La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 19 marzo 2011

SANTA MARIA CV - ECCO LA VERITA' SUL MELORIO

Giovedì sera,  11 marzo,  presso l’aula consiliare si è tenuto l'incontro, organizzato e promosso da Biagio Di Muro a nome delle associazioni cittadine ,  tra i partiti, le associazioni civiche e alcuni dipendenti ospedalieri  per discutere  dell’imminente  smantellamento dell'UTIC  , reparto che sarà dislocato  ad Aversa dove già è presente , all’Ospedale Melorio  dovrebbero rimanere , almeno sulla carta , 6 posti letto di cardiologia . In realtà,  con l’operazione di svuotamento e dislocazione  di professionalità mediche dal locale nosocomio presso quello Aversano ,  difficilmente potrà  essere gestito il reparto di cardiologia che dovrebbe sostituire quello dell’Unità coronarica di emergenza . Il primario dell’Utic , infatti ottenuto il primariato grazie alla creazione dell’Utic al Melorio , ora vorrebbe portare con sé i medici e sicuramente le apparecchiature mediche in dotazione al nostro ospedale  ad Aversa dove gli viene garantita la possibilità di mantenere la propria posizione di privilegio, con la logica conseguenza che in breve la cardiologia dovrà chiudere completamente e con essa il nostro ospedale . Le logiche che oggi determinano , o dovrebbero determinare il mantenimento o la chiusura di presidi ospedalieri è legata alla produttività di queste , e l’Utic è il reparto che da solo produce il 40% dell’attività ospedaliera . Allo stesso modo ci hanno portato via l’ortopedia privandola delle strutture necessarie per poter operare , perché allocate in altri nosocomi, lasciando la sola possibilità di occuparsi di medicazioni e controlli per poi inviare i pazienti per gli interventi in altre strutture ospedaliere con la conseguente perdita di produttività del reparto che è stato quindi oggi perso in favore del nosocomio di Maddaloni dove il dr Mirra svolge attualmente il ruolo di primario .  All'incontro erano presenti oltre al promotore  l’arch. Biagio Di Muro per l’UDC il dr Massimo Di Rienzo e Gaetano Rauso , per il PDL il dr Lorenzo Stellato e Lillino Ventriglia ,  il  PD  Rosida Baia e Enrico Monaco  e l’Avv. Stellato , per Forza del Sud Giovanni De Rosa e per il PSI l’avv . Lugnano , presenti ancora  Gaetano Rauso , Emilia Borgia e Maria Limardi ( Laicamente) , Mariella Uccella ( Rinascita Cittadina) Lello Iorio (I Gladiatori) Peppe Barbato( Il Girasole) l’avv. D’abrosca (S. Maria felix) Giovanni Pimpinella (Centro Città) Emilio Maddaluna (Risveglio Sammaritano) Luigi Rinaldi ( Ass. disoccupati)   e alcuni dipendenti ospedalieri tra i quali il caposala dell'UTIC  ,Valentini . La proposta lanciata dall’arch. Biagio Di Muro  è stata la creazione di un comitato trasversale tra le forze politiche sammaritane per poter evitare la chiusura del reparto e quindi l'emorragia di medici e macchinari , facendo ognuno attraverso i propri rappresentanti pressioni in tal senso .  Il dibattito è stato moderato dal dr. Nicola Cantone ed è stato introdotto dall’arch. Di Muro che ha suggerito di dimenticare in quella sede il dibattito politico relativo alle responsabilità dell’attuale situazione della sanità locale , per potersi dedicare tutti insieme alla salvaguardia di ciò che ancora abbiamo e di salvare e recuperare il salvabile . Proposta che sembra stata ben accolta dagli esponenti politici che hanno preso parte poi al dibattito e che sostanzialmente si sono detti pronti a spendere le proprie energie , anche in sinergia, per la salvaguardia del Melorio , non sono mancati , ovviamente momenti di tensione e recriminazioni che fortunatamente sono stati marginali e non hanno intaccato l’importante impegno unitario che deve essere portato avanti per la città .  A seguito degli interventi del Caposala Valentini e di Maria Limardi si sono concretizzate due proposte  sulle quali doversi  muovere : la prima concernente la possibile soluzione per salvare il reparto in dismissione e cioè insistere affinché non sia sostituito semplicemente dai posti letto di cardiologia ma venga trasformato in  “Emergenza Cardiologica”  in modo da poter continuare ad avere un reparto che abbia funzione di primo soccorso di emergenza e che continui ad essere operativo come lo è stato in qualità di UTIC. La seconda proposta lanciata da Maria Limardi è legata ad  un emendamento della finanziaria del 28 Febbraio  sulla scorta del quale sarebbero state aumentare le asl campane  da 7 a 9 , quindi la regione Campania ha due asl da poter riassegnare ed avendo la provincia di Caserta , così come  quella di Salerno ,  un bacino di utenza di 1milione di abitanti e una sola Asl  si dovrebbe chiedere che una delle nuove asl venga assegnata a Caserta in modo da ottenere anche i relativi finanziamenti che permetterebbero una maggiore spesa per la sanità provinciale  ( Maria Limardi , nel suo intervento  ha anche precisato che la asl ce2 soppressa, era in effetti , quella virtuosa con i bilanci in ordine mentre quella indebitata era quella che ci ha assorbito ed ha così assorbito anche le nostre risorse  comprimendo quindi le nostre possibilità di ottenere fondi per le nostre strutture sanitarie ) Ovviamente  chi potrà e dovrà attivarsi in nome e per conto della nostra città è oggi il Commissario prefettizio dr. Pizzi al quale verrà sottoposta la questione  , questione sollevata pare anche da altri sindaci della Provincia di Caserta . La riunione si è conclusa con la decisione di redigere un documento comune contenente le due proposte che saranno poi portate avanti dai firmatari attraverso i canali di partito di appartenenza , con la speranza che  sottraendo l’Ospedale Melorio alla querelle elettorale e affidandone le sorti a tutti i sammaritani al di là del colore politico si riesca , finalmente , a fare qualcosa di positivo per esso