La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 29 marzo 2011

SEQUESTROBIS ALLA MOGLIE DI PEPPE SETOLA- LA MARTINELLI ANCORA NELL'OCCHIO DEL CICLONE

Nuovamente sottoposti a sequestro denaro e preziosi, per un valore complessivo di Euro 100.000, rinvenuti nella disponibilità della moglie di SETOLA Giuseppe, capo dell’“ala stragista” del clan dei casalesi.



Nella mattinata del 29 marzo 2011, i Carabinieri del dipendente Nucleo Investigativo si sono recati in Casal di Principe presso l’abitazione di MARTINELLI Stefania cl.’78, moglie del pluripregiudicato SETOLA Giuseppe cl.'70, capo dell’'ala stragista' del clan dei casalesi, in atto detenuto al regime previsto dall’art. 41-bis dell’Ordinamento Penitenziario presso la casa circondariale di Milano-Opera, e, nel dare esecuzione di specifico decreto emesso dalla DDA di Napoli, hanno sottoposto a sequestro preventivo:
- la somma contante di Euro 9.300;
- 6 orologi (4 marca 'Rolex', 1 marca 'Breguet 3123' e 1 marca 'Bulova');
- 2 anelli in diamanti;
- 2 bracciali mod. 'Tennis' in oro;
- 4 assegni postali importo complessivo euro 6.500.
Nel corso dell’attività di p.g., i militari operanti hanno rinvenuto e sequestrato la somma contante di Euro 9.300, nonché i sottonotati oggetti di valore:
- 6 orologi (4 marca 'Rolex', 1 marca 'Breguet 3123' e 1 marca 'Bulova');
- 2 anelli in diamanti;
- 2 bracciali modello 'Tennis' in oro.
Il valore del materiale sequestrato ammonta complessivamente a circa Euro 100.000.
Il sequestro dei beni sopra indicati, già eseguito in data 24 febbraio 2011, all’esito di una perquisizione domiciliare, per il reato di ricettazione, era stato dichiarato inefficace dal Tribunale del Riesame che ne aveva disposto il dissequestro. Tuttavia, successivi approfondimenti investigativi hanno consentito di appurare che il materiale sequestrato costituiva il reimpiego del danaro provento di attività illecite poste in essere dal SETOLA quale componente prima e reggente poi della fazione Bidognetti (le ipotesi di reato per cui si procede in questo caso sono riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori).
In particolare, i beni oggetto di sequestro erano stati acquistati e detenuti dalla MARTINELLI allo scopo di ostacolarne l’identificazione della provenienza delittuosa. In concorso con i coniugi SETOLA, risulta indagato anche MARTINO Luigi cl.’81 da Casal di Principe, cugino della MARTINELLI, che aveva reimpiegato il danaro di provenienza illecita nella gestione di fatto di un esercizio di generi alimentari in Villa di Briano (CE), successivamente venduto a terzi estranei alle vicende in esame, che avevano corrisposto parte della somma occorrente per l’acquisto dell’attività commerciale mediante i quattro assegni poi sequestrati alla moglie del SETOLA.