La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 15 gennaio 2011

VIOLANO LE PRESCRIZIONI DEGLI ARRESTI DOMICILIARI, MICILLO E DI CAPRIO UOMINI DEL CLAN FARINA

Nella mattinata odierna, la Squadra Mobile di Caserta in ordine alla esecuzione alla Ordinanza nr. 45453/07 P.M. e nr. 54399/10 G.i.p., che dispone l’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio G.i.p. presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura Distrettuale, nei confronti di:
1. MICILLO Ciro, nato a Maddaloni il 6.3.1979, ivi residente, celibe, agnominato “ciruccio ’o chiatton”, pregiudicato, detenuto agli A. A. D. D.;
2. DI CAPRIO Michele, nato a Maddaloni (CE) il 18.2.1983, ivi residente, agnominato “’o ciucitt”, pregiudicato, detenuto agli A. A. D. D..
I due pregiudicati, imputati per il reato di Associazione finalizzata al traffico di stupefacenti (reati di cui agli artt. 74 e 73 D.p.r. 309/90), con l’aggravante dell’avere agito con metodo mafioso ed al fine di agevolare l’organizzazione di stampo camorristico “FARINA-MARTINO”, attiva in Maddaloni (CE) e comuni limitrofi, il 22 febbraio 2010, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli su richiesta della D. D. A., erano stati arrestati dalla stessa Squadra Mobile di Caserta unitamente ad altre 27 persone, tutte organiche ad una articolata associazione dedita al traffico ed allo spaccio di ingenti quantitativi di cocaina ed hascish (c. d. Operazione “Piazza Pulita”).
In seguito, dopo essere stati ammessi alla meno coercitiva misura degli arresti domiciliari, i citati MICILLO Ciro e DI CAPRIO Michele, ne avevano ripetutamente violato le prescrizioni, ricevendo visite da parte di soggetti diversi dai familiari conviventi, allontanandosi dalla propria abitazione e mantenendo contatti assidui tra di loro e con persone estranee al loro nucleo familiare. Tali violazioni, accertate attraverso le costanti ed attente attività di monitoraggio del territorio e degli ambienti criminali locali condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, comunicate alla magistratura, hanno indotto la Procura Distrettuale a richiedere il ripristino della più grave misura della custodia cautelare in carcere che il Gip presso il Tribunale di Napoli, con la ordinanza eseguita questa mattina, ha tempestivamente emesso ritenendola più idonea a fronteggiare l’esigenza cautelare del pericolo di reiterazione delle condotte criminose contestate ai due pregiudicati.