La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 22 marzo 2011

SANTA MARIA CV - LA CITTA' VA AMMINISTRATA NON GESTITA DI GAETANO RAUSO

Il modo in cui è stata amministrata la Cosa Pubblica nella nostra città, in questi ultimi anni, è la negazione totale di ciò che ci hanno insegnato sia la Politica!!!

Consigli Comunali farsa, comandati da Sindaci che, per gli effetti di una assurda legge elettorale, hanno gestito la città in modo irresponsabile, tralasciando la cura degli interessi della collettività.

Negli anni in cui ho avuto l’onore di rappresentare gli elettori, ho avanzato tante richieste che avrebbero portato a migliorare la condizione della città e dei suoi abitanti e che, solo per il gusto di contrapporsi a richieste sacrosante e convergenti con gli interessi della città, sono state rigettate perché andavano contro quelli di gruppi economici e di potere che hanno saccheggiato il territorio cittadino e ne hanno determinato l’arretramento economico e morale.

Chiedere di avere lumi sui destini del Tribunale Civile e propugnare la sua sistemazione definitiva ne centro storico, opporsi alla speculazione nell’ex Tabacchificio, chiedere la nomina una commissione di indagini sulle irregolarità commesse in campo edilizio, chiedere la corretta gestione del patrimonio comunale e la valorizzazione delle risorse storiche ed archeologiche della città, cercare di assumere iniziative per il rilancio del commercio e delle attività produttive, per un consigliere comunale desideroso di risollevare le sorti della sua città, era più che doveroso e legittimo.

L’atteggiamento prevaricatorio del Sindaco e dei suoi adepti verso queste proposte ha determinato la mia acerrima opposizione, essendo consapevole,già dei primi mesi di consiliatura, dei veri interessi che muovevano i maggiorenti dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Giudicianni, condizionato dagli stessi poteri e personaggi che avevano determinato il fallimento anche dell’amministrazione Iodice.

All’interno del Consiglio, evidentemente, c’è stato chi non ha voluto far venire a galla problematiche molto delicate che potevano configurare responsabilità penali e patrimoniale connesse alla scorretta gestione della Cosa Pubblica. Per circa quattro anni sono stato costretto a contrappormi ad una maggioranza ribaltonista che ha negato tutto ciò che era stato promesso ai cittadini quando si è proposta all’elettorato. Così, come dimettermi dal PdL è stato un atto dovuto, anche se molto doloroso, quando si è voluto far proprio un progetto già fallito, solo per avallare l’operato ed i desiderata di chi era ed è interessato solo alla speculazioni. Chi intende la Pubblica Amministrazione come un servizio da dare alla collettività e non come un’opportunità di fare soldi, avvalendosi del potere che gli deriva dalla carica che ricopre, non può avallare certe scelte, non può rinnegare ciò che ha denunciato, con tutte le sue forze così come tutto il PdL aveva fatto fino a pochi mesi fa. Tutti avrebbero dovuto denunciare ciò che si crede sia illegittimo, i misfatti che quotidianamente sono stati commessi, il trasversalismo e la finta opposizione di chi ha rinnegato i propri ideali per ottenere qualche misera prebenda. La disonestà intellettuale di chi non ammette che vi possano essere ancora persone oneste che agiscono per l’interesse collettivo e non per quello personale, ha indotto questi meschini personaggi a cercare di sminuire e far passare in secondo piano la mia azione di legittima denuncia. La mia azione è stata sempre improntata, prima alla proposizione di provvedimenti che ritenevo e ritengo giusti e, poi, alla denuncia di fatti e circostanze di cui avevo constatato l’illegittimità. Oggi che la città è chiamata a darsi un nuovo Governo, continuerò a lottare contro questi malfattori per far capire ai sammaritani che è necessario eleggere alla sua guida persone che hanno a cuore la sua rinascita morale, economica e sociale; per far capire che è necessario contrapporsi a coloro i quali hanno come solo interesse continuare a spartirsi le sue spoglie. La battaglia va combattuta fino alla fine, contro questi personaggi, contro la Politica del malaffare,contro le “Mele Marce”, senza paura e nella consapevolezza di avere ogni diritto a portare avanti una battaglia tesa a dare un futuro migliore ai nostri figli.

Gaetano Rauso