La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 28 febbraio 2011

PER RICORDARE SALVATORE MEROLA - DOMANI SERA ALLE ORE 19,15 AI SALESIANI DI CASERTA PER IL TREGESIMO - IN ANTEPRIMA ECCO IL RICORDO CHE SARA' DISTRIBUITO

MADDALONI -ARRESTATE CINQUE PERSONE PER MALTRATTAMENTI VERSO FANCIULLI E VIOLENZA SESSUALE IN DANNO DI MINORI OSPITATI PRESSO LA FONDAZIONE IL “VILLAGGIO DEI RAGAZZI” DI MADDALONI (CE) .

Nelle prime ore di stamane, la Squadra Mobile di Caserta ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Santa Maria C. V. su richiesta della Procura sammaritana, che dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti di 5 persone, 4 educatori ed una insegnante del “Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni, a vario titolo ritenuti responsabili del reato di maltrattamenti verso fanciulli, di lesioni aggravate e, per la sola maestra, di violenza sessuale aggravata, commessi in danno di alcuni minori, di età compresa tra gli 11 ed i 16 anni, ospitati dalla nota fondazione, amministrata dalla Congregazione dei “Legionari di Cristo”.

Gli arrestati sono:



1. BELLUCCI Domenico, nato a Maddaloni (CE) il 15.10.1955, ivi res., educatore;

2. CRISCI Vincenzo, nato a Maddaloni (CE) il 27.03.1981, res. a S. Maria a Vico (CE), educatore;

3. EDATTICO Francesco, nato a Marcianise (CE) il 28.12.1958, ivi res., educatore;

4. PANICO Gianluca, nato a Maddaloni (CE) il 23.05.1978, res. in Caserta, educatore;

5. IESU Maria, nata a Salerno il 06.04.1974, res. in Caserta, insegnante.



Le delicate indagini, avviate dalla Squadra Mobile di Caserta nel luglio del 2009, hanno permesso di svelare l’abituale ricorso da parte di taluni educatori a metodi umilianti e violenti nei confronti dei ragazzi ospitati a convitto nella struttura.

In particolare, attraverso l’escussione di numerosi testimoni e delle vittime accertate, è stato possibile appurare come i giovanni fossero continuamente oggetto di epiteti ed appellativi ingiuriosi ed offensivi e, nel caso manifestassero ribellione ed insofferenza a tali vessazioni, venivano percossi anche in modo selvaggio al punto che in alcune circostanze erano costretti a ricorrere alle cure ospedaliere.

Peraltro, le indagini sono state rese difficili anche dallo stato di soggezione e di disagio psichico dei fanciulli e dei genitori, alcuni dei quali, consapevoli delle vicende in argomento, venivano indotti a non denunciare alcuni gravi episodi che vedevano come protagonisti alcuni degli educatori arrestati, i cui metodi erano noti, anche perché due di essi, BELLUCCI ed EDATTICO, risultavano già indagati in passato per episodi analoghi.

Proprio il BELLUCCI, peraltro, è indagato per due episodi di lesioni personali, riscontrati oggettivamente anche attraverso l’acquisizione di referti medici, nei confronti di due ragazzi colpiti con inaudita violenza, uno dei quali scaraventato per le scale, mentre il secondo veniva colpito così violentemente con uno schiaffo da sbattere con la nuca contro un armadio con conseguente ferita lacero contusa al capo.

Nel primo caso, la madre della vittima fu dissuasa a non denunciare la vicenda, mentre nel secondo episodio, la giovane vittima fu convinta a mentire sulle cause della ferita ai medici del Pronto Soccorso di Maddaloni che gli applicariono dei punti di sutura.

Comunque, le dichiarazioni dei numerosi ragazzi escussi, sempre con l’ausilio di qualificati psicologi, sono risultate coerenti e convergenti nel descrivere i metodi degli educatori arrestati, i quali erano soliti appellare i frequentatori del convitto in modo mortificante ed umiliante ( “handicappato, cemo, bestie, animali, porci”), ricorrendo alla violenza fisica, anche spropositata, in risposta ad ogni tentativo di ribellione a tali continue vessazioni.

Inoltre, si è accertato che i giovani erano costretti, per punizione, talvolta anche gratuitamente, a restare in piedi per ore o a sedere su sgabelli scomodi e privi di spalliere quando guardavano la tv, o, ancora, ad aspettare il turno per fare la doccia scalzi e nudi, con porte e finestre aperte anche d’inverno.

Peraltro, le indagini si sono rivelate difficili anche per il forte disagio psichico manifestato dalle giovani vittime, alcune delle quali tuttora frequentano la fondazione, coinvolte in episodi di violenza anche recenti. Esse, infatti, temevano, in caso di collaborazione, le rappresaglie degli educatori che si vantavano dell’inutilità di eventuali denunce dei loro metodi perché non sarebbe stati creduti.

Più inquietante appare l’episodio per la quale è stata arrestata IESU Maria, professoressa della scuola media statale del “Villaggio dei ragazzi”.

La donna, nel novembre 2008, nel corso di una lezione, costringeva con la forza due alunni di 11 anni a stendersi supini sul pavimento e, dopo essersi seduta su di entrambi all’altezza dei genitali, faceva movimenti ondulatori e sussultori tipici di un rapporto sessuale, costringendoli così a subire un atto sessuale. Il disagio manifestato da una delle giovani vittime, allorchè veniva escussa dalla Sezione Minori della Squadra Mobile alla presenza di uno psicologo, era tale che il ragazzo, per l’imbarazzo, non riusciva a raccontare l’episodio e si limitava a scrivere su un foglio i comportamenti della professoressa.

SANTA MARIA CV - IL CIRCOLO RISVEGLIO CHIEDE UN INCONTRO CON IL COMMISSARIO STRAORDINARIO

Al Commissario Straordinario

S.E. il Prefetto dott.Luigi Pizzi

comune di Santa Maria C.V.

Oggetto: Richiesta di incontro sulla problematica della nuova Legge Regionale sul Piano Casa.

Chiarissimo sig. Prefetto,

Un anno fa, una netta presa di coscienza che interessò trasversalmente la maggioranza dei componenti del Consiglio Comunale di Santa Maria Capua Vetere evitò che si ponesse mano alla più grossa speculazione edilizia della storia della città.Un mio deciso e preciso intervento risvegliò quello che era rimasto delle coscienze di molti consiglieri che, trasversalmente, impedirono che si approvasse una delibera di Consiglio che avrebbe permesso la costruzione di migliaia di alloggi nella nostra città, avvalendosi della L.R. 19/2009, attuativa del Piano Casa berlusconiano. In zone agricole o similari si voleva permettere l’edificazione di case che sarebbero servite solo ad investire capitali di dubbia provenienza ed a permettere l’ulteriore scempio di un territorio che è già stato abbondantemente dilaniato dagli speculatori. La tavola numero 3 di quella delibera fu bocciata tra le proteste veementi di coloro che sono al soldo di coloro che intendevano ed intendono solo appropriarsi ulteriormente di una città e renderla un dormitorio senza alcuna prospettiva di sviluppo economico e sociale.Oggi, dopo l’approvazione della nuova Legge Regionale, siamo di fronte ad un nuovo e più grave pericolo: la riproposizione di quei progetti, aggravata dalla possibilità di trasformare suoli agricoli ed industriali in edificabili ed al possibile cambio di destinazione di edifici costruiti in difformità della destinazione prevista dal P.R.G.Se non intervenisse una decisone chiara ed inconfutabile, in linea con quella che fu assunta responsabilmente un anno fa, potremmo assistere al completo disastro, alla speculazione più sfrenata, alla costruzione di migliaia di inutili appartamenti ed alla conseguente preclusione di ogni possibilità di ricevere attività industriali, artigianali e commerciali in zone ad esse destinate, unica speranza per l’economia cittadina e per il futuro dei giovani. Oggi la Politica è assente e, prima che saranno celebrate le elezione del prossimo maggio, sarà necessario dettare gli indirizzi per individuare aree ove sarà possibile applicare ciò che prevede la Legge Regionale sul Piano Casa. Lei, dr. Pizzi, da persona perbene e cosciente delle proprie prerogative, non potrà non dare seguito alla volontà del Consiglio Comunale che permise solo la riqualificazione di aree, quali il Campo Sorbo e quella ove è prevista la nuova Caserma dei Carabinieri. Le Associazioni, i Partiti (una volta tanto facciano vedere che esistono), le parrocchie e tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Santa Maria, hanno il dovere di intervenire e fare sentire chiara ed inequivocabile la propria voce al fine di evitare un disastro dal quale la nostra comunità non potrà mai più risollevarsi. “Santa Maria ha bisogni di posti di lavoro, di implementare le attività turistiche, industriali, artigianali e commerciali; Santa Maria ha bisogno di aggiustare le sue scuole e le sue strade; Santa Maria ha bisogno di trovare una sede idonea e centrale per il Tribunale Civile e di far rivivere il centro storico, non di case. Le verità che furono dette in quel Consiglio per destare coscienze, da troppo tempo sopite, sono sempre attuali e ci chiamano tutti a raccolta, affinchè si intervenga e si mantengano inalterate quelle decisioni che furono adottate nell’intesse della città e che alcuni sperano siano ribaltate nell’assenza della Politica. Alla luce di quanto sopra enunciato, Le chiedo, anche a nome delle altre Associazioni presenti sul territorio e della società civile, un incontro per discutere di questo importante problematica, al fine di addivenire ad una risoluzione che vada nell’interesse del territorio e della collettività e le sottopongo una bozza di deliberazione che Lei, dall’alto della sua conoscenza dei procedimenti amministrativi, potrà migliorare e adattare al corretto spirito della Norma.

In attesa di un suo gentile riscontro, porgo cordiali saluti.



Santa Maria C.V., 28.2.2011

Il responsabile del Circolo “Il Risveglio”

Gaetano Rauso

CESA- RITORNA LIBERO MARITO ACUSATO DI LESIONI E MALTRATTAMENTI - ANNULLATA L'ORDINANZA

Cesa
Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza con la quale il Gip di S. Maria C.V. aveva aggravato la misura a carico di Antonio Marziale, 28 anni di Cesa, accusato di lesioni, maltrattamenti e stalking a carico della moglie.

Alla fine di novembre questi fu destinatario di una ordinanza cautelare con la quale gli veniva impedito, in sostanza, di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie, che abita a Lusciano. A fine gennaio una nuova ordinanza aveva colpito Marziale, con l’applicazione degli arresti domiciliari, quale aggravamento della precedente misura, in quanto aveva effettuato, ad inizio anno, una telefonata di minacce alla moglie, in prossimità dell’udienza di separazione.

La difesa del giovane, rappresentata dall’avvocato Enzo Guida, aveva impugnato questo provvedimento, dinanzi al Tribunale del Riesame di Napoli, contestando il provvedimento, ritenendolo illegittimo.

In sostanza il legale dell’imputato sosteneva che, non essendovi stata una violazione delle prescrizioni della misura, non poteva essere aggravato il regime cautelare e quindi applicata la misura degli arresti domiciliari. Tesi sposata in pieno dal Tribunale della libertà di Napoli che ha scarcerato il giovane, ritenendo assolutamente illegittimo il provvedimento adottato dal Gip di S. Maria C.V, dott. De Chiara.

Restano pesanti le accuse nei confronti di Marziale che, secondo i capi di imputazione formulati a suo carico, è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia, stalking, lesioni volontarie nonché di calunnia.

L’indagine è scattata dopo che la moglie del Marziale ha sporto una serie di denunce per maltrattamenti nei confronti del marito. I carabinieri di Lusciano hanno poi espletato tutte le indagini e gli accertamenti, ascoltando i diversi testimoni, avendo a disposizione una serie di riscontri alle affermazioni della persona offesa. La vittima ha raccontato di essere stata, negli anni, in modo ripetuto oggetto di continue aggressione, violenze, ingiurie. Inoltre, dopo la separazione di fatto tra i due, il Marziale avrebbe iniziato ad avere comportamenti persecutori, per tale ragione vi sarebbe stata poi anche l’accusa di stalking. Nel frattempo è stato anche fissata l’udienza preliminare, che si terrà il prossimo 10 marzo dinanzi al Gup del Tribunale di S. Maria C.V. dott.ssa Amodeo.

CONTINUERANNO A VOLARE I COLOMBI VIAGGIATORI DI MONTUORI A CASERTA

Caserta ( di Ferdinando Terlizzi ) – La “Columbia Livia varietà domestica”, di proprietà di Gaetano Montuori, da Caserta, potrà continuare nella sua antichissima attività sociale, agonistica e di servizio, con l’utilizzo dei “piccioni viaggiatori”, sia per le manifestazioni sportive, che per il recapito della posta il cosiddetto servizio “Voyageurs”. E’ quanto ha stabilito il Tar della Campania ( Presidente Vincenzo Cernese, giudici Gabriele Nunziata e Sergio Zeuli - estensore ) con una sentenza ottenuta in seguito ad un ricorso intentato dall’Avv. Prof. Ciro Centore nell’interesse del Montuori che si era visto bloccare l’attività della sua colombaia per l’assurda ordinanza del comune di Caserta. Il mondo dei piccioni viaggiatori è in mondo affascinante, misterioso che appassiona moltissima gente, specialmente per lo studio del cervello, il cervello appunto di un “uccello” intelligente, ( addirittura sperimentato anche dalla CIA, per fini strategici e di spionaggio ) ma nonostante ogni sforzo, oggi, ancora non si compreso come facciano gli animaletti a percorrere, a velocità elevatissime, chilometri e chilometri ritornando poi al luogo di partenza senza perdersi nell’immensità del cosmo. Ecco in breve la storia casertana. “Il Montuori – ha sostenuto il prof. Centore nella sua difesa – è iscritto alla Federazione Nazionale dei titolari di “colombaia” per “colombi viaggiatori”, da circa trenta anni, ed ha, in Caserta, in un fabbricato di sua proprietà, sito alla Via Marchesiello, una colombaia con colombi viaggiatori, per fini sportivi / amatoriali e da affezione.
La colombaia ha una piena idoneità, dal punto di vista dell’igiene e della cura e, come tale, non ha determinato giammai alcuna lamentela e alcuna restrizione, tanto è vero che, anche di recente, ed esattamente alla data dell’11/4/2010, senza preavvertenza alcuna, è sopravvenuto un accertamento / sopralluogo, da parte della ASL Caserta 1/ Distretto 25 / Unità Operativa Veterinaria, tesa a verificare lo stato dei luoghi. E in questa circostanza l’intervento, stando al verbale degli Ispettori sanitari, la Unità Veterinaria ha avuto a verificare – la regolarità di ogni cosa, in seguito ad esposto (anonimo) verosimilmente da “vicini di casa”, non abitanti.
“Al momento del sopralluogo - ha spiegato il prof. Centore – “ i colombi erano circa settanta, tutti “muniti di anelli identificativi”, fissi ed inviolabili, così come si evinceva da un altro anello con il numero di identificazione e l’appartenenza al ricorrente e con la indicazione anche del numero telefonico dello stesso. Il sopralluogo dei vigili inoltre accertava che la colombaia era posta “all’ultimo piano” – sottotetto, e risultava essere di circa 120 mq., e composta da due voliere contenenti i 70 colombi muniti di una uscita; che la colombaia risultava altresì illuminata; che non si avvertivano odori sgradevoli e che le voliere risultavano munite di lettiere di norma.

Alla stregua dei risultati ispettivi – ha detto ancora Centore nel suo esposto al Tar - “appariva arbitrario e gravato da eccesso di potere per illogicità e devianza di potere il provvedimento di chiusura della colombaia ordinata dal Sindaco Nicodemo Petteruti”.

Il Tar, come detto, con sentenza depositata l’altro giorno, ha ripristinato nella giusta misura le cose, condannando addirittura il Comune alle spese che si era costituito in giudizio, chiedendo la conferma dell’ordinanza di chiusura. Il Comune di Caserta era assistito dagli avvocati Pasquale Fiorillo e Luigi Di Matteo.

SAN CIPRIANO D'AVERSA - SEQUESTRATA DISCARICA CON RIFIUTI PERICOLOSI DAI CARABINIERI DI CASAL DI PRINCIPE

A seguito di controlli disposti nel fine settimana dalla compagnia carabinieri di casal di principe volti a contrastare i reati ambientali, i militari della stazione carabinieri di san cipriano d’aversa (ce), in via santa maria del carmine del comune di san cipriano d’aversa hanno sequestrato un terreno di circa 6.000 mq che era stato adibito a discarica di rifiuti pericolosi. In particolare i militari operanti, con ausilio di personale dell’arpac, hanno  accertato la presenza di rifiuti sversati e compattati sull’intera superficie del terreno, composti da materiali di risulta edile, eternit, copertoni di autovetture, elettrodomestici dismessi. La proprietaria del terreno  e’ stata deferita in stato di liberta’ poiche' si e’ resa responsabile di deposito incontrollato di rifiuti ed attivita’ di gestione di rifiuti non autorizzata..

MARCIANISE - RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE ARRESTATO GIOVANE DI GRUMO NEVANO

Nella decorsa notte i carabinieri della compagnia di santa maria capua vetere hanno arrestato in flagranza paciolla gaetano cl.’ 82 e residente a grumo nevano (na) poiche’ resosi responsabile di resistenza a pubblico ufficiale.

Predetto nella tarda serata, nel transitare nella zona a.s.i. Di marcianise a bordo della propria autovettura, non ottemperava all’alt intimatogli dai militari dell’aliquota radiomobile dandosi successivamente alla fuga nel centro abitato di marcianise.

Dopo un breve inseguimento i militari operanti, giunti all’altezza del locale cimitero, in un tratto di strada a scarsa circolazione stradale, riuscivano a bloccare il veicolo ed a trarre in arresto il citato paciolla.

La breve fuga del paciolla solo per caso e per la prontezza dei militari impegnati non ha coinvolto altre vetture o pedoni. Il soggetto fermato e’ stato immediatamente sottoposto ad esami alcolemici da cui emergeva che lo stesso era alla guida del veicolo avendo un tasso alcolemico pari a 1,26 g/l. L’arrestato poco dopo ha poi spiegato di essere scappato al momento del controllo poiche’ stava guidando senza patente gia’ sospesa per un anno a seguito di una precedente denuncia per guida in stato di ebbrezza, violazione commessa nello scorso mese di ottobre 2010.

L’arrestato e’ stato associato al carcere di santa maria capua vetere.

MADDALONI - VILLAGGIO DEI RAGAZZI NELLA BUFERA - ARRESTATE CINQUE PERSONE PER MALTRATTAMENTI

Questa mattina personale della Squadra Mobile della Questura di Caserta ha dato esecuzione a un’ordinanza con la quale il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta dalla Procura della Repubblica, applicava la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti delle cinque persone di cui all’allegato elenco, ritenute responsabili di gravi reati ai danni di minori ospiti presso la struttura “Il Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni.

IL PROCURATORE DELA REPUBBLICA
DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
CORRADO LEMBO  

 
 
Le persone colpite dal provvedimento cautelare sono:
• quattro educatori in servizio presso la suddetta struttura, indagati per il delitto di maltrattamenti ai danni di minori (di età compresa tra i dodici e i sedici anni);
Sono  Gianluca Panico, Domenico Bellucci e Vincenzo Crisci di Maddaloni, Francesco Edattico di Marcianise   
• una professoressa della scuola media statale del Villaggio dei Ragazzi, Maria Iesu  indagata per abuso sessuale ai danni di due alunni (dell’età di undici anni).
Le delicate indagini, avviate nell’estate del 2009, sono state svolte dalla Squadra Mobile di Caserta e coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Nel corso dell’indagine, l’ascolto di numerosi bambini e adolescenti ospiti del Villaggio dei Ragazzi ha fatto emergere uno spaccato molto triste e sconsolante in relazione alla gestione della struttura e al trattamento che gli educatori riservavano ai minori ivi ospitati. Venivano portate alla luce, infatti, gravi condotte di maltrattamento fisico oltre che psicologico poste in essere da alcuni educatori nei confronti dei ragazzi alloggiati presso la fondazione.
Le dichiarazioni dei minori - ascoltati con l’ausilio di una psicologa - apparivano assolutamente convergenti nella descrizione e nella ricostruzione delle modalità con le quali essi erano stati trattati da alcuni educatori dell’istituto e nella rappresentazione di metodi che - ben lontani dal costituire quella che viene definita semplicemente educazione rigida - integravano invece odiosi atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifesi. Si trattava, infatti, di condotte abituali attuate con l’uso della violenza, fisica e psichica, e mediante la voluta mortificazione delle vittime, che, in alcune occasioni - a seguito delle percosse subite - avevano riportato anche lesioni personali.
La psicologa che aveva assistito all’audizione dei minori, all’esito, redigeva una relazione nella quale si evidenziava il disagio emotivo vissuto dai ragazzi.
Uno degli episodi più inquietanti tra i tanti emersi dalle indagini è quello verificatosi nel corso di una lezione presso la scuola media statale del Villaggio dei Ragazzi nel novembre del 2008, allorquando la professoressa colpita ora dall’ordinanza cautelare, con l’uso della forza fisica, aveva fatto stendere supini sul pavimento due alunni, entrambi di undici anni, e si era seduta dapprima sopra l’uno e subito dopo sopra l’altro, all’altezza dei genitali, e, quindi, aveva iniziato a prodursi in movimenti ondulatori e sussultori tipici di un rapporto sessuale.
Tutte le condotte accertate appaiono ancor più gravi se si considera che la Fondazione “Il Villaggio dei Ragazzi” è un’istituzione di assistenza e beneficenza che ha lo scopo di promuovere iniziative in favore dell’infanzia e della gioventù, per giovani che si trovino in condizioni di necessità materiale, morale ed educativa: i minori ospitati nella struttura provengono da situazioni familiari multiproblematiche, a suo tempo collocati nell’istituto al fine di ricevere adeguata assistenza morale e materiale, e non certo per diventare addirittura vittime di violenza fisica e psichica reiterata da parte di soggetti che, in ragione dei compiti di educatori e/o insegnanti, avrebbero dovuto garantirne la cura, l’educazione e l’istruzione.
Gli indagati, al termine delle formalità di rito, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Nei prossimi giorni gli stessi saranno interrogati dal GIP.



domenica 27 febbraio 2011

INCHIESTA – LA NORMATIVA SULLA SICUREZZA NELLE SCUOLE A SANTA MARIA CAPUA VETERE E’ UN OPTIONAL. GLI EDIFICI CHE RIMANGONO SONO TUTTI COSTRUITI PRIMA DELLA SECONDA REPUIBBLICA

Lo sapevate che dal 1999 nessuna scuola è stata costruita secondo le regole della normativa sulla sicurezza nella città di Santa Maria Capua Vetere e che dico anche in provincia di Caserta ?

Apparrà strano, ma nessun nuovo progetto è stato presentato dal 1999 e forse anche prima del 1996 per costruire un edificio sicuro per i nostri figli . I palazzi storici nel centro delle città della provincia di Caserta adibiti a scuole già da un trentennio prorogano di anno in anno un piano sicurezza che per certi versi rimane un punto interrogativo anche per chi lo fa perché ci sono luci ed ombre .

Appare strano anche che una città come Santa Maria Capua Vetere dove giungono studenti in maggior parte dall’interland dell’agroaversano e dai comuni limitrofi quali appunto Portico, Macerata Campania , Curti, San Tammaro , San Prisco, stiamo parlando di un utenza che può essere paragonata a quella di tutta la città di Caserta, superi di molto la utenza base che può contenere quella della città di Santa Maria Capua Vetere. Ma allora c’è una emergenza ? Esatto , una emergenza che non è mai stata al centro di numerose riunioni sia scolastiche che amministrative. In sintesi la scuola e in particolare quella d’obbligo, secondo alcuni , non è mai stata interessata, anzi gli edifici sono tutti integri e funzionanti . Non è una battuta sarcastica, ma secondo “gli estramministratori” ( Ex amministratori ) è più importante costruire palazzi che scuole o addirittura università .

Ma una domanda sorge spontanea, il tanto decantato piano casa che è stato approvato prevede che la città di adoperi affinchè le scuole sul territorio siano funzionanti a tal punto da coprire proporzionalmente le famiglie che vi risiedono con i ragazzi che la compongono.

In conclusione . Sabato mattina un genitore si è recato a scuola ad accompagnare il figlio presso una scuola d’obbligo ed ha accertato che nella classe del figlio i riscaldamenti non funzionavano , anzi il tepore era fioco e tra il corridoio dello stabile abbastanza riscaldato e la classe di appartenenza vi era uno scompenso di circa 15 gradi centigradi . Fatemi capire adesso ma il provveditorato agli studi di Caserta prima di iniziare l’anno scolastico non fa un sopralluogo con i tecnici del comune per accertarsi che tutto proceda secondo i crismi necessari ?

NICOLA COSENTINO- “A SANTA MARIA FUORI I RIBALTONISTI , I CANDIDATI DOVRANNO ESSERE GENTE NUOVA E PULITA” .

Non c’è nulla da fare il coordinatore regionale della Pdl in Campania Nicola Cosentino è più che mai convinto e già ha emanato le direttive a tutte quelle persone che fanno parte del popolo della libertà e si considerano uomini e personaggi base per vincere le elezioni nei comuni di Caserta, Santa Maria Capua Vetere e Capua.  In special modo a Santa Maria Capua Vetere dove un ribaltone quasi squallido ha tenuto testa ad una politica amministrativa sammaritana, la quale ha conosciuto soltanto problemi dal giorno in cui ha creduto nel salto della quaglia . Già, molti di loro e mi riferisco ai consiglieri comunali che erano dall’altra parte della sponda e cioè nel centrosinistra quando il centro destra ha suggellato il successo alle regionali dello scorso anno, hanno cambiato casacca trasferendosi da una parte all’altra sfidando quello che è il pudore politico . In parole povere si sono buttati in una coalizione dove potevano continuare i loro interessi, ma hanno trovato la porta sbarrata . La frase riportata nel titolo è stata affermata nel corso di un incontro e cioè qunado un gruppo di sostenitori del  centro destra è stato a colloquio con il coordinatore regionale.  

Ecco perché il coordinatore regionale ci vuole veder chiaro ed ha congelato coloro che non hanno sufficientemente portato avanti il discorso politico amministrativo del centro destra che fino a qualche giorno non vedeva una luce nuova a cui si poteva affidare. La nuova luce c’è ed è il coordinatore cittadino Nicola Garofalo e sta operando affinché il partito possa vincere le elezioni amministrative 2011.


sabato 26 febbraio 2011

EMPIA BILANCIA DI GIUSEPPE GAROFALO ATTRAE LA CASERTA LETTERARIA , SCOLASTICA E QUOTIDIANA .GRANDE SUCCESSO ALLA MONDADORI

Caserta - E’ stato veramente un pubblico delle grandi occasioni, quello dell’altro giorno presso la libreria Mondadori di Caserta, per festeggiare Giuseppe Garofalo, in occasione della presentazione della sua ultima fatica letteraria “L’Empia Bilancia”, con sottotitolo “Tosatori di Monete e di Giustizia”. Ad organizzare l’’incontro, il vero animatore della serata, l’avvocato penalista Gennaro Iannotti ( eletto recentemente ai vertici della Camera Penale del Tribunale di S. Maria C.V. ) che ha moderato l’interessante dibattito che ne è scaturito.

Dopo una breve introduzione l’avv. Iannotti ha dato la parola al Dott. Antonio Pepe, Presidente della Sezione Penale del Tribunale di S. Maria C.V., il quale avendo approfondito la lettura del libro ha dato una sua interessante versione della versatilità ed acutezza con la quale l’avvocato Garofalo, usando il suo famoso “pendolo letterario”, ha confrontato la giustizia del regno di Napoli ( 1747 epoca del processo a Gaspare Starace, cassiere capo del Banco dello Spirito Santo accusato di reato monetario, processato e condannato a morte ) con quella attuale.

Interessanti e pregni di spunti, spesso polemici sulla giustizia, sui pentiti, sugli scandali monetari e sui diversi trattamenti ( allora il reato monetario prevedeva la pena di morte ) sono stati gli interventi del Sen. Tamì Ventre e del Dott. Vincenzo Gisondi ( promotore finanziario dell’UBI Banca Private Investment – Filiale di Caserta ), contributi che saranno poi pubblicati integralmente ( del cui lavoro, come sempre, con competenza e discrezione si sta occupando la Sediver di Caserta ). Dopo i rituali ringraziamenti dell’autore c’è stato un “fuoriprogramma” con l’intervento del Dr. Filippo Ferrucci, magistrato tributario che ha raccontato una sua personale esperienza giudiziaria.

Nella sala della Mondadori erano convenuti gli avvocati: Carlo Marino, Ubaldo Greco, Adolfo Russo, Pasquale Iannotti, Rita Lombardi, Barbara Daco, Dario Pepe, Amedeo Polverino, Nadia Di Marco, Antonello Fabbrocile, Antonio Palmiero, Antonio Papa e Rossella Calabritto; i dottori: Ugo Palladino, Pasquale Manzo, Lello Menditto, Francesco Capobianco, Antonio Fusaro, Teresa Raiola, Vincenzo Palmieri, Mario Farina, Luigi Gisondi e Piero Gabriele; il Prof. Giorgio Iazeolla; l’ing. Fulvio Cappello, l’Ins. Carmela Apollaro, le Proff.Stefania Modestino, Rita Lombardi e Miresa Manganiello; i giornalisti: Antonio Arricale, Beatrice Crisci, Biagio Salvati, Ferdinando Terlizzi e Mauro Nemesio Rossi; il Gen. Carmine Naddeo e signora, il poeta Bernardino Vigliotti






ATTIVITA' COMMISSARIATO DI SANTA MARIA CV C'E' UN PICCOLO PROBLEMA CI SONO I CONTROLLI

Negli ultimi giorni sono stati assicurati particolari servizi di controllo del territorio da parte degli Agenti del Commissariato di P.S. di S. Maria C.V., nelle zone dove maggiormente vengono perpetrati fatti criminosi.

Nel corso dei tali servizi, che si sono concretizzati in numerosissimi posti di controllo, identificazione di un elevato numero di persone, con perquisizioni personali e veicolari sul posto, nonché varie perquisizioni domiciliari, sono state deferite alla Procura della Repubblica le sotto indicate persone:

- P. A. di anni 29, dimorante in Curti, per lesioni, minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale;

- C. F. di anni 30, residente in Curti, per guida senza patente, perché mai conseguita;

- S. V. di anni42, residente in San Tammrao, per truffa e falso;

- D. R. C., di anni 53, dimorante in Caserta, per porto abusivo di coltello con una lunghezza complessiva di 22 cm. L’arma è stata sequestrata:

- V. F., di anni 22, dimorante in San Tammaro, per oltraggio a Pubblico Ufficiale;

- D. M., di anni 32, sorvegliato speciale della P.S. con obbligo di dimora in S. Maria C.-v., in quanto sorpreso in compagnia di persone con precedenti di polizia;

- L. P., di anni 45 e M. F.,, di anni 42, per falsa testimonianza resa dinanzi al Giudice di Pace, dove avevano testimoniato, alcuni mesi addietro, in ordine ad un sinistro stradale;

- M. F., di anni 47, dimorante in San Prisco, per essere stato sorpreso, durante un posto di controllo, alla guida di una autovettura sottoposta a sequestro;

- T. D., di anni 20, D. R., di anni 23, entrambi dimoranti in S. Maria C.V., e M. E., di anni 24, dimorante in Casapulla, per percosse, ingiurie e minacce in danno di un giovane di S. Maria C.V.
Numerosi sono stati i controlli alle persone sottoposte agli arresti domiciliari ed alla Sorveglianza Speciale della P.S.., residenti nel territorio di competenza del Commissariato.Altrettanti numerosi sono stati, infine, le verifiche amministrative effettuate ad esercizi pubblici della zona, con l’identificazione degli avventori e con l’elevazione di alcune contravvenzioni nei confronti dei titolari per alcune violazioni riscontate.



CASERTA - FEDERRMOTO C'E' IL PRIMO RADUNO


La premiazione dei campioni regionali 2010 di motociclismo si è svolta quest’anno per la prima volta in provincia di Caserta nel prestigioso scenario del complesso monumentale del Belvedere di San Leucio, dove sono convenuti centinaia di appassionati delle due ruote dall’intera Campania. A fare da padrino alla manifestazione il Presidente della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, accompagnato dal consigliere federale per l’area Sud Antonello Bitetti, che sono stati accolti dal presidente regionale della Federmoto Antonino Schisano e dal presidente provinciale del Coni Michele De Simone.

La cerimonia, organizzata con il concreto apporto della Concessionaria Husqvarna-Fuorigiri e del Centro Dieffe Tim di Caserta, è stata condotta da Valerio Greco, consigliere regionale della Federmoto, che ha presentato al folto uditorio gli illustri ospiti, in particolare il presidente federale Sesti che, nel suo intervento, ha esaltato il crescente ruolo della Campania, dei suoi piloti e dei suoi moto club, sempre più competitivi nelle varie specialità delle due ruote. Ha fatto seguito Antonino Schisano, Presidente del Comitato Regionale della Federmoto, che si è detto lieto di aver scelto Caserta come sede della annuale festa di premiazione, auspicando l’ulteriore crescita di questo sport in Terra di Lavoro. La serie degli interventi è stata chiusa dal presidente provinciale Coni Michele De Simone che, dopo aver ringraziato i massimi dirigenti della Federmoto per aver onorato lo sport casertano con la grande manifestazione di chiusura della stagione, ha ricordato i trascorsi di questa disciplina in Terra di Lavoro, evidenziando in particolare la longevità del Moto Club di S. Maria C.V. e l’organizzazione di grandi gare come il Circuito dell’Arco Adriano, il passaggio della Roma-Napoli-Roma e della Milano-Taranto. Quindi il massimo dirigente sportivo dei Terra di Lavoro ha colto l’occasione per celebrare la memoria di Franco Carrano, grande pilota sammaritano, scomparso qualche anno fa, le cui gesta sportive hanno illuminato per molti anni il motociclismo campano e meridionale.

Tra i numerosi premiati alla festa del motociclismo campano anche i casertani: Giovanni Nespoli del Motoclub S. Maria C.V. campione regionale di motocross; Riccardo Russo del Motoclub Viscardo di Curti campione italiano trofeo Yamaha; Francesco Mauriello del Motoclub Piccole Pesti di Aversa, campione italiano classe 125; infine Gaetano De Filippo del Team Fuorigiri Caserta premiato per l’attività internazionale in fuoristrada.

Al termine della premiazione i dirigenti della Federmoto campana hanno illustrato i calendari di attività per il Campionato Regionale 2011.

SI INTRUFOLANO NELLA CASA DI UN CINESE A CASTELVOLTURNO - FERMATI E TRADOTTI IN CARCERE

Nelle prime ore di stamane, la Squadra Mobile, unitamente al Commissariato di P. S. di Castelvolturno (CE), ha dato esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Gip presso il Tribunale di Santa Maria C. V. (CE) su richiesta della Procura sammaritana, che dispone la misura degli arresti domiciliari nei confronti di:
1. D’ANGELO Marcello, nato a Palermo il 11.03.1965, res a Castelvolturno (CE), pregiudicato;

2. MIGLIACCIO Costantino, nato a Napoli il 13.03.1978, res. a Castelvolturno (CE), pregiudicato;

e la misura del divieto di dimora nella regione Campania nei confronti di:

1. PARISI Giuliano, nato a Napoli il 5.11.1982, res. a Castelvolturno (CE), incensurato.



I tre sono indagati in relazione al reato di furto in abitazione, aggravato dal concorso di tre persone, poiché, in data 8.12.2008, dopo essersi introdotti nell’abitazione di un cittadino cinese, ubicata in Castelvolturno (CE), sottraevano un p.c. portatile, un navigatore satellitare ed una macchina fotografica. I tre giovani, poco dopo la consumazione del furto, venivano controllati da una “Volante” del Commissariato di Castel Volturno (CE), a bordo di un’autovettura, a breve distanza dell’abitazione ove era stato consumato il furto, e nei paraggi veniva anche rinvenuta la refurtiva. Le successive indagini permettevano di appurare che, mentre D’ANGELO e MIGLIACCIO, gravati da numerosi precedenti per furto, si introducevano nell’abitazione, PARISI faceva da palo all’esterno.

SANTA MARIA CV ARRESTATO DAI CARABINIERI ALBANESE SENZA DOCUMENTI

Nelle prime ore del pomeriggio odierno, durante un servizio preventivo di controllo del territorio, i carabinieri della compagnia di santa maria capua vetere hanno arrestato in flagranza un uomo di nazionalita’ albanese t.e. cl.’81, poiche’ resosi resposabile di violazione alle norme sull’immigrazione.

I militari della stazione di macerata campania hanno tratto in arresto il menzionato cittadino straniero poiche’, dopo averlo fermato per un controllo, da accertamenti alla banca dati delle forze di polizia e’ risultato che lo stesso, gia’ espulso con accompagnamento coattivo alla frontiera nel febbraio del 2002, era rientrato nel territotio italiano senza titolo autorizzativo.

L’arrestato sara’ giudicato enlla mattinata di domani con il rito direttissimo.

venerdì 25 febbraio 2011

CAMORRA A CASAL DI PRINCIPE - ALLA MOGLIE DI PEPPE SETOLA , STEFANIA MARTINELLI , I CARABINIERI SEQUESTRANO GIOIELLI E DANARO PER UN VALORE DI 100 MILA EURO

Sequestrati denaro e preziosi, per un valore complessivo di Euro 100.000, alla moglie di SETOLA Giuseppe, capo dell’“ala stragista” del clan dei casalesi.







Nel pomeriggio del 24 febbraio 2011, in Casal di Principe, nel corso di approfondimenti investigativi condotti su SETOLA Giuseppe cl.'70, capo dell’'ala stragista' del clan dei casalesi, in atto detenuto al regime previsto dall’art. 41-bis dell’Ordinamento Penitenziario presso la casa circondariale di Milano-Opera, il dipendente Nucleo Investigativo ha dato esecuzione ad un decreto di perquisizione locale, emesso dalla DDA di Napoli, presso l’abitazione di MARTINELLI Stefania cl.’78, moglie del SETOLA.


Nel corso dell’attività di p.g., i militari operanti hanno rinvenuto e sequestrato la somma contante di Euro 9.300, nonché i sottonotati oggetti di valore:


- 6 orologi (4 marca 'Rolex', 1 marca 'Breguet 3123' e 1 marca 'Bulova');


- 2 anelli in diamanti;


- 2 bracciali modello 'Tennis' in oro.


Il valore del materiale sequestrato ammonta complessivamente a circa Euro 100.000.

CASERTAV - MALTRATTAMENTI IN NFAMIGLIA - MARITO FOCOSO FERMATO DALLA POLIZIA

Questa mattina, la Squadra Mobile di Caserta, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ufficio Gip presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura sammaritana, in relazione ai reati di maltrattamenti, atti persecutori (c. d. stalking) e lesioni personali aggravate, ha tratto in arresto D. G., cl. 70, incensurato, operaio, disoccupato. La misura restrittiva rappresenta l’epilogo di delicate indagini avviate a seguito della denuncia per lesioni presentata nel gennaio scorso dalla moglie del D. G., vittima di una violenta aggressione da parte del coniuge, che non aveva esitato a scagliarsi anche contro la primogenita minore, intervenuta in difesa della madre.

I successivi approfondimenti investigativi permettevano di svelare come la vita familiare era stata resa drammatica dal carattere violento e collerico dell’uomo che, spesso in stato di ebbrezza, sin dall’inizio del matrimonio contratto nel 1995, aveva sottoposto la donna a violenze fisiche e morali che, in seguito, aveva indirizzato anche ai tre figli nati dall’unione.

La donna rivelava agli investigatori di non avere mai voluto denunciare le abituali violenze, vessazionie e angherie subite, nella speranza che la situazione migliorasse, per salvaguardare l’unità familiare e, soprattutto, per il terrore di vendette del marito che la minacciava anche di ripercussioni nei confronti dei suoi parenti e congiunti.

Inoltre, la donna rivelava che la situazione era divenuta insostenibile, anche perché, sempre con maggiore frequenza, il marito rivolgeva le sue condotte violente ai tre figli minori.

I successivi approfondimenti investigativi, condotti attraverso l’escussione di numerosi testimoni e l’acquisizione di referti medici, che permettevano di documentare alcune delle innumerevoli aggressioni che avevano costretto la donna a ricorrere alle cure mediche, senza però mai denunciare di essere vittima delle aggressioni del marito, consentivano ai poliziotti di ricostruire la drammatica situazione famigliare.

A seguito della denuncia, peraltro, la donna, insieme ai figli, si era rifugiata presso i genitori. Tale circostanza, però, aveva ulteriormente inasprito la situazione, il D. G. aveva iniziato a perseguitare la moglie ed i figli con continue telefonate gravemente minacciose, al fine di intimidire i congiunti ed indurli a ritornare presso la loro abitazione.

Inoltre, in alcune circostanze, la donna veniva pedinata ed era costretta a muoversi sempre in compagnia di congiunti, nel timore di essere nuovamente aggredita, mentre i figli, ormai terrorizzati dal padre, erano stati costretti ad abbandonare la scuola per evitare il rischio di incontrarlo.

La misura restrittiva emessa dal Gip, frutto delle sollecite ma approfondite indagini condotte della Squadra Mobile di Caserta e coordinate dalla Procura di Santa Maria C. V., ha permesso di interrompere le vessazioni e le persecuzioni perpetrate dal D. G. nei confronti della moglie e dei tre figli minori.



SANTA MARIA CV - ALTRO CHE PATRIMONIO ARCHEOLOGICO , QUI C'è PROPRIO UNA DISCARUICA A CIELO APERTO

Il patrimonio storico ed archeologico in completo abbandono.

Ogni città vorrebbe possedere le ricchezze archeologiche, artistiche ed architettoniche che costituiscono il patrimonio di Santa Maria Capua Vetere; un patrimonio tramandatoci da tre millenni di storia; un patrimonio che potrebbe essere, se valorizzato, uno degli attrattori per lo sviluppo economico della città.

Ma io e tanti altri ci domandiamo :L’Anfiteatro Campano, Il Mitreo, l’Arco Adriano, la Villa Romana, La Fornace Etrusca, la Bottega dei Tintori, il Propileum,il Teatro Romano,Il tempio di vesta,il Duomo, il Museo,le Catacombe di Sant’Agostino,ecc…., in che stato sono e come possono essere visitate?Guardate le foto!

Già in passato, durante la mia attività di consigliere comunale, più volte, inascoltato, ho sollecitato l’Amministrazione Comunale a rivolgere le proprie attenzioni alla salvaguardia ed alla valorizzazione di questo patrimonio; ma tutto è stato vano!!!

Per strada i cittadini mi fermano per lamentarsi del disastroso stato di conservazione di questi monumenti e dell’impossibilità di visitarli con facilità.

In tantissimi anni non vi è stata alcuna politica seria di valorizzazione e di sfruttamento di questa risorsa e Santa Maria è esclusa, come la maggior parte delle città della Provincia di Caserta, dai circuiti turisti nazionali ed internazionali, anzi la speculazione edilizia ha sotterrato tutto ciò che emerso dalle viscere della nostra città e, nonostante le prescrizioni della colpevolissima Soprintendenza, ciò che doveva essere preservato e messo a disposizione dei visitatori, è oggi occultato ed assolutamente inavvicinabile.

Addirittura, da anni, nonostante i miliardi spesi la piazza dell’Anfiteatro non è illuminata, il parco archeologico è fruito solo dai frequentatori dei campetti di calcetto ed il Mitreo è in uno stato di degrado tale che mette in pericolo la conservazione delle pitture, uniche al mondo, che si trovano in esso, solo perché non si è trovato il modo di spendere qualche centinaio di euro per attivare un impianto di deumidificazione.

Per non parlare dell’Arco Adriano; invece di dare attuazione al progetto di recupero dell’area in cui esso insiste, si consente la ristrutturazione di edifici che, secondo il progetto inserito nel Piano Regolatore vigente, dovrebbero essere abbattuti.

Tutti coloro che intendono proporsi quali nuovi amministratori di questa città abbandonata a se stessa,dovrebbero porsi come obiettivo primario la salvaguardia e la valorizzazione di questi tesori i quali potrebbero essere uno dei punti di forza di una politica di rilancio economico, culturale e sociale della città, al fine di dare una speranza al futuro dei giovani che oggi sono costretti a trasferirsi in altre città per mancanza di lavoro.

Gaetano Rauso

giovedì 24 febbraio 2011

CASERTA - DOPO 35 ANNI IL BASKET GIOVANILE ARRIVA IN CITTA'

Si svolgeranno a Caserta, dal 26 giugno al 2 luglio 2011 le finali Nazionali della categoria Under 15 maschile di basket.

La presentazione ufficiale della manifestazione, è avvenuta alla BIT (Borsa Internazionale del Turismo) di Milano dove dal 17 al 20 febbraio scorsi la Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) ha partecipato, con un suo stand che ha ospitato due conferenze stampa una il 17 febbraio, sui programmi delle Nazionali e All Star Game 2011 e l’altra il 18 febbraio con la presentazione delle Finali nazionali Giovanili ed altre manifestazioni giovanili.

In questo settore dedicato ai giovani, la FIP mette in palio ogni anno lo scudetto nelle categorie under 19, under 17 e under 15 maschile e femminile.

Si affrontano i migliori 16 club di ogni categoria, nell’arco di una settimana in un stesso luogo, divisi in 4 gironi con gare di sola andata ed eliminazione diretta a partire dei quarti di finale.

Alla conferenza stampa di presentazione alla BIT, oltre al presidente del Comitato Provinciale FIP di Caserta e presidente del Comitato Organizzatore, Antonio Giannoni, è intervenuto il Presidente dell’Ente Provincia on.le Domenico Zinzi che ha ricevuto i ringraziamenti dal presidente FIP, Dino Meneghin nel corso della presentazione delle varie manifestazioni compresa quella che si svolgerà a Caserta.

Dopo vari interventi, su invito del Presidente Meneghin ha preso la parola l’On.le Zinzi, che, ha ringraziato la FIP per aver scelto Caserta tra le sedi delle finali nazionali e ha posto in risalto l’importanza della manifestazione, non solo dal punto di vista sportivo ma anche culturale e turistico, assicurando il pieno appoggio dell’Ente per la migliore riuscita dell’evento e per una accoglienza ai partecipanti degna della migliore tradizione di Terra di Lavoro.

Dal 26 giugno al 2 luglio, saranno presenti nella nostra provincia, di oltre 400 persone al giorno tra atleti, tecnici, arbitri e dirigenti federali.

MARCIANISE - ARRESTATO CHI AVEVA ESEGUITO LA RAPINA IMPROPRIA

Nella decorsa notte i carabinieri della compagnia di santa maria capua vetere hanno arrestato in flagranza f.d. cl.’71, residente ad arzano poiche’ resosi responsabile di rapina impropria.


Il predetto, prima dell’intervento dei carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia, aveva tentato di derubare un furgone nel centro urbano di marcianise. Mentre era intento alla manomissione del veicolo il ladro e’ stato scoperto dal proprietario del mezzo e, per assicurarsi la fuga, lo ha aggredito con pugni e calci prima di scappare, procurando lievi escoriazioni alla vittima.

La stessa vittima pero’, dopo la colluttazione, e’ riuscita a memorizzare il numero della targa con cui l’aggressore e’ scappato e attraverso questo dettaglio investigativo i militari del citato comando sono riusciti in poche ore ad individuare il soggetto che era rientrato nei pressi di casa sua. La vittima subito dopo ha anche riconosciuto il suo aggressore che, dopo le formalita’ di rito, e’ stato arrestato e tradotto presso il carcere di santa maria capua vetere.

AVERSA L'ALBANESE CHE HA UCCISO CARDITO ERA RICERCATO DALL'INTEPOL

I militari della sezione operativa di aversa, all’esito degli accertamenti eseguiti sulle numerose false generalita’ fornite dallo stesso negli anni, appuravano che l’albanese cakoni shkelqim - sottoposto il 22/02/2011 a fermo d’indiziato di delitto per l’omicidio di vincenzo cardito, mentre con documenti falsi cercava di espatriare dal porto di ancona - era attivamente ricercato dall’interpol dal 2005 in quanto destinatario mandato di cattura internazionale, emesso nel 2005, per un altro omicidio commesso nel 2002 in albania; per tale reato era stato gia’ condannato a 18 anni di reclusione che non aveva scontato allontanandosi dal paese.

L’omicidio di vincenzo cardito era avvenuto il 17/02/2011 in villa di briano (ce) quando, a seguito di un violento alterco, quest’ultimo era stato raggiunto al patto da un colpo d’arma da fuoco esploso dal cakoni.

EGREGIO DIRETTORE DE IL GIORNALE DOTTOR SALLUSTI VENGA NELLA PATRIA DELLA CADUTA DEL GOVERNO PRODI NON SE NE PENTIRA'

Egregio Direttore Sallusti de Il Giornale di Milano

Mi ha fatto molto piacere che un suo corrispondente per giunta collega giornalista abbia ricercato qualcosa sul mio Blog. Con Luca Rocca ho avuto uno scambio di idee, ma sono convinto che mi ha cercato per qualche articolo addirittura via internet . Ciò significa che il lavoro dei suoi giornalisti si basa soprattutto sullo scambio , Cosa ben fatta s’intende, ma le dirò che ci sono personaggi di cultura e professione molto importanti nella nostra Santa Maria Capua Vetere che è sede di tribunale . Quindi , compatibilmente con i suoi impegni non si fermi solo a Napoli, ma venga nella città che ha fatto cadere il governo Prodi.

La saluto

Prospero Cecere

mercoledì 23 febbraio 2011

ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2011 - ANTONIO MIRRA ASSENTE PER MOTIVI DI FAMIGLIA

Quando si frequentava la scuola media superiore e si era impreparato in qualche materia, si cercava di non anadre a scuole e si pregava il genitore di firmare una giustifica  con la dicitura " prego voler giustificare mio figlio per l'assenza del giorno ...... per motivi di famiglia" . Antonio Mirra sarà il grande  assente dalle elezioni amministrative 2011, poichè il pd non riesce ad avere seguito con altre liste, ma soprattutto l'avvocato  per non farsi prendere impreparato si è fatto la giustifica ed in questo caso  sarà assente per motivi di famiglia .   

GLI EXTRAMMINISTRATORI DELLA GIUNTA MUNICIPALE SI SONO DATI AL POP CON ERIC CLAPTON MENTRE SONO GIUNTI ALL'AULTIMA SPIAGGIA

E’ la resa dei conti nel pdl . Gli ex amministratori della giunta municipale si sono presentati all’interpartitico di ieri sera per cercare di far cambiare idea o addirittura di inserirsi nel nuovo assetto che il coordinatore cittadini ha inteso attuare insieme al coordinatore regionale e soprattutto al presidente Paolo Romano che sta incominciando a capire che il gruppo consiliare del pdl se vincerà le elezioni amministrative 2011 dovrà essere costituite da persone che comunque devono dare credibilità ma soprattutto dovranno essere facce politiche pulite soprattutto nuove . Per tali motivi per gli ex amministratori che hanno sempre preferito Eric Clapton e la sua preferita Cocaine , non c’è nulla da fare e per molti di loro riamane che abbandonare la scena altrimenti il pdl perderà le lezioni per la terza volta.

Ecco cosa hanno fatto trapelare alcuni affezionati che vogliono far cambiare idea a qualcuno che tene o’ core in do zucchero.

“Si è riunito in data odierna, presso la sede cittadina di Via Avezzana, il Pdl cittadino al fine di avviare la fase operativa che condurrà alle prossime amministrative.

Priorità assoluta al programma elettorale da sottoporre agli elettori per poi dar vita alla fase di consultazione interpartitica.

E’ stato dunque nominato un gruppo di lavoro che, coordinato dall’avvocato Bruno Amirante, sottoporrà al coordinamento, al gruppo consiliare, agli ex amministratori ed alla base, gli impegni principali da assumere al governo della città.

Con Bruno Amirante, dunque, Assunta Di Martino, Ramona Di Bernardo, Antonio Quarracino, Gaetano Crisileo, Renato Esposito, Giovanni Ciarmiello, Mimmo Rufino.”

“CRONACHE DEL XVII SECOLO: LA S. MARIA DI NICOLA SALZILLO”.

SANTA MARIA CAPUA VETERE = (di ANTONIO TAGLIACOZZI) E’ stato un lungo e delicato lavoro di ricerche, di confronti, di consultazioni, di frequentazioni di musei, archivi e biblioteche, ma alla fine Giovanni Laurenza è riuscito ad elaborare una ricerca – così ama chiamarla – che appassiona il lettore, che si fa scorrere volentieri, ma che soprattutto lo mette a conoscenza di fatti, personaggi e situazioni della Santa Maria Capua Vetere di quattrocento anni orsono, tanto è vero che il titolo già fa immaginare il contenuto della pubblicazione: “Cronache del XVII secolo: la S. Maria di Nicola Salzillo”.

Il volume, di oltre cinquecento pagine, edito per i tipi dell’antica e gloriosa tipografia Del Prete, ancora uno dei vanti di Santa Maria Capua Vetere, rappresenta uno spaccato della vita quotidiana di quel tempo, fra fatti di cronaca, processi innanzi alle Corti Ecclesiastiche e aneddoti attraverso i quali l’autore ci fa conoscere e capire nomi e vicende della Santa Maria del 1600. Ed in questo ampio e ricco contesto si inquadra la vita e l’opera dell’artista Nicola Salzillo talento verace dell’antica Capua.

Un lavoro non di descrizione di monumenti e di storia archeologica della città – quello di Giovanni Laurenza - ma uno spaccato di vita vissuta di quei tempi che ci aiuta a capire e comprendere tante cose, nomi, nomignoli, aneddoti, detti, ubicazioni di strade, di vecchi palazzi e di racconti dei quali ancora oggi sono riscontrabili testimonianze e tracce rimaste intatte come erano in quell’epoca.

Giovanni Laurenza, da oltre trent’anni è dirigente del comune di Santa Maria Capua Vetere e la passione per la storia civica e la ricerca delle antiche origini della sua città lo hanno portato a dedicarsi alla raccolta ed alla salvaguardia del patrimonio culturale dell’Ente, curando personalmente l’allestimento dell’archivio storico comunale e del Museo civico e la risistemazione della biblioteca comunale nell’ex convento degli Alcantarini, l’ex Istituto Angiulli. E’ stato autore di altre pubblicazioni sempre sugli usi e le tradizioni della vecchia Santa Maria C.V..

Ma una parte importante della sua ultima pubblicazione, Giovanni Laurenza l’ha dedicata a Nicola Salzillo nato a Santa Maria Capua Vetere, ma poi trasferitosi in Spagna dove raggiunse i massimi vertici nell’arte lignea barocca dell’epoca. E nelle città di Murcia e Lorca sono conservate le sue più belle e prestigiose opere scultoree in legno sempre riproducenti figure ed immagini sacre. (L’ultima cena, Cristo legato alla colonna, San Giuseppe e il Bambino ed altri).

Un tributo e riconoscimento che l’autore ha voluto fare all’illustre artista, grazie a Zacarias Cerezo, un pittore spagnolo che ha scoperto e rivalutato l’opera del Salzillo e di conseguenza si è innamorato di Santa Maria dedicandole una serie di quadri che sono stati offerti al museo civico locale dove sono esposti in un’apposita sezione.

Ed a Nicola Salzillo l’autore ha dedicato uno studio approfondito per definire, oggi si suole dire, la sua tracciabilità e cioè il percorso dalla nascita a quando frequentava a Napoli la bottega del maestro Aniello Perrone, al suo arrivo in Spagna, al matrimonio, fino alla sua immensa produzione artistica in legno conservata nei massimi musei della Spagna che lo ha consacrato come uno dei massimi esponenti dell’arte lignea del seicento.

Con questa pubblicazione, Giovanni Laurenza ha voluto inquadrare il personaggio di Nicola Salzillo nelle vicende che hanno caratterizzato la storia della città nel diciassettesimo secolo e da essa ne esce un affresco di vita vissuta, uno squarcio di quotidianità che affascina e incanta il lettore che ad ogni pagina trova un riferimento, un aneddoto, una vicenda dei quali ancora oggi, all’albore del ventunesimo secolo, si possono trovare riscontri.

Ma nella pubblicazione di Laurenza trovano spazio anche storie ed immagini relative alla storia, quella meno conosciuta, della città. Si parla dell’archivio del Duomo, del sacro Ospedale della Collegiata, della leggenda del principe lebbroso, dell’università, della Congregazio Mortis e del testamento del benefattore Francesco Cusano e di tante altre cose che avvincono il lettore e lo proiettano in una dimensione che contribuisce a far conoscere ed a far capire la storia passata della città.

E’ una ricerca, questa di Giovanni Laurenza, che merita di essere conosciuta ed apprezzata non soltanto dai cultori di storia locale, ma anche da chi anela di conoscere il passato e le sue origini che sono elementi essenziali per costruire un futuro migliore per le future generazioni.

CAMORRA BOLOGNA - 10 ARRESTI E C'è ANCHE UIN AVVOCATO

Usura e racket delle estorsioni: i tentacoli della camorra lungo la riviera romagnola. Dieci persone sono state arrestate questa mattina. Per tutti l’accusa è di fare parte di un gruppo criminale legato alla camorra. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dalla Procura antimafia di Bologna. Secondo le risultanze investigative gli indagati avrebbero praticato estorsioni e prestato denaro a tassi usurari a numerosi imprenditori della zona, alcuni dei quali si sarebbero venuti a trovare in uno “stato di pericolo” dopo essersi rifiutati di pagare. Ieri altre 5 persone, tra cui un avvocato, accusate a vario titolo di concorso in tentata estorsione tentata rapina e lesioni, erano state arrestate a Modena

martedì 22 febbraio 2011

MONNEZZA DAY - LA CORTE DEI CONTI RINVIA IL PROCESSO A CARICO DI IODICE E CAMPOCHIARO , MA NON LO CHIUDE , ECCO L'ESTRATTO DOVE CONFERMA L'ECCEZIONE POSITIVA DEL'AVVOCATO GIOVANNI PETRELLA A CUI HANNO DATO RAGIONE I MAGISTRATI CAPITOLINI

LA CORTE DEI CONTI

PRIMA SEZIONE CENTRALE D1 APPELLO

’ Estratto dal verbale dell’udienza del 18/02/2011

Sono presenti i seguenti magistrati;

PRES. PIERA MAGGI PRESIDENTE

CONS. MARIA FRATOCCHI COMPONENTE

CONS. NICOLA LEONE COMPONENTE

CONS. RITA LORETO COMPONENTE

CONS. PIERGIORGIO DELLA VENTURA COMPONENTE

Presenti gli avvocati Giovanni Petrella, Francesco Casertano e Renato Labriola ed il Procuratore Generale dottor Sergio Auriemma;

Ordinanza dettata a verbale

lL PRESIDENTE

Udito sul giudizio 35093 il relatore il quale ha segnalato che l’avv. G. Petrella contesta la mancanza di termini a difesa ex art. 163 bis cpc essendogli stato notificato il d.fu. in data 1/12/2010 e chiede conseguentemente rinvio;

Udito l’avvocato Petrella —al quale si associano gli altri difensori — il quale conferma la propria richiesta e, anche su sollecitazione del P.G., aggiunge che la contestazione e da estendersi alla notifica del medesimo d.f.u. a lui stesso e non alla parte personalmente;

Udito il P.G. il quale osserva che la notifica te stata effettuata alla parte presso l’avvocato già costituito in primo grado e che, comunque, la normativa e la giurisprudenza della Corte non prevedono termini perentori a difesa applicandosi nella specie l’art. 68 del Regolamento di

procedura RD. n. 1038/1933;

Udito il Collegio;

Considerato che per il Sig. lodice e per il Sig. Campochiaro il decreto . è stato notificato personalmente presso il proprio domicilio e che per tutti gli altri appellati la notifica del d.l`.u. e stata effettuata personalmente agli stessi presso il domicilio eletto dai medesimi in primo grado con espressa estensione a tutte le successive fasi e gradi del giudizio; Considerato altresi che. in ordine alla contestata mancanza dei termini a difesa da parte dell’Avvocato Petrella. la doglianza e fondata in quanto il decreto indica espressamente i termini ai sensi dell’art. 163 bis pc (90 giomi) e che, pertanto, nel caso, si verte in tema di scelta discrezionale. del Presidente di fissare i predetti termini all’odierna fattispecie in quanto ritenuti congrui, Ritenuto, penanto, che debba hssarsi nuova udierrza per la trattazione del giudizio;

POM.

Fissa,per la trattazione del giudizio, l’udienza del 23 settembre 2011 ore 10,00;

La presente ordinanza si da per conosciuta alle parti presenti o, comunque, regolarmente convocate.
Leggi anche che scrissi qualche giorno fa


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DROGA A CASERTA FERMATO UN PUSHER DALLA SQUDRA MOBILE

Nella serata di ieri, gli agenti della squadra mobile di caserta, diretta dal vice questore Angelo Morabito, nell’ambito di mirati servizi finalizzati ad infrenare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti, hanno tratto in arresto, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hascisc, Cancello Mario Pagano di anni 20 da caserta, incensurato, disocuupato. Il personale operante, che da tempo teneva d’occhio i movimenti del giovane, lo fermava per un normale controllo di polizia e rinveniva sulla sua persona 4 gr. Ca. Di hascisc, per cui effettuava presso la sua abitazione una perquisizione domiciliare in esito della quale veniva sequestrato un panetto di hascisc del peso di 99,3 gr. Ca. Nonché un involucro di cellophane contenente ulteriori gr. 2,4 di marijuana. Pertanto, il cancello veniva tratto in arresto in flagranza di reato e, dopo le formalità di rito, associato alla casa circondariale di santa maria c.v., a disposizione della procura della repubblica di s. Maria c.v..

Il giovane e’ difeso dall’avvocato Tommaso Giaquinta del foro di s. Maria c.v..

SANTA MARIA CV - L'MPA SCENDE IN CAMPAGNA ELETTORALE

SANTA MARIA CAPUA VETERE = (di ANTONIO TAGLIACOZZI) Mentre i partiti ed i movimenti politici di spessore, tipo PDL e PD tacciono, sul campo sammaritano stanno facendo sentire la loro voce i movimenti minori, ma non per questo meno importanti, e proprio a Santa Maria Capua Vetere, in vista della prossima tornata elettorale del 15 e 16 maggio prossimo, stanno affilando le armi per ottenere consensi e fiducia dagli elettori.

Dopo l’irrompere sulla scena politica elettorale della città del foro del cavaliere Giovanni De Rosa, vecchia conoscenza e stimata personalità della politica locale, ecco che compare l’MPA del Presidente Raffaele Lombardo e del suo uomo in provincia di Caserta, Antony Acconcia.

Altre presenze date per scontate alle prossime elezioni sono quelle delle liste di “Popolari di Italia domani” dell’onorevole Michele Pisacane e del raggruppamento “Noi Sud” di Vincenzo Pascucci e Emilio Pardi.

Per quanto riguarda l’MPA, il movimento si colloca nell’ambito del cosiddetto terzo polo, ha fatto la sua prima uscita in città con un volantino che inneggia all’orgoglio sammaritano e vuole promuovere e favorire lo sviluppo, la valorizzazione della dignità e della centralità dell’uomo sotto il profilo personale, culturale, sociale, economico e politico.

Il Movimento per le Autonomie di Santa Maria – si legge nel volantino a firma del coordinamento cittadino – si pone come valore aggiunto per fare grande Santa Maria collaborando per dare le giuste indicazioni all’amministrazione che verrà sul rispetto della famiglia, della solidarietà, dell’ambiente, del tempo libero, del sociale, dei diversamente abili, degli anziani e del patrimonio artistico.

Una specie di programma sul da farsi e sul quale l’MPA sammaritano chiede la collaborazione dei cittadini per essere da sprone per la prima amministrazione che verrà. L‘appello – programma, poi si rivolge a tutti coloro che sono lontani dalla politica e soprattutto ai giovani al fine di partecipare alla vita politica cittadina con l’MPA per trovare l’entusiasmo e la passione nell’impegno politico contribuendo con idee e suggerimenti per migliorare la città.

UN’AMMINISTRAZIONE DI SPRECONI. MENO MALE CHE LI ABBIAMO MANDATI VIA!!! DI GAETANO RAUSO

Un’amministrazione di spreconi. Meno male che li abbiamo mandati via!!!



Si fa sempre più radicata in me la convinzione che la mia azione di contrasto e di netta opposizione all’Amministrazione Giudicianni è stata più che giusta e legittima e l’aver liberato la città da quello che tanti considerano una piaga, è motivo di grande soddisfazione.

In questi tre anni e sette mesi in cui questa Amministrazione e sopravvissuta, tra ribaltoni e cambi di casacca squallidi,Santa Maria ha vissuto un periodo di oscurantismo politico e culturale e di assenza di punti di riferimento per una popolazione allo stremo.

Si è pensato solo a conferire incarichi ad ingegneri, architetti, professionisti o avvocati amici, dilapidando risorse che potevano essere usate per aiutare la povera gente che non arriva alla fine del mese o per aggiustare le strade o le scuole che versano in una situazione drammatica.

Così come non si è lesinato, per gonfiare appalti come quello della nettezza Urbana e per il verde pubblico, di aumentare in modo esponenziale la TARSU.

Sono state fatte assunzioni clientelari di addetti al servizio di raccolta degli RSU, della manutenzione del verde e dei parcheggi, solo per far comodo ai consiglieri che dovevano stare zitti, anche di fronte all’evidenza di uno sprechi così palesi.

Doveva venire il Commissario , S.E. dr. Pizzi, per morigerate gli incarichi legali ed imporre delle parcelle ragionevoli a coloro che assumono incarichi da parte del Comune. Appena fui eletto nel Consiglio Comunale, proposi una delibera in cui venivano fissati i compensi minimi in favore di coloro che assumevano incarichi legali davanti alle diverse giurisdizioni.

Sono contento di aver lottato tanto contro questi personaggi ed auspico che non si ripeta questa triste esperienza negativa per una città che ha bisogno di essere governata, non di essere spolpata. Ora si passi ad arginare i guai che potrebbero essere causati da una cattiva interpretazione della Legge sul Piano Casa e, di questo, sono sicuro che l’ottimo Prefetto Pizzi ed il Segretario Generale che lo supporta così bene, sapranno fare, in assenza della politica, gli interessi della città che ha bisogno di essere aiutata a rinascere.

Gaetano Rauso