La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 14 gennaio 2011

CAMORRA A CASAL DI PRINCIPE - LA SQUADRA DELLA DDA DI NAPOLI METTE A SEGNO UN' ALTRO COLPO FERMATO CHI PROFERI' FRASI AMBIGUE DURANTE UN CONVEGNO ALLA CAPACCHIONE

La notte scorsa, nel corso degli approfondimenti investigativi finalizzati a disvelare compiutamente le dinamiche e gli appoggi logistici utilizzati dal capo dell’ala stragista del clan “dei casalesi” SETOLA Giuseppe, nel periodo della propria latitanza dall’aprile 2008 al gennaio 2009, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di IOVINE Michele, nato a San Cipriano d’Aversa il 15.01.1957, domiciliato a Casal di Principe, avvocato civilista.

L’accusa a suo carico è favoreggiamento personale aggravato dall’aver agevolato il clan “dei casalesi”.

Nel corso delle indagini svolte per la cattura del SETOLA (arrestato esattamente due anni fa, il 14 gennaio 2009), è emerso che lo IOVINE, testimone di nozze del latitante e cugino di primo grado di IOVINE Antonio “o’ ninno”, si era prodigato, in concorso con altri coindagati già arrestati e condannati (tra cui il fratello Riccardo), per permettere lo spostamento del SETOLA subito dopo che era sfuggito alla cattura due giorni prima dal covo di via Cottolengo a Trentola Ducenta e per individuare un altro rifugio in Mignano Montelungo (CE), ove poi il SETOLA fu arrestato.

L’ordinanza di custodia cautelare si fonda essenzialmente sulle intercettazioni telefoniche attivate a partire dal dicembre 2008 fino al 14 gennaio 2009. Dall’ascolto emergeva che l’indagato era ben a conoscenza delle vicende del clan e del gruppo Setola in particolare, poiché commentava circostanze relative all’omicidio Orsi ed alla scarcerazione del Setola per ragioni di salute grazie all’intervento dei legali e del perito. Dopo la fuga dal covo di Trentola Ducenta, poi, si ascoltarono allarmate conversazioni volte a soccorrere il Setola ed a procurargli un rifugio fuori zona. In una di queste si fa riferimento anche alla visita fatta al Setola nel pomeriggio del 13 gennaio presso una abitazione di Casal di Principe, in via Tintoretto, nella quale l’indagato si sarebbe recato con il fratello medico, Carmine. Dalle conversazioni della notte successiva si aveva poi la conferma che il SETOLA era in via di trasferimento presso il covo di Mignano Montelungo dove sarà arrestato il giorno dopo intorno alle 15.30 dai carabinieri di Caserta sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia..

Fra l’altro lo stesso IOVINE Riccardo, nel suo interrogatorio, aveva confermato di essere stato chiamato dal fratello Michele per prestare aiuto a SETOLA Giuseppe in quei giorni frenetici.

Va segnalato inoltre, a sottolineare la natura del personaggio, che IOVINE Michele si rese protagonista, di un singolare episodio nel febbraio 2010 in occasione della presentazione del libro «O’ cecato», dedicato a SETOLA, alla libreria ‘Feltrinelli’ a Napoli.

L’uomo si avvicinò con piglio risoluto alla giornalista del «Mattino» Rosaria Capacchione, e proferì nei suoi confronti poche frasi, con toni decisi e risentiti, per alcuni articoli scritti dalla cronista a proposito di suo fratello Riccardo, arrestato e condannato perché sorpreso insieme a SETOLA durante il blitz che portò alla sua cattura. L’indagato, in maniera paradossale, rivendicava pubblicamente l’innocenza del fratello in quella vicenda, pur sapendo di esserne stato il principale protagonista.