La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 18 novembre 2010

OPERAZIONE FACCIA D'ANGELO - IL CONSIGLIERE CECERE DAVANTI AL GIP CON LA STORIA DI SANT'ANDREA DEI LAGNI .

Ci sono aspetti non chiari nella vicenda che ha coinvolto il consigliere  Francesco Cecere. Antonio Barracano il suo principale accusatore che fungeva da rifinitore in una  indagine che senza le sue dichiarazioni non avrebbe mai potuto sfociare in quella della direzione distrettuale antimafia di Napoli .Sia ben chiaro davanti al giudice di indagini preliminari Dottoressa  Scognamiglio assistito dagli avvocati Raffaele Gaetano Crisileo e Nicola Garofalo Francesco Cecere si è avvalso della facoltà di non rispondere , in modo tale che gli avvocati si possono giocare davanti al tribunale del riesame tutte le carte possibili affinché Francesco Cecere ne potesse uscire pulito. Ma la sua dichiarazione spontanea apre in ogni caso nuovi scenari intriganti e di possibili ripercussione. Qualche anno fa accadde un fattaccio nella zona di Sant’Andrea  dei lagni ai danni di un giovane abbastanza serio dove il Barracano ne fu l’artefice  . Sul posto  si recò  proprio il consigliere Cecere  che ebbe una discussione con il Barracano che finì con un bisticcio concluso a suon di schiaffi dove il giovane se la legò al dito.  La dichiarazione spontanea di Francesco Cecere benché chiarificatrice,  ha messo in allarme i giudici perché avanzare delle ipotesi sulla leggittimità o meno delle dichiarazioni di Antonio Barracano ha in ogni caso messo un punto fermo sulla vicenda . Adesso vi spieghiamo il perché . La collaborazione di Antonio Barracano è nata perché  al giovane, una volta sottoposto  a misura restrittiva delle libertà personale con una ordinanza di custodia cautelare da parte della DDA di Napoli, qualcuno gli ha detto che per lui non c’era più ninete da fare  dal carcere non usciva più e per circa 15 anni poteva rimanere dietro le sbarre . Così una volta stretto , e ci teniamo a dirlo senza nessuna pressione  da parte degli inquirenti , ha iniziato la sua collaborazione facendo concludere una operazione che nessuno mai si sarebbe sognato di eseguire .  Ma il giovane nelle sue dichiarazioni  forse non ha riferito del bisticcio con il consigliere Cecere che ha generato un chiarificazione su quanto accadde quella sera del 2007 in sant’Andrea dei Lagni .