, con la denuncia di 51 persone ed il sequestro 63 video giochi illegali.

Nel settore dell'immigrazione, sono stati rilasciati 14.422 permessi di soggiorno. Sul fronte del contrasto all'immigrazione clandestina, sono stati accompagnati alla frontiera 79 stranieri; 59 sono stati i cittadini extracomunitari accompagnati presso C.I.E. e 655 quelli muniti dell'ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro 5 giorni.

La Polizia Stradale ha assicurato 3.538 servizi di pattugliamento stradale, rilevando 28.172 infrazioni al codice della strada; 678 sono state le patenti sospese, con decurtazione di 31.905 punti; 14 sono state le persone arrestate e 228 quelle denunciate in stato di libertà.

La Polizia Ferroviaria ha effettuato 564 scorte ai treni viaggiatori, elevando 732 contravvenzioni. Nel corso dei servizi di istituto, sono state identificate 8.409 persone, di cui 11 tratte in arresto e 92 denunciate in stato di libertà.

La Polizia postale e delle telecomunicazioni ha inoltrato all'A.G.260 denunce per truffa telematica,25 per pedopornografia, denunciando all'A.G.71 persone. Presso la Scuola Allievi Agenti si sono svolti, nell'anno in questione, 3 corsi di aggiornamento ed un corso di formazione per allievi agenti.

I dati appena citati testimoniano l'impegno, la determinazione e lo spirito di abnegazione con cui gli appartenenti alla Polizia di Stato svolgono il loro difficile e rischioso lavoro.

Ed è proprio a tutti i poliziotti, in qualsiasi settore impegnati, nelle attività istituzionali ordinarie, specialistiche e di supporto logistico, presso la Questura ed i Commissariati, nella Polizia Stradale, Ferroviaria, Postale e della comunicazioni,presso la Scuola Allievi Agenti ed il Magazzino Regionale V.E.C.A. di Aversa,va il ringraziamento mio personale e dell'amministrazione, ma sono altrettanto sicuro che il plauso maggiore proviene dalla collettività che apprezza quotidianamente la nostra dedizione al servizio.

Nell'occasione odierna,sicuro interprete dei sentimenti degli appartenenti alla Polizia di Stato, rivolgo un sentito ringraziamento a tutti coloro che ci sostengono nella nostra azione quotidiana.

Innanzitutto al sig. Prefetto di Caserta, dr. Ezio Monaco,per la costante attenzione con cui ci segue e per l'efficace azione di coordinamento.

Agli Onorevoli Senatori e Deputati della Repubblica, al Presidente della Provincia, al neo Sindaco di Caserta, ai Sigg. Sindaci presenti ed a tutte le altre Autorità regionali, provinciali e comunali, civili e religiose, costantemente solleciti e darci sostegno e solidarietà.

Agli esponenti dell'ordine giudiziario rivolgo un grazie sincero per la diuturna, costante e preziosa funzione di coordinamento e di indirizzo.

Ringrazio e saluto i Comandanti Provinciali dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, con i quali operiamo in perfetta unità di intenti e di cui apprezziamo l'elevata professionalità.

Un ringraziamento ai Reparti Prevenzione crimine della Polizia di Stato ed ai quelli dell'Esercito italiano ed, in particolare, il 1 ° e 1'8° Reggimento Bersaglieri"La Marmora", impegnati nell'operazione"Strade Sicure", che ci affiancano in maniera encomiabile nell'attività di controllo del territorio.

Un riconoscente saluto al Corpo dei Vigili del Fuoco, alla Polizia Penitenziaria,al Corpo Forestale dello Stato, alla Polizia Provinciale ed a quella Municipale, punti di forza del sistema sicurezza.

Un caloroso saluto ai rappresentanti della stampa che costituiscono il collegamento migliore tra noi e l'opinione pubblica e dai quali riceviamo stimoli ed intelligente chiave di lettura degli eventi di interesse comune.

Saluto e ringrazio i rappresentanti della vita economica,industriale e finanziaria,i responsabili delle organizzazioni sindacali dei lavoratori della provincia,gli esponenti del volontariato e delle altre associazioni presenti sul territorio.

Un plauso particolare vorrei rivolgere ai Maestri del Lavoro che in questa provincia mi hanno consentito di attuare l'ambizioso progetto di un dialogo continuo con i giovani, autentica linfa vitale per un futuro certamente meno problematico, attraverso iniziative tendenti ad avvicinarli sempre di più alle istituzioni coinvolgendoli in una piena condivisione del principio di legalità.

Un vivo ringraziamento alle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e del personale dell'Amministrazione civile dell'interno per la feconda azione propositiva.

Un saluto cordiale alle associazioni combattentistiche e d'arma, alle sezioni di Caserta e di S. M. Capua Vetere dell'Associazione Nazionale della Polizia di Stato ed a tutti i nostri pensionati.

Un sentito grazie al personale dell'Amministrazione civile dell'interno che,con encomiabile operosità, garantisce il necessario supporto alla nostra attività nei settori amministrativi,contabili e patrimoniali.

Un saluto cordialissimo a tutti i cittadini presenti.

Ribadisco un caloroso abbraccio a tutti voi, donne e uomini della Polizia di Stato che nel quotidiano adempimento del servizio esprimete generosità ed alto spirito di altruismo. Ringrazio anche i vostri familiari che condividono con voi i sacrifici, le rinunce, l'ansia dei pericoli quotidiani e che vi sostengono nei momenti di difficoltà.

Sono certo che la Polizia di Stato continuerà a ricevere sempre maggiore prestigio dal vostro operato e che la collettività e le istituzioni non faranno mancare a noi tutti il loro sostegno.

Grazie per il lavoro svolto.

Viva la polizia di stato, viva l’Italia”.