La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 18 aprile 2011

CONNIVENZA CON IL BOSS IOVINE LA DDA CHIUDE IL CERCHIO SUI MEDICI

Nella mattinata di oggi, i Carabinieri del RONO di Caserta hanno eseguito 5 provvedimenti di fermo emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei confronti di persone legate al boss Antonio IOVINE, recentemente arrestato dopo una lunghissima latitanza durata circa 15 anni. I provvedimenti sono stati emessi per i reati di associazione per delinquere di stampo camorristico, estorsione, usura, violenza private compiuta con il metodo malioso. Tre delle persone fermate fanno parte della rete di favoreggiatori che hanno gestito la latitanza del boss, attraverso la messa a disposizione di autovetture per gli spostamenti, immobili per le riunioni a DIANA Biagio, ritenuto uno dei pin fidati uomini di IOVINE, non a caso cognato di BORRATA Marco, l’uomo arrestato il 17 novembre 2010, e già condannato in primo grado, per avere ospitato il capoclan negli ultimi giorni prima del suo arresto..Fra gli arrestati poi un dentista, CORVINO Vincenzo, e un odontotecnico, DE FATICO Antonio, accusato di usura ed estorsione aggravati dall’art. 7 L. 203/91 nei confronti di un altro odontotecnico dello studio. Il dentista fu Sindaco dl Casal di Principe fra il 1995 ed il 1996, allorquando il Comune fu sciolto per infiltrazione mafiosa . Di rilievo il fatto che al momento dell’’arresto di lOVlNE Antonio del 17 novembre 2010, qucst’ultimo aveva con sé dei pizzini, uno dei quali faceva inequivoco riferimento ad un appuntamento per il giorno dopo con il Corvino. Le indagini, iniziate grazie alle intercettazioni ambientali e telefoniche cd alle videoriprese effettuate dai carbonieri di Caserta negli ultimi due anni per la cattura del boss, hanno ricevuto conferme straordinarie dalle dichiarazioni della persona offesa che, esasperata dal tasso di interesse insopportabile (circa l’84 % annuo), si è affidata ai Carabinieri ed ha ricostruito una lunghissima storia di sopraffazioni c intimidazioni, iniziata nel 2002 e proseguita con ben cinque traumatici incontri al cospetto di IOVINE Antonio. La persona offesa ora anche costretta a cedere al boss il suo documento di identità , utile per gli spostamenti del latitante. Lo SCICO ed il GICO di Napoli hanno eseguito anche alcuni decreti di sequestro probatorio, nell’ambito delle attività patrimoniali loro delegate .

Elenco dei fermati

1) CIOFFO Antonio, Casal di Principe il 21).05.1965,

2) CORVINO Vincenzo, Casal di Principe (CE) il 22.02.1954,

3) DE FATIC0 Antonio, a San Marcellino (CLI) il 01.1 1.1966,

4) DIANA BiagiO, nam a San Cipriano d’Avcrsa il 21.02.1965,

5) DIANA Camilla, a Casal di Principe i1 30.08.1974.