La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 14 aprile 2011

AGGUATO ALLA CARRINO ECCO COME SI SONO SVOLTI FATTI

A conclusione di indagini coordinate: da questa Direzione Distrettuale Antimafia e condotte dai Carabinieri dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale: di Caserta sugli efferati omicidi cd i numerosi attentati commessi tra la primavera del 2008 e l’inizio del 2009 in provincia di Caserta dall’ala stragista del clan dei Casalesi", cd. "gruppo Setola ", il Gip presso il Tribunale di Napoli ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro esponenti del commando, capeggiato dallo stesso SETOLA Giuszppe, che la sera del 30 maggio 2008 realizzò un attentato ai danni di CARRINO Maria e della figlia CARRiNO Francesca, nei pressi della loro abitazione in Villaricca (NA). Nella circostanza quest’ultimi rimasta gravemente ferita ma fu salvata grazie ad un immediato intervento chirurgico. L’agguato si inquadra nella “strategia del terrore ", posta in essere dal citato "gruppo Setola ", in danno di testimoni di giustizia, imprenditori, congiunti di collaboratori di giustizia al fine di rafforzare il gruppo Bidognetti (di cui il Setola era reggente in quel periodo storico ) del clan "dei casalesi. Le vittime dell’attentato .erano infatti sorella e nipote di CARRINO Anna, collaboratrice di giustizia, per lungo tempo convivente del capo-clan BIDOGNETTI Francesco.

3. Per Ia vicenda in esame é gia stata condannata con rito abbreviato ad 8 anni di reclusione BlDOGNETTl Gianluca, uno dei figli di Francesco e di CARRINO Anna, mentre è in corso di svolgimento il processo a carico di SETOLA Giuseppe e del collaboratore di giustizia SPAGNUOLO Oreste.

4, Nel corso dell‘indagine, che si è avvalsa, oltre che di attività tecniche che hanno documentato in tempo reale le fasi successive all’agguato , anche delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia SPAGNUOL0 Oreste. AMATRUDI Massimo (componenti anch’essi del gruppo di fuoco che agì quella sera), Dl CATERINO Emilio e TARTARONE Luigi, si è appurato che 1’attentato era strettamente connesso al pentimento di CARRINO Anna. In un primo tempo, Setola aveva deciso di uccidere CARRINO Ugo, fratello di Anna, coinvolgendo aIl’uopo FIORETTO Giosué (convivente di CARRINO Erniliana, altra sorella di Anna) che avrebbe dovuto "portare a dama" il cognato invitandolo ad un appuntamento. ll FIORETTO, non potendo rifiutarsi a quanto ordinato da Setola , fece finta di acconsentire successivamente non si fece più rintracciare dai componenti del gruppo SETOLA che, fortemente risentiti per la irreperibilità , decisero di vendicarsi spostando l’obiettivo dell’agguato sulla convivente di Fl0RE’TT0 (CARRINO Emiliana).

Anche tale scelta non risultò praticabile in quanto PELLEGRIN0 Antonietta (che aveva ricevuto l’incarico di rintracciare CARRINO Emiliana e segnalarne la presenza al Setola nel corso di uno dei sopralluoghi ebbe un incidente stradale alquanto serio con il suo motorino. Alla fine fu scelto proprio di colpire CARRINO Maria e Ia figlia Francesca, utilizzando uno stratagemma che convinse anche BIDOGNETTI Gianluca. in particolare, quest’ultimo (già messo al corrente del progetto omicida), accompagnato da CIRILLO Francesco inteso come "Pasquale cosciafina”", si recò all‘interno del condominio ubicato in Villaricca ove risiedono CARRINO Maria e Francesca e, dopo aver bussato al citofono, le invitò a scendere in strada in quanto simulò che fosse presente personale della DIA che doveva dar luogo urgenti comunicazioni. Per rendere più credibile la richiesta, le autovetture utilizzate dai componenti del commando (SETOLA Giuseppe. LETIZIA Giovanni, CIRILLO Alessandro, SPAGNUOLO Oreste, AMATRUDI Massimo e NAPOLANO Massimilino )erano dotati di lampeggianti in uso alle Forza di Polizia. Appena giunte nell’androne del piano terra , CARRINO Maria, accortosi dell’agguato , riparava all’interno del condominio, cosa che non riusciva alla figlia Francesca, investita dai colpi d'arma sparati dai Killer. Soltanto grazie alla resistenza del portoncino in ferro ubicato all`inizio del passo carrabile. SETOLA e i suoi sodali non sono riusciti a penetrate all’"interno dei condominio per portare a compimento la loro azione delittuosa.

S. Destinatari del provvedimento cautelare notificato in data odierna sono sum: quattro i componenti del gruppo di fuoco. tre dei quali gia detenuti (LETIZIA Giovanni classe 80 , CIRILLO Alessandro classe 76 e NAPOLANO Massimiliamo classe 72) cd uno libero (CIRILLO Francesco cl.’74).