La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 17 marzo 2011

CONCESSIONI EUROSPIN - IL TRIBUNALE CONDANNA CHI VOLEVA PAGARE I CONSIGLIERI COMUNALI PER IL RILASCIO DEL DOCUMENTO AMMINISTRATIVO

Scandalo Eurospin, il tribunale di santa Maria Capua Vetere assolve Antonio Scarpati per non aver commesso il fatto e condanna Rosario Migliore ed Ignazio gagliardi ad una pena di 4 anni di reclusione , ma derubrica il reato da estorsione con il metodo camorrista . Era il 19 novembre 2009 quando i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di tre persone coinvolte in una vicenda delittuosa che ha visto un imprenditore laziale costretto a versare cospicue somme di denaro per la costruzione della struttura del centro commerciale “EUROSPIN” di Santa Maria Capua Vetere.
Destinatari dell’ordinanza furono il geometra, MIGLIORE Rosario , in servizio presso il Settore Urbanistica della Regione Campania (Ufficio preposto alla prima istruzione delle pratiche relative alla costruzione di strutture da adibire alla grande distribuzione), agendo in concorso con il fiancheggiatore del clan dei casalesi, GAGLIARDI Ignazio, si faceva consegnare dall’imprenditore 50.000 Euro (suddivisi in diversi assegni), millantando che la somma era necessaria a “comprare” alcuni consiglieri comunali di Santa Maria Capua Vetere per agevolare il rilascio della concessione edilizia; inoltre, a costruzione iniziata, i due tentavano di farsi dare dall’imprenditore altri 80.000 Euro, motivando tale successiva richiesta di denaro con la necessità che l’imprenditore si “mettesse a posto” con il clan dei Casalesi;
- il titolare della ditta LA PRECISA traslochi, SCARPATI Antonio, riciclava tre degli assegni (dell’importo complessivo di Euro 25.000) cosnegnati dalla vittima ai suoi estorsori, versandoli in favore di prestanomi al fine di ostacolare il collegamento dei titoli di credito, strumentalizzando la propria attività commerciale.