La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 31 gennaio 2011

CASERTA - OPERAZIONE ANTICAMORRA A CANCELLO ARNONE SOTTO ASSEDIO DAI CARABINIERI - AVEVANO OSPITATO MICHELE ZAGARIA , ARRESTATE MADRE FIGLIO E NUORA

Caserta. Operazione anticamorra dei Carabinieri: arrestati a Cancello Arnone (CE) affiliati e fiancheggiatori del clan “dei casalesi” per reati di tipo mafioso. Tra le condotte contestate al capo-zona anche l’aver fatto esplodere una bomba per costringere una ragazza ad avere con lui una relazione sentimentale.Dalle prime ore dell’alba, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta, nel corso di un’attività d’indagine coordinata dalla D.D.A. di Napoli, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di cinque persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsione, violenza privata, possesso di materiale esplodente e favoreggiamento personale, reati commessi con la finalità di agevolare il clan “dei casalesi”. Gli arresti di oggi costituiscono la seconda tranche di un’attività che già nel dicembre scorso aveva portato all’esecuzione di provvedimenti di fermo nei confronti di sette affiliati al clan per estorsioni in danno di imprenditori locali. Tra gli arrestati vi sono tre persone di uno stesso nucleo familiare (madre, figlio e nuora) ritenute responsabili di aver dato appoggio logistico al 35enne pregiudicato SANTAMARIA Antonio, capo-zona di Cancello ed Arnone (CE) per conto del latitante ZAGARIA Michele, mettendo a disposizione la loro abitazione per incontri con affiliati e per convocare le vittime di estorsioni. L’indagine ha inoltre evidenziato l’estrema spregiudicatezza del SANTAMARIA nel perseguire anche finalità di natura privata con gli stessi metodi utilizzati nel proprio ruolo di camorrista: infatti, pur di costringere una ragazza ad avere con lui una relazione sentimentale, ha picchiato pubblicamente il fratello di costei ed ha fatto esplodere un ordigno a ridosso del cancello d’ingresso dell’azienda agricola del padre, che per non sottostare all’insana pretesa ha fatto trasferire la figlia in una località del Nord-Italia.