La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 19 febbraio 2011

CASERTA COMMERCIALISTI A CONFRONTO -LA MEDIAZIONE: IL RUOLO DEL COMMERCIALISTA

MODERERA’ RAFFAELE CENICCOLA AVVOCATO GENERALE DELLA CORTE DI CASSAZIONE - Organizzato dall’Ordine di Caserta -






Caserta ( di Ferdinando Terlizzi ) Organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Caserta si terrà martedì 22 febbraio, con inizio alle ore 15, presso il Crowne Plaza ( Ex Area Saint Gobain ), un interessante convegno sul tema: La mediazione: Il ruolo del Commercialista.

Dopo il saluto di Pietro Raucci, Presidente dell’Ordine, di Marco Stabile, Delegato del Consiglio alla Commissione Arbitrato e Conciliazione, Antonio Santagata, Presidente Commissione Arbitrato e Conciliazione dell’Ordine, introdurrà e modererà il dibattito, Raffaele Ceniccola, Avvocato generale della Procura Generale presso la Corte di Cassazione. Sono previsti gli interventi di Crescenzo Soriano, Presidente Adr Network, Organismo di Conciliazione, Docente accreditato al Ministero della Giustizia per la conciliazione, che parlerà sul tema: ”La conciliazione secondo il decreto legislativo del 2010: profili giuridici, prospettive professionali.

Seguirà poi l’intervento di Giuseppe De Biase, Componente Commissione Arbitrato e Conciliazione ODCEC di Caserta che parlerà sul tema delle “Le procedure applicative della disciplina del d.lgs. 28/2010”; seguirà Felice Ruscetta, Consigliere con delega alla Conciliazione del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili tratteggerà un profilo dello Stato di attuazione della legge del 2010 ed il ruolo del Consiglio Nazionale.

La mediazione è una procedura di risoluzione delle controversie in base alla quale un terzo imparziale (il mediatore) assiste le parti in conflitto per individuare la soluzione ottimale del problema e giungere ad un accordo vantaggioso per entrambe. Il recente decreto legislativo n. 28 del 4 marzo 2010, recependo la Direttiva Comunitaria 52/2008, ha disciplinato questo importante istituto giuridico per le controversie civili e commerciali; in particolare l’articolo 5, comma 1, prevede quale “condizione di procedibilità della domanda giudiziale” l’esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione per le controversie in materia di condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti, da responsabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità, contratti assicurativi, bancari e finanziari.

Le relative norme saranno ( la proroga di sei mesi, decretato l’altro giorno, riguarda però, soltanto le controversie per il risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti e delle controversie dei condomini ) esecutive dal 21.3.2011.

Obiettivo del Ministero della Giustizia è quello di “deflazionare” l’arretrato in materia civile e commerciale (oltre 5.000.000 di contenziosi) delegando alla conciliazione stragiudiziale ed ai professionisti conciliatori la risoluzione di parte di tali controversie pendenti, oltre, naturalmente, a creare un argine all’emergere di nuovi contenziosi giudiziari. Il Convegno vuole mettere in luce lo stato dell’arte della riforma nata con il D. Lgs 28/2010 e le prospettive professionali per i commercialisti che si dedicheranno a tale attività; vuole altresì dare un contributo alla diffusione della cultura della conciliazione quale strumento alternativo e non sostitutivo della giustizia ordinaria, perché questa rivoluzione prima che normativa dovrà essere culturale e dovrà ricevere il contributo di tutti