La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 12 aprile 2011

OMAGGIO AL PROF. FRANCO MARCELLETTI - IL VECCHIO BASKET CASERTANO CONVINCE ANCORA.

INTERVISTA GENTIMENTE CONCESSA DAL COLLEGA FRANCO TONTOLI DEL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO PUBBLICATO IN DATA DI OGGI.

CASERTA – Casertano emigrato, ma è sempre amore con la città che lo ha formato, che gli ha dato anche (sudate) soddisfazioni. Franco Marcelletti, allenatore della Tezenis di Verona in Legadue, è sulla graticola delle ultime partite per non retrocedere sebbene domenica abbia dato un dispiacere al San Severo, sulla
cui panchina siede Maurizio Bartocci.
Caserta sia avvia al voto per il rinnovo dell’amministrazione: cosa ritieni ci voglia per migliorare la città?
“Amministratori che dedichino attenzione e risorse al presente dei giovani e,  conseguentemente, al loro futuro. Bisogna coltivarli, i giovani, in ogni settore, culturale, artistico, sportivo per farne un corpo sociale solido e preparato. Mi si dice che dalla città sono andati via oltre millecinquecento giovani, chissà verso quale Lampedusa. Questa è una sconfitta da non subire ancora”.

Ma un’amministrazione comunale non è che sia una grande società industriale. “Certo, deve pensare a mantenere decorosamente la città, vivibile per i residenti, accogliente per i forestieri. Ma può attivare iniziative che siano trampolino per l’occupazione, inventarsi occasioni per mettere in gioco queste potenzialità che non siano finalizzate al posto fisso. Io rinunciai al posto fisso che avevo proprio al Comune, misi da parte la laurea in lingue straniere e, anche per felice coincidenza con un periodo di fermenti del basket cittadino, puntai sulla mia passione”.

Quindi? “Quindi, aprire il Teatro Comunale alle giovani compagnie cittadine, agli appassionati che non hanno più nemmeno gli scantinati. Poi mantenere in perfetta efficienza gli impianti sportivi . Conosco le difficoltà ricorrenti del Palavignola, dei campetti, delle tensostrutture di borgata. Che senso ha spendere migliaia di euro per festival che nulla portano alla città? Così si alimenta altro tipo di economia, non quella che serve alla formazione dei giovani locali. Per fare ciò la città ha bisogno di amministratori che vogliano gettare uno sguardo oltre piazza Vanvitelli, guardare più in là del proprio naso”.
Aiutiamoli ad allungare la gittata.
“Mi sento di suggerire: bandire un premio letterario, che non c’è; e musicale, nemmeno; distribuire borse di studio, e non ne ho notizie; darsi da fare a cercare sponsor. A Verona, con maggiori possibilità economiche è vero, ma c’è anche una imprenditoria sportiva che gestisce il Chievo, squadra rionale di calcio in serie A, l’Hellas in serie C con tredicimila abbonati, squadra di pallavolo e il basket in Legadue”.

A Napoli c’è stato chi ha proposto Cannavaro assessore allo sport, per qualcuno una boutade: che ne pensi?

“Chi meglio di uno sportivo conosce i problemi dello sport? La federazione pallacanestro oggi si giova della esperienza di Dino Meneghin”.

Tu lo faresti l’assessore a Caserta?

“Io lavoro ancora nel basket. Che trovino un giovane pensionato di sport. Farà certamente meglio di tanti neofiti”.

Conosci i candidati a sindaco? “Dico, due e mezzo”. Giudizio? “Nulla di nuovo all’ombra della reggia. Spero ci stupiscano”.

Franco Tontoli

(dal Corriere del Mezzogiorno del 12 aprile 2011)