La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

venerdì 18 marzo 2011

CASERTA - SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE ARRESTATO EXTRACOMUNITARIO


Nella mattinata odierna il personale della Squadra Mobile della Questura di Caserta ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di JOHNSON Mabel, nata in Nigeria il 17.1.1976, residente a Castelvolturno, in relazione al delitto di cui all’art. 12 del D. L.vo nr. 286/98, per avere organizzato l’ingresso in Italia di una connazionale al fine di indurla alla prostituzione, nonché per i delitti di estorsione continuata, induzione e sfruttamento della prostituzione aggravati dal ricorso alla violenza ed alla minaccia.La vittima, ELIX Annabel, anch’ella cittadina nigeriana, appena ventenne, aveva denunciato alla Squadra Mobile di Caserta che, nel 2008, dopo la morte dei genitori, era stata convinta da una sua connazionale a recarsi in Italia dove la JOHNSON Mabel le avrebbe procurato un lavoro, finanziandole anche il viaggio.La ELIX, dopo avere attraversato il Niger e la Libia, dove permaneva 6 mesi e dove subiva ripetute violenze sessuali, a seguito delle quali rimaneva incinta, veniva imbarcata assieme ad altri immigrati su un barcone che raggiungeva Lampedusa e, a seguito di un periodo di permanenza in un centro di accoglienza, veniva trasferita in provincia di Gorizia, dove richiedeva ed otteneva l’asilo politico. In seguito, la ragazza veniva raggiunta in Gorizia dalla JOHNSON, che la portava a CastelVolturno dove la costringeva a prostituirsi, nonostante l’avanzato stato di gravidanza della vittima, per poterle restituire il denaro investito per il suo viaggio in Italia, quantificato nella somma di € 35.000. La ragazza veniva costretta alla prostituzione mediante minacce consistite nel ricordarle il pericolo di morte cui era esposta in caso di disobbedienza, in conseguenza del rito Wodoo al quale era stata sottoposta in patria prima della partenza.Dopo la nascita della figlia, nel dicembre 2008, la ELIX era stata costretta dopo poche settimane a prostituirsi nuovamente fino alla sua fuga nel maggio del 2009.La vittima, dopo essere stata in Veneto e dopo essere stata rintracciata dalla sua sfruttatrice che tentava nuovamente di costringerla a prostituirsi, trovava accoglienza nel centro “Casa Rut” di Caserta, attraverso i cui responsabili richiedeva un permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale e, incoraggiata dagli stessi, denunciava la sua vicenda alla Squadra Mobile.Le indagini successive, corroborate anche dalle dichiarazioni di alcuni testimoni conosciuti dalla vittima durante la sua permanenza a Castelvolturno, permettevano la compiuta identificazione dell’indagata e l’acquisizione a suo carico di gravi indizi di colpevolezza che portavano alla richiesta ed alla emissione del provvedimento restrittivo de quo.