La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 28 febbraio 2011

MADDALONI - VILLAGGIO DEI RAGAZZI NELLA BUFERA - ARRESTATE CINQUE PERSONE PER MALTRATTAMENTI

Questa mattina personale della Squadra Mobile della Questura di Caserta ha dato esecuzione a un’ordinanza con la quale il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta dalla Procura della Repubblica, applicava la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti delle cinque persone di cui all’allegato elenco, ritenute responsabili di gravi reati ai danni di minori ospiti presso la struttura “Il Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni.

IL PROCURATORE DELA REPUBBLICA
DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
CORRADO LEMBO  

 
 
Le persone colpite dal provvedimento cautelare sono:
• quattro educatori in servizio presso la suddetta struttura, indagati per il delitto di maltrattamenti ai danni di minori (di età compresa tra i dodici e i sedici anni);
Sono  Gianluca Panico, Domenico Bellucci e Vincenzo Crisci di Maddaloni, Francesco Edattico di Marcianise   
• una professoressa della scuola media statale del Villaggio dei Ragazzi, Maria Iesu  indagata per abuso sessuale ai danni di due alunni (dell’età di undici anni).
Le delicate indagini, avviate nell’estate del 2009, sono state svolte dalla Squadra Mobile di Caserta e coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Nel corso dell’indagine, l’ascolto di numerosi bambini e adolescenti ospiti del Villaggio dei Ragazzi ha fatto emergere uno spaccato molto triste e sconsolante in relazione alla gestione della struttura e al trattamento che gli educatori riservavano ai minori ivi ospitati. Venivano portate alla luce, infatti, gravi condotte di maltrattamento fisico oltre che psicologico poste in essere da alcuni educatori nei confronti dei ragazzi alloggiati presso la fondazione.
Le dichiarazioni dei minori - ascoltati con l’ausilio di una psicologa - apparivano assolutamente convergenti nella descrizione e nella ricostruzione delle modalità con le quali essi erano stati trattati da alcuni educatori dell’istituto e nella rappresentazione di metodi che - ben lontani dal costituire quella che viene definita semplicemente educazione rigida - integravano invece odiosi atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifesi. Si trattava, infatti, di condotte abituali attuate con l’uso della violenza, fisica e psichica, e mediante la voluta mortificazione delle vittime, che, in alcune occasioni - a seguito delle percosse subite - avevano riportato anche lesioni personali.
La psicologa che aveva assistito all’audizione dei minori, all’esito, redigeva una relazione nella quale si evidenziava il disagio emotivo vissuto dai ragazzi.
Uno degli episodi più inquietanti tra i tanti emersi dalle indagini è quello verificatosi nel corso di una lezione presso la scuola media statale del Villaggio dei Ragazzi nel novembre del 2008, allorquando la professoressa colpita ora dall’ordinanza cautelare, con l’uso della forza fisica, aveva fatto stendere supini sul pavimento due alunni, entrambi di undici anni, e si era seduta dapprima sopra l’uno e subito dopo sopra l’altro, all’altezza dei genitali, e, quindi, aveva iniziato a prodursi in movimenti ondulatori e sussultori tipici di un rapporto sessuale.
Tutte le condotte accertate appaiono ancor più gravi se si considera che la Fondazione “Il Villaggio dei Ragazzi” è un’istituzione di assistenza e beneficenza che ha lo scopo di promuovere iniziative in favore dell’infanzia e della gioventù, per giovani che si trovino in condizioni di necessità materiale, morale ed educativa: i minori ospitati nella struttura provengono da situazioni familiari multiproblematiche, a suo tempo collocati nell’istituto al fine di ricevere adeguata assistenza morale e materiale, e non certo per diventare addirittura vittime di violenza fisica e psichica reiterata da parte di soggetti che, in ragione dei compiti di educatori e/o insegnanti, avrebbero dovuto garantirne la cura, l’educazione e l’istruzione.
Gli indagati, al termine delle formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni gli stessi saranno interrogati dal GIP.