La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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domenica 23 gennaio 2011

Egregio presidente della Mondadori Marina Berlusconi lettera aperta


So che i suoi addetti ai lavori non gli faranno leggere questa missiva che le ho indirizzato via internet, perché non sono un personaggio che può interessare   in quanto sono un piccolo giornalista  di provincia che ha sempre criticato il modo in cui  Roberto Saviano si è appropriato di cose non sue con la complicità di qualche magistrato che evidentemente non sapeva che vi erano giornalisti che sapevano cose più di lui .
 Vede io a Roberto Saviano non gli ho fatto la guerra perché ha pubblicato ciò che noi già sapevamo da 10 anni, ma lo ho attaccato prima perché non ha riconosciuto il lavoro dei cronisti giudiziari casertani e campani , ma anche  perché  il libro pubblicato con la casa dove lei  è il presidente  non ha tenuto conto di storie che nell’ambito del procedimento penale sono state cambiate perchè ci sono stati imputati assolti e alcuni capi di imputazione cambiati .
Il suo sfogo di qualche giorno fa precede quello del 19 aprile 2010 quando sul “Il Giornale”  non era d’accordo su alcune cose .
 Oggi invece a distanza di tempo e visto che le parole di Saviano l’hanno colpita nel suo inconscio ha ritenuto dire che Roberto Saviano fa orrore .
 Vede  Signor Presidente  Marina Berlusconi quello che ha detto lei oggi le dicevo anche io alla’epoca , perché ero stato raggirato dopo aver seguito più di 300 udienze dal 2004 e fino alla data della sentenza, perché il mio  nome e cognome è scritto nei registri del commissariato di polizia di Santa Maria Capua Vetere custoditi nell’aula bunker in quel periodo .
 All’uscita di Gomorra noi campani e in particolar modo della provincia di Caserta , La gente seria s’intende , erano arrabbiati a tale punto che odiavamo  gli imprenditori  nordisti i quali per solo scopo affaristico avevano pubblicato cose noi vere . Quello che affermo è comunque supportato da rettifiche fatte dopo la prima uscita perché egregia presidente la sua azienda era stata chiamata in causa .
 Le sue parole di oggi pubblicati sui giornali milanesi hanno dato una conferma che il popolo casertano ( tra cui ci sono anche io)  quello vero è vivo e vegeto e se vuole sapere la verità scenda nella nostra provincia vedrà troverà tanta gente che non assomiglierà a Saviano.