La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

giovedì 30 settembre 2010

SANTA MARIA CV- INCOMBE LA POLEMICA E' LA VOLTA DI ENRICO MONACO SULL'UNIONE DEI COMUNI

I primi passi della “giunta del fare”, targata centrodestra, lasciano veramente sgomenti per l’incapacità gestionale dei soggetti in campo e per l’assenza di una benché minima strategia per la crescita della Città e la sua collocazione nello scenario provinciale.


L’altro giorno è andata in scena un’altra commedia. Giudicianni, eterodiretto dall’on. Romano, secondo quanto abbiamo appreso dalla stampa (visto che non si riesce oramai neanche più a fare una seduta di consiglio comunale, ancor meno ad avere una risposta), convoca il Consiglio dell’Unione dei Comuni per l’elezione del revisore dei conti. Giudicianni, che fino a prova contraria dovrebbe essere ancora il Sindaco di S. Maria C.V. e il presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni, preso atto evidentemente che in Città non si trova una straccio di professionista idoneo per quella carica, si fa paladino dell’elezione del dr. Stefano Iannotta da San Prisco. Si va alla conta e si scopre che per questioni interne al centrodestra Giudicianni e Romano neanche riescono a eleggere il loro candidato da San Prisco. Il Sindaco di Capua, che sembrerebbe essere in rotta con Romano (… leggo dai giornali, visto che non frequento, né ambisco a frequentare quei lidi), riesce a piazzare il suo candidato.

Ebbene, il giorno dopo il coordinatore cittadino del PDL, Garofalo, che fa? Mica ragiona sul perché di quella sconfitta? No, ordina a Giudicianni di uscire dall’Unione dei Comuni. Come dire: mi hanno tolto il gioco? Il gioco era brutto!

La faccenda potrebbe far sorridere, ma purtroppo lascia l’amaro in bocca. Vorrei chiedere a Garofalo: va bene che non ha mai partecipato alla vita politica e amministrativa della Città, ma almeno è informato che di quell’Unione dei Comuni la nostra Città è capofila? Che l’Unione dei Comuni fu fortemente voluta dal nostro Sindaco per la partecipazione strategica ai finanziamenti europei, dai quali saremmo diversamente esclusi? Che l’Unione dei Comuni, auspice Giudicianni, ha approvato e messo in cantiere progetti di promozione della nostra area territoriale?

Mi pare assolutamente evidente che la maggioranza, o quella che si sforza di apparire tale, non ha alcun sentire comune, se non forse su qualche tema delicato, che allo stato si tiene ancora ben celato. Ma la smettano di gettare discredito sulla nostra Città! Non abbiamo fatto una bella figura e se fossi un revisore dei conti sammaritano mi sentirei anche profondamente deluso e offeso dalle scelte coatte imposte al Primo Cittadino di privilegiare professionalità esterne.

La motivazione della richiesta di uscire dall’Unione è, se possibile, ancor più grave: sarebbe un inutile spreco di risorse. Domanda: quando in consiglio comunale i partiti di centrodestra approvarono all’unanimità la costituzione dell’Unione, Garofalo cosa ne pensava? Era contrario anche allora, o oggi qualcuno gli ha detto che deve dirsi contrario, perché hanno perso contro Antropoli?

Farebbe piacere leggere anche qualche opinione di Giudicianni sull’argomento. Ha cambiato (liberamente) opinione anche lui o gli è rimasto qualche margine di discrezionalità?

Si attendono, invano, chiarimenti.

A proposito di sprechi: visto che non tutti i consiglieri comunali dopo il ribaltone si sono sentiti in dovere di dimettersi dalle commissioni (atto dovuto ai sensi dell’art. 10 del regolamento del Consiglio Comunale), mi aspetto da Garofalo che proponga di eliminare i gettoni di presenza nelle commissioni. Chissà che qualcuno dei suoi adepti non perda di colpo la voglia di partecipare e quella sì che sarebbe una bella economia!

Avv. Enrico Monaco