La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 15 ottobre 2010

GUARDIA DI FINANZA – NAPOLI. ARRESTATI DUE IMPRENDITORI AFFILIATI AL CLAN CAMORRISTICO “AMATO/PAGANO”.

In data odierna, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli - Gruppo Tutela Mercato Capitali - hanno dato esecuzione all’ordinanza, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli - dr. Francesco Chiaromonte - su richiesta del P.M. dr.ssa Stefania CASTALDI della locale DDA, che ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di 2 imprenditori del settore alimentare, MANGIAPILI Castrese e PEZZELLA Gaetano, imputati di riciclaggio e reimpiego di denaro proveniente dal traffico internazionale di sostanze stupefacenti posto in essere dal clan camorristico “AMATO/PAGANO”.In particolare, i due facevano parte del clan camorristico capeggiato dal boss AMATO Raffaele (alias “O’ Lello”) e si occupavano, operando sia sul territorio nazionale che all’estero, della ripulitura del fiume di denaro provento degli illeciti traffici di sostanze stupefacenti realizzati dal clan.In relazione a tali fatti i citati MANGIAPILI e PEZZELLA erano già stati arrestati dalle fiamme gialle nel maggio dello scorso 2009, nell’ambito di una vasta operazione che aveva azzerato i vertici del “clan AMATO/PAGANO” e nell’ambito della quale erano state sottoposte a sequestro disponibilità finanziarie, società ed immobili ubicati in Spagna, Principato di Monaco e Italia per un valore di circa 7 milioni di Euro.
I due affiliati erano stati successivamente scarcerati in quanto il provvedimento di custodia cautelare era stato annullato dal Tribunale del riesame. Tuttavia, il 20 maggio 2010, il GIP presso il Tribunale di Napoli ha pronunciato sentenza di condanna con giudizio abbreviato nei confronti, tra gli altri, degli stessi MANGIAPILI (6 anni di reclusione) e PEZZELLA (8 anni di reclusione).In conseguenza della scarcerazione e della quasi contestuale condanna di PEZZELLA e MANGIAPILI, il P.M. procedente - dr.ssa Stefania CASTALDI - ha pertanto nuovamente richiesto e ottenuto nei confronti dei medesimi imputati l’applicazione delle misure cautelari che sono state eseguite alle prime luci dell’alba di oggi.