La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 14 gennaio 2011

CASERTA - LA POLIZIA DI STATO SEQUESTRA ARSENALE DEI “CASALESI-GRUPPO SCHIAVONE”

Nella prima mattinata di oggi, la Squadra Mobile di Caserta ha sequestrato un vero e proprio arsenale nella disponibilità di un giovane incensurato di San Cipriano d’Aversa (CE), DI PUORTO Nicola, cl. 72, disoccupato, elemento contiguo al clan dei “casalesi” – gruppo SCHIAVONE. I poliziotti, a seguito di uno dei numerosi blitz finalizzati alla cattura dei latitanti dell’organizzazione camorristica, stamattina hanno fatto irruzione nell’abitazione di San Cipriano d’Aversa (CE) dell’uomo, imparentato con il pregiudicato DI PUORTO Sigismondo, reggente del clan SCHIAVONE, arrestato nel dicembre scorso proprio dalla Polizia di Caserta dopo una lunga latitanza. Il DI PUORTO Nicola, alla vista degli agenti, raggiungeva velocemente il soffitto, dove nascondeva una sacca di cui tentava di disfarsi lanciandola da una finestra. Gli agenti, che avevano circondato lo stabile, notavano il gesto dell’affiliato, recuperando il borsone contenente 3 pistole (due semiautomatiche - una Beretta 7.65 munita di silenziatore, una Beretta cal. 9x21 - ed revolver) ed un pistola-mitragliatrice “Falcon” , nonché centinaia di munizioni e numerosi caricatori. Le armi, tutte con matricola abrasa fatta eccezione per il revolver che risulta rubato in provincia di Avellino nel giugno del 2009, erano perfettamente funzionanti e pronte all’uso, avendo i caricatori riforniti integralmente. Il giovane, pertanto, è stato arrestato per detenzione di armi clandestine e da guerra, aggravata dall’aver agito al fine di agevolare il clan dei casalesi.